Canaan e Amalec

Canaan e Amalec sono interessanti personaggi biblici. Genesi 9:20 racconta di un avvenimento increscioso. Noè cominciò come agricoltore e piantò una vigna. Bevve vino e si ubriacò. Successe il putiferio. Quando Noè si rese conto dell’accaduto maledisse Canaan. Come mai se la prese con il figlio giovane di suo figlio, visto che era stato il padre Cam a recargli l’offesa? Cosa era accaduto di tanto grave? A quanto dice la Genesi, il padre di Canaam vide la nudità di suo padre. Cosa significa questo? Nelle Scritture la nudità di un uomo è sua moglie: “Non devi scoprire la nudità della moglie di tuo padre. E’ la nudità di tuo padre.” (Levitico 18:8)

Ecco perchè “Sem e Iafet presero un mantello e se lo misero sulle spalle di entrambi e camminarono camminando all’indietro. Così coprirono la nudità del loro padre, mentre le loro facce erano voltate, e non videro la nudità del loro padre.” Tutto questo accadeva mentre Noè era ancora addormentato, appesantito dal vino. Ma dopo un po’ si sveglia. E ” quando si svegliò dal suo vino seppe cosa gli aveva fatto il suo figlio più giovane.” Cosa gli aveva fatto? Qualcosa di molto umiliante. L’aveva probabilmente evirato.

Tracce di queste vicende stanno sepolte nell’antichità del mito. Chi conosce un pochino la mitologia ricorderà senz’altro l’evirazione di Urano da parte dei suoi figli e quella successiva di Crono. Come dire che il mito conservasse notizie di una qualche paurosa  vicenda. Qui infatti si aprirebbe un vasto capitolo che affronteremo in seguito, quello dell’apoteosi o divinizzazione degli antenati. Cioè che le divinità classiche non sarebbero altro che antichi progenitori divinizzati.

La figura di Noè sarebbe pertanto ravvisabile in divinità tipo Crono, Giano bifronte (colui che chiude con il mondo di Adamo e apre con il nuovo), Visnù, etc. Oppure in eroi tipo Enea e quant’altri. Caino in figure come Shiva, Atena, Marte, Talo. Etc, etc…

Per adesso, rimaniamo sulla faccenda di Noè. L’implicazione sarebbe che Cam abbia avuto rapporti con sua madre e il frutto di tale atto incestuoso sia stato il concepimento di un figlio,  quello che viene maledetto sotto l’appellativo di Canaan. Proviamo a immaginare la situazione. I figli di Noè, specialmente Cam e Iafet, si integrano sempre più nel mondo nel quale sono venuti a trovarsi, dopo lo sbarco. Forse, preferiscono scavalcare l’autorità del padre. Vogliono una gestione diversa della situazione. Pensano di esautorarlo e Cam approfitta dell’occasione. Si sarebbe fatta una bella festa in famiglia e bevuto del nuovo vino.

Noè beve e finisce nella tenda di sua moglie. Le parole della Genesi sono queste: “E beveva del vino e si inebriò, e quindi si scoprì nel mezzo della sua tenda.” In ebraico ‘la sua tenda’ corrisponde a un possessivo femminile, tipo l’inglese her tent, cioè la tenda di una donna. Quindi Noè pensava legittimamente di avvicinarsi a sua moglie. Ma d’improvviso Cam fa irruzione e combina il patatrac. Poi, non contento di agire nel segreto, “andò a riferirlo fuori ai suoi fratelli.” Voleva umiliare pubblicamente suo padre.

Che volesse che la cosa fosse risaputa è del tutto evidente. Però i suoi fratelli cercano di coprire le nudità con un mantello. Lì, forse, scoprono anche il macello. Noè intanto si rende conto dell’accaduto e capisce. Maledice pesantemente Canaan.  Quando nasce un nuovo piccolo a sua moglie il caso diventa uno scandalo.

La vita di un figlio illegittimo non è mai un percorso facile. Viene allontanato dal resto della famiglia e finisce per vivere soprattutto con gli altri, i cananei. Diventa uno di loro, condividendone il modo di essere e di pensare, secondo la parola profetica del nonno, Noè. Il figlio di Cam diventa un cananeo a tutti gli effetti.

Ormai i discendenti di Noè si sono del tutto integrati nella società intorno a loro. Nimrod sarà un altro dei nipoti di Cam, potente cacciatore in opposizione a Geova, fondatore di grandi città, tipo Babele, Ninive, Accad e Calne. Nuove civiltà, nuovi imperi stanno venendo alla luce.

Canaan e Amalec

Amalec, la prima delle nazioni

La celebre tavola delle nazioni di Genesi 10 contiene la genealogia dei figli di Noè. Le nazioni derivanti da quella discendenza dovrebbero essere, a tutti gli effetti, le prime nazioni del post-diluvio. E invece no. Amalec fu la prima delle nazioni. E questo nonostante il fatto che il suo nome non venga mai incluso tra i nomi dei discendenti dei figli di Noè.

Questa sorprendente dichiarazione si trova in Numeri 24 che contiene l’invettiva di Balaam contro Israele: “Quando ebbe visto Amalec, continuò la sua espressione proverbiale e proseguì dicendo: ‘Amalec fu il primo delle nazioni, ma la sua fine di poi sarà senz’altro la sua distruzione.’ Quando ebbe visto i cheniti, continuò la sua espressione proverbiale e proseguì dicendo: ‘Ma ci sarà uno che brucerà Cain. Quanto manca finchè l’Assiria ti porti via prigioniero?'” Numeri 24:20-22

A proposito di cheniti: chi sono?  Sono menzionati la prima volta nella Bibbia nella promessa fatta ad Abramo in occasione della stipula del patto, in Genesi 15:18. “In quel giorno Geova concluse con Abramo un patto dicendo: ‘Al tuo seme darò certamente questo paese, dal fiume d’Egitto al gran fiume, il fiume Eufrate: i cheniti e i chenizei e i cadmonei e gli ittiti e i ferezei e i refaim e gli amorrei e i cananei e i ghirgasei e i gebusei.'”

I cheniti vengono considerati discendenti di Caino, come si capisce dal collegamento che Balaam stesso stabilisce tra di loro. Tutti questi popoli, menzionati in Genesi  15:18, tipo gli Amorrei e i Refaim, erano di specie ibrida, nati da matrimoni misti successivi, cioè dopo che un genitore umano e uno angelico avevano dato vita a uno dei giganti. Erano perciò identificati sotto l’etichetta più ampia di Cananei.

Genesi 6:4 spiega: “I nefilim mostrarono d’essere sulla terra in quei giorni, e anche dopo…” Questa espressione, “anche dopo” a che tempo si riferisce? Al tempo successivo al diluvio.

 Deuteronomio 2:10-12 nota che: “In esso dimoravano in tempi precedenti gli emim, il popolo grande e numeroso e di alta statura come gli anachim. E in quanto ai refaim anch’essi erano considerati come gli anachim e i moabiti li chiamavano emim. E in tempi precedenti gli orei dimoravano in Seir, e i figli di Esaù li spodestavano e li annientavano di fronte a loro e dimoravano nel loro luogo, proprio come Israele deve fare al paese che è in suo possesso, che Geova certamente darà loro.”

Deuteronomio 2:12 per rendere l’espressione temporale in tempi precedenti usa l’avverbio ebraico paneh o panim , facendo capire che ci si riferisce a un tempo precedente ad Abramo. L’espressione corrisponde a un’altra, dal principio, cioè prima del diluvio. Espressioni simili furono sempre comprese come indicanti un’epoca precedente al diluvio.

L’uso dell’avverbio temporale in questione si trova, per esempio, in Isaia 41:26 dove le due espressioni “dal principio” e “dai tempi precedenti” sono messe in correlazione. “Chi ha dichiarato alcuna cosa dall’inizio, affinché la conosciamo, o dai tempi passati, affinché diciamo: ‘Ha ragione?'” (Cfr, Giosuè 11:10 e Giudici 1:10-11) Anche nella lettera di 2Pietro 2:3 e 3:5 e in Ebrei 11:2 l’espressione “tempi antichi” si riferisce ai tempi di Noè prima del diluvio.

Questo significa che tutti quei popoli elencati in passi come Deuteronomio 2:10-12 e Genesi 15.18 stavano già sulla terra quando Noè usciva dall’arca dopo il diluvio. Al tempo del grande sbarco la terra era già variamente abitata.

Ecco dunque che Amalec viene menzionata nella Bibbia come la prima delle nazioni. Ne troviamo menzione per la prima volta in Genesi 14 dove si racconta della guerra tra i confederati di Amrafel, re di Sinar, alias Nimrod, contro le città confederate di Sodoma e Gomorra.

Fu l’occasione in cui Abramo dovette intervenire per salvare suo nipote Lot dalle mani di Chedorlaomer e dei vincitori su Sodoma. In quel frangente si viene a sapere che Chedorlaomer, emissario di Nimrod,  riesce vincitore sui refaim, gli zuzim e gli orei. Quindi “sconfissero l’intero campo degli amalechiti”. (Genesi 14:7) Si trattò di una guerra tra i nuovi arrivati e i popoli stanziati lì in precedenza. E’ anche la prima guerra di cui si racconti nella Bibbia.

Quindi, circa 400 anni dopo il diluvio c’erano sulla terra popolazioni cananee che erano più antiche dei nuovi colonizzatori usciti dall’arca, i quali non discendevano da Noè ma da Caino e simili vagabondi e da successivi matrimoni ibridi tra esseri spirituali ed umani. Popoli di giganti.

Perciò il problema dei nefilim fu sempre un grave problema nel mondo pre e post diluviano. Il mondo antidiluviano fu sicuramente distrutto per questo motivo. I popoli cananei furono debellati similmente per la stessa ragione. Questo è l’unico modo per rispondere alla inquietante domanda del perché, per spiegare il motivo per cui tanti esseri umani e ibridi dovettero venire distrutti. Molte persone che leggono la Bibbia ne restano inorridite. Ma Geova doveva liberare l’umanità da un simile flagello, la discendenza ibrida dei nefilim. Colpevole Satana.


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