Il primo adulterio

Il primo adulterio fu di Eva. Quando  Adamo ed Eva mangiarono del frutto dell’albero che non si doveva toccare si accorsero subito che erano nudi. Prima, incredibilmente, non se ne erano accorti. La Genesi si esprime in questi termini: “Prendeva dunque del suo frutto e lo mangiava. Ne diede poi anche a suo marito quando fu con lei ed egli lo mangiava. Quindi gli occhi di entrambi si aprirono e cominciarono ad accorgersi di essere nudi. Perciò cucirono delle foglie di fico e se ne fecero delle cinture per coprirsi i lombi.”

Il primo adulterio

Fatta questa cosa, entrambi sembrano sotto shock, tant’è che, quando Dio viene a cercarli quella sera stessa e li chiama, loro si nascondono, come due adolescenti colti in fallo.  Perciò Dio si rivolge ad Adamo: “Chi ti ha fatto sapere che eri nudo?”  Ed esce fuori la girandola delle scuse e delle accuse. Adamo se la prende con la donna e la donna col serpente. (Sul problema dell’inconsapevolezza di Adamo ed Eva circa la loro precedente nudità si legga l’articolo Adamo ed Eva e la mente bicamerale)

Ed esce fuori anche la vera spiegazione. “Il serpente mi ha ingannata” dice Eva. La questione dell’inganno di Eva ritorna tante volte nelle scritture cristiane e Paolo in 1Timoteo 2:14 lo ribadisce. “E Adamo non fu ingannato, ma la donna fu completamente ingannata e si trovò in trasgressione.”

Il serpente sedusse Eva

Da sempre tutti hanno pensato che il peccato commesso in Eden avesse attinenza con la sfera sessuale. I Testimoni di Geova sostengono di no. Per quanto soddisfacente possa sembrare la loro spiegazione, diversi particolari non sono ben messi in risalto. Sempre Paolo, in 2 Corinti 11:2, dice chiaramente che il serpente con la sua astuzia sedusse Eva. Ora, sedurre una donna  significa di per sè mettere in atto un certo tipo di comportamento.  Tutti comprendiamo cosa significa senza che si debba entrare in dettagli.

Nel corso del tempo mi sono spesso chiesta cosa fosse accaduto. Il punto cruciale del divieto imposto alla prima coppia in che cosa consisteva? Potevano o non potevano avere, intendo dire da subito o nell’immediatezza, rapporti sessuali?

Se posso esprimere un’opinione personale, risponderei di no. La Bibbia in questo primo racconto trascura i tempi. Ma lì non c’era fretta. Eva venne fuori dal corpo di Adamo come una donna sì, ma immatura, come qualsiasi bimba inesperta. Apriva gli occhi innocenti su un mondo ancora tutto sconosciuto. Come tutti i bambini.

Una grave infrazione: perché commetterla?

Quando qualcuno commette un’infrazione grave e va contro ad un divieto capitale deve avere almeno un motivo. Ora, Eva sapeva che trasgredire a un certo comando implicava una condanna pesante. Che cosa la spinse a fare quello che ha fatto? Non si trattava semplicemente di prendere un frutto che pende da un ramo e mangiarlo. Implicava qualcosa di più sostanziale.

Io credo che in principio lei volesse semplicemente sapere. Diciamo che era curiosa. Era ancora troppo giovane. Con Adamo si erano sempre attenuti ad un comportamento innocente. Lei, rispetto a lui,  era venuta ad esistere dopo un certo periodo ed era inesperta. Pensiamo ad una ragazza adolescente cresciuta in una famiglia per bene.  Adamo sapeva di dover aspettare e l’aveva sempre rispettata, da vero galantuomo.

Angeli che materializzano un corpo fisico

Ma, ad un certo punto succede qualcosa . Dei pensieri cominciano a frullare nella sua giovane mente di donna. E qui devo fare delle ipotesi. Partirò dal presupposto che certi angeli potevano sentirsi attratti da una donna ed erano in grado di materializzare un corpo. (Cfr. Genesi 6:1-2)

Così nel giardino cominciano a girare immagini diverse di Adamo, che Eva incontra ogni tanto di qua e di là. C’è proprio un tipo a somiglianza di Adamo, anzi a tutti gli effetti sembra lui, sputato, che non la mette in soggezione e che la fa sentire a suo agio. Pian piano questo sosia di Adamo comincia a insinuare nella sua mente curiosa qualche domanda. Questioni che in principio le sembrano assurde. Domande strampalate.

Prima, nel giardino, con Adamo non si incontravano tanto spesso, ma a un certo punto, di tanto in tanto, un sosia di Adamo le compare inaspettatamente davanti. Impossibile negarlo: sembrava proprio lui. Poi, una volta, quel tipo così simile ad Adamo, indistinguibile proprio, le rivolse una domanda qualsiasi.

L’originale serpente, un angelo ribelle

Il tono di quella voce le rimase impresso nella memoria. Fino al punto che non poteva smettere di pensarci, fino al punto di spingersi nel più folto del verde per incontrarlo. Alla fine commise il primo adulterio, lei però pensava di essersi unita ad Adamo. Lui invece era l’originale serpente.

Immediatamente dopo quell’avventura, la ragazza si trovò veramente con il vero Adamo e volle rifare lo stesso atto d’amore. Lei non sapeva che l’uomo di prima era un’altra persona. Notare che la scrittura dice che “Ne diede poi anche a suo marito quando fu con lei ed egli lo mangiava.” Ciò implica la reiterazione dell’atto. E fu, questa volta, il peccato di lui. L’uomo sapeva di  fare la cosa sbagliata. Ma decise di sì. Lei fu subito incinta. Dio le disse che i dolori del parto sarebbero stati pesanti. Che la loro vita sarebbe cambiata. Poi con Adamo, vennero  cacciati nel giro di poco tempo. Un fantastico mondo svaniva alle loro spalle. Si trovarono su una terra ingenerosa, tutta spine e tutta triboli.

Madre di tutti i viventi

Con Adamo,  Eva aveva ricevuto il comando di essere feconda, moltiplicarsi e riempire la terra. Ovviamente avrebbe avuto figli. Come succede a ogni donna, la voglia di scoprire il senso di quelle parole era per lei fonte di curiosità e di ricerca. In principio lei e Adamo erano ancora due cose diverse. Adamo per lei rappresentava tante cose, un fidanzato, forse un padre e perfino un fratello. Quando Adamo si era svegliato e se l’era vista accanto la prima volta si era rallegrato un bel po’. Finalmente aveva una donna come suo complemento. Però rielaborare e comprendere il senso di questa nuova situazione avrebbe richiesto del tempo. Adamo ed Eva erano mentalmente e sessualmente immaturi. Tuttavia successe quel che non avrebbe dovuto succedere e lei rimase incinta.

La gravidanza passò veloce e nacquero due gemelli. Uno era figlio del serpente, l’altro di Adamo. Eva divenne la madre di tutti i viventi. Lo stesso non fu per l’uomo. Lui non era il padre di tutti. Anzi, dopo la nascita dei bambini, Eva fu sempre più la compagna dell’altro. Lui non ebbe più rapporti con lei fino a dopo la morte di Abele. Allora, come dice la Genesi al 4:25, Adamo “ebbe di nuovo rapporti”. Ebbero un nuovo figlio che chiamarono Set. Adamo aveva centotrent’anni.

Non ne devi mangiare

Lui oramai era un uomo, ma la creatura avrebbe avuto bisogno di tempo. Per crescere, formarsi e divenire una compagna fedele ed attenta. Lui era intenzionato ad aspettare. Fino a che Dio lo avesse deciso e lei fosse pronta a diventare sua moglie. Perciò Dio gli aveva dato anche  un altro comando. Un divieto di cui era stato informato già prima di avere una donna al suo fianco. Di ogni albero del giardino si poteva mangiare a piacere. “Ma in quanto all’albero della conoscenza del bene e del male” non ne doveva mangiare. Questo divieto era rivolto ad Adamo specificamente. ‘E Geova Dio impose all’uomo anche questo comando: “Non ne devi mangiare, poiché nel giorno in cui ne mangerai positivamente morirai.” ‘

Adamo avrebbe conosciuto Eva nell’intimità, ma non subito. Adesso non si poteva, non era ancora il momento. I tempi non erano ancora maturi. La loro coscienza era ancora in formazione. Tra di loro ci sarebbero stati gradi e gradi di conoscenza. La loro unione doveva essere progressiva, un maturare individualmente, un conoscersi prima come persone, come esseri intelligenti, personalità multiformi, dotate di sentimento e percezione spirituale. Era un periodo di fidanzamento.

Un periodo di prova

Dovevano anche dimostrare ubbidienza. Non avrebbero dovuto toccare il frutto dell’albero in mezzo al giardino. Era quello un periodo di prova. L’albero della conoscenza del bene e del male era una metafora, un simbolo. Adamo avrebbe dovuto aspettare il momento giusto per conoscere carnalmente sua moglie. Doveva rispettare il consiglio divino. Dio lo avrebbe guidato in modo da costruire con lei un legame solido, resistente, inscindibile. Il presupposto non era semplicemente fondato sul piacere dei sensi. Era un legame più profondo che avrebbe tenuto conto di una complessità di esigenze. Era la costruzione di un amore altruistico, in base al quale Adamo avrebbe imparato a mettere i bisogni di sua moglie prima dei suoi.

Cosa sarebbe accaduto se, in un periodo di prova, i due avessero concepito un figlio perfetto? Prima di concepire un figlio, i due avrebbero dovuto dare prova della loro ubbidienza a Dio. Dovevano anche dimostrare di avere rispetto per il dono divino delle loro facoltà sessuali e riproduttive. C’era prima da imparare la padronanza e l’autocontrollo. Avevano senz’altro bisogno di superare quel semplice test.

Una verifica impegnativa

Come succede in qualsiasi verifica, anche la prova da affrontare in Eden era alla portata dei candidati, ma superarla non era per niente scontato. Sennò che prova sarebbe stata? Mettere al mondo figli in un periodo di tal fatta era qualcosa di assolutamente contraddittorio. Avrebbe significato dover poi sottoporre singolarmente una serie di individui allo stesso test. Questo perché solo chi avesse mostrato ubbidienza avrebbe poi avuto la vita eterna. Romani 5:12 precisa il fatto che “un solo uomo” si trovò ad affrontare la prova e venne meno al bersaglio. In lui c’era la vita di tutti i suoi figli. Ne era responsabile.

La prova doveva essere ragionevolmente estesa nel tempo. Una regolare sessione d’esame ha un inizio e una fine. Come in una classe di studenti dove si da un tempo per eseguire la verifica. L’insegnante da l’esercizio e definisce il tempo a disposizione. Stabilisce cioè un orario per la consegna dell’ elaborato. Perciò i due candidati dell’Eden dovevano concentrarsi ed eseguire. Era un tempo per riflettere e dare prova di tutte le loro capacità di sacrificio e di abnegazione.

Un parto gemellare

Senza queste capacità il loro rapporto non sarebbe stato in grado di resistere alle sfide del tempo. Adamo l’aveva capito e quindi aspettava. Ma nel giardino qualcun altro cominciava ad avere altri progetti. Così Eva finì con l’essere circondata da attenzioni sempre più pressanti e finì per lasciarsene sopraffare. Fu sedotta da qualcuno più astuto e potente di lei. Satana è definito seduttore in Apocalisse 12:9, uno che si trasforma in angelo di luce. Un omicida. E la storia è lunga.

Sta di fatto che si approfittò di Eva con l’inganno e fece di lei la madre di esseri multiformi. Il primo parto dovette essere gemellare. La scrittura dice che Adamo “conobbe” Eva ed essa rimase incinta. “A suo tempo partorì Caino e disse : “Ho prodotto un uomo con l’aiuto di Geova”. Poi ancora partorì Abele, suo fratello.”  Siamo generalmente abituati a pensare che questo versetto ci presenti la storia di due gravidanze e di due parti diversi. In realtà non è detto. 

Esaminiamo con attenzione l’intero contesto. Adamo conobbe Eva e ci fu un  un parto. Nascono due gemelli. La cosa non è insolita nella vita e nelle Scritture. Pensiamo a Giacobbe ed Esaù o ai figli di Tamar da Giuda. Nel caso di Eva si era trattato di una poli-ovulazione, caso raro ma possibile. La donna, in tale circostanza, porta a maturazione due ovociti in momenti separati all’interno di un unico ciclo mestruale. Nascono due gemelli concepiti in due momenti di poco successivi. I Gemelli nelle culture dei diversi continenti – ISS

Un angelo si presenta come Geova

I due bambini di Eva furono evidentemente molto diversi e si capisce. Di Caino Eva sembra subito molto più fiera. Addirittura dice di avere avuto un figlio da Geova. Ricordiamo che spesso nella Bibbia  un angelo viene presentato come Geova. Per esempio Genesi 18 racconta di Abramo: “Geova gli apparve poi fra i grossi alberi di Mamre, mentre sedeva all’ingresso della tenda verso il caldo del giorno.

Quando alzò gli occhi, allora guardò ed ecco tre uomini stavano in piedi a una certa distanza da lui.” Abramo si precipita loro incontro e si rivolge loro dicendo: “Geova, se, ora, ho trovato favore ai tuoi occhi…” E il racconto prosegue al versetto 13: “Quindi Geova disse ad Abramo...”. Si comprende che nessuno ha mai visto Geova, neppure Mosè, e che Geova si relazionava con gli uomini tramite angeli. Quindi, anche nel giardino di Eden, Eva poteva rivogersi a un angelo riferendosi a lui come “Geova”.

Subito dopo aver menzionato il parto del primo figlio di Eva, il testo sacro scrive: Eth qanì + tetragramma. La preposizione eth è usata anche nella locuzione “avere rapporto sessuale con qualcuno”. Eva quindi riconosce al figlio Caino una paternità non adamica. Avrebbe potuto dire: ho acquistato un figlio da mio marito, ma non lo disse. Disse un’altra cosa. Di Abele non disse nulla. Ma il nome del bambino è di per sè un indizio. Significa soltanto vapore.

I due bambini erano molto diversi e Caino cominciò presto ad odiare il fratello. Questo in accordo con la profezia fatta al serpente: “Metterò inimicizia tra te e la donna, tra il tuo seme e il seme di lei.” Il rapporto tra questi due fratelli fu subito un chiaro paradigma. Erano nati da semi di natura diversa.


LE NOSTRE ADUNANZE

Dopo averli affrontati, sentiti libero di approfondire questi argomenti nelle sezioni del nostro Blog, o di cominciare anche tu a partecipare alle nostre Adunanze.

A partire da Ottobre 2020 come gruppo ci riuniamo su Zoom due volte a settimana per discutere della Bibbia e delle profezie. Siamo sempre più numerosi. Se vorresti partecipare scrivimi una mail a earthmeasured@gmail.com

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31 pensieri riguardo “Il primo adulterio

  1. Queste cose che scrivi derivano da messaggi spirituali che ricevi?

    Se si, come fai ad essere sicura che la provenienza sia da Dio e non dal diavolo?

    1. Questa è un’obiezione che alcune delle persone che mi conoscono, di tanto in tanto tirano fuori. Perciò immagino che tu mi conosca, anzi che tu appartenga alla cerchia delle mie vecchie amicizie. Mi fa piacere sentire la tua voce e rispondere alla tua domanda.
      Le cose che scrivo sono per lo più frutto di riflessione, di studio e tanta ricerca. Per farti un esempio, questo articolo sugli avvenimenti dell’Eden è frutto di riflessioni che mi sono portata dentro per dieci anni. Studio costantemente la Bibbia da quattro decenni.
      Mi sono dedicata alla ricerca della verità e del senso della vita. Per questo ho dovuto fare sacrifici e rinunce, pagando di persona un prezzo alto, pur di mantenere coerenza e integrità. La mia coscienza mi appartiene. Non potrei rinunciare a quella che è la mia preziosa relazione con Dio per nulla al mondo. E’ la cosa più importante che ho. Ne sono felice. Ciao

      1. No Adriana, non ci siamo mai sentiti/incontrati in nessun modo prima d’ora. Ho visitato questo blog in base ad alcuni commenti di earthmeasured in un forum (infotdgeova.it?) riguardo alla tua ‘unzione’ e dell’accusa (immagino seguita da disassociazione) di spiritismo. Questo è il motivo, oltre a ciò che ho letto qui, delle domande del mio commento iniziale.

        Studi, riflessioni, rinunce, relazione con Dio, ecc., non metto in dubbio che ci sia tutto ciò, ma le domande che ti ho fatto sono importanti per valutare ciò che sostieni. Dallo Spirito santo non può venire alcuna menzogna, perciò, se qualcosa che affermi venire da Dio si dimostra falsa… non era Dio! Questo penso sia evidente anche solo da De 18:22. Spero di essere stato più chiaro sulle mie intenzioni, perciò ribadisco le domande fatte, in quanto non capisco cosa deriva (per lo più) da tue personali riflessioni e cosa no. Se preferisci rispondermi in privato, inserisco la mia e-mail (da non pubblicare). Grazie.

  2. Da parte mia mi sento di dire che definire cosa è vero tra due scelte può essere difficile. Non basta una prova soltanto ma ne servono molte. Quando queste prove si accumulavano sempre più e le verità scientifiche erano sempre più chiare, la verità è risultata l’unica scelta possibile. Potrebbe Satana fornire la verità in modo così totalmente aperto da farne l’unica possibile via? Se Satana ha fornito la verità significherebbe che Geova ha dato la bugia. Questo non è possibile.
    Ci vuole il tempo giusto. Come per noi sono stati necessari anni di preparazione, ci vorrà del tempo perché questa verità sia evidente a tutti. La cosa disgustante nel luogo santo sarà sempre più evidente. Ci sarà un momento in cui sarà così chiara che molti capiranno e usciranno dalla congregazione. Quindi la Watchtower cadrà di botto.

    1. Ah, avevo riscritto (e sistemato) il commento verso Adriana perché non lo vedevo pubblicato (puoi anche cancellare quello vecchio, è ridondante). La mail l’ho inserita nell’apposito box che compare quando pubblico un commento:

      [ ] Email (L’indirizzo no verrà pubblicato)
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      [ ] Sito web

  3. Da parte mia mi sento di dire che definire cosa è vero tra due scelte può essere difficile. Non basta una prova soltanto ma ne servono molte. Quando queste prove si accumulavano sempre più e le verità scientifiche erano sempre più chiare, la verità è risultata l’unica scelta possibile. Potrebbe Satana fornire la verità in modo così totalmente aperto da farne l’unica possibile via? Se Satana ha fornito la verità significherebbe che Geova ha dato la bugia. Questo non è possibile.
    Ci vuole il tempo giusto. Come per noi sono stati necessari anni di preparazione, ci vorrà del tempo perché questa verità sia evidente a tutti. La cosa disgustante nel luogo santo sarà sempre più evidente. Ci sarà un momento in cui sarà così chiara che molti capiranno e usciranno dalla congregazione. Quindi la Watchtower cadrà di botto.

    1. Ah, avevo riscritto (e sistemato) il commento verso Adriana perché non lo vedevo pubblicato (puoi anche cancellare quello vecchio, è ridondante). La mail l’ho inserita nell’apposito box che compare quando pubblico un commento:

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  4. @earthmeasured – Vorrei evitare fraintendimenti. Che nella Bibbia sia evidente la descrizione della terra piana e non “a palla” lo sanno anche i sassi. Poi, crederci o meno dipende dalla fede, che ricordo essere un dono dello Spirito santo (v. 1Co 12). La conoscenza viene dopo (v. 2Pt 1:5; cfr. 1Co 1:17).

    Tuttavia, una cosa è predicare argomenti esplicitamente trattati nella Bibbia, tutt’altra è predicare ciò che contraddice il Testo (ne esporrò un paio di esempi nel prossimo commento per Adriana).

  5. @earthmeasured – Vorrei evitare fraintendimenti. Che nella Bibbia sia evidente la descrizione della terra piana e non “a palla” lo sanno anche i sassi. Poi, crederci o meno dipende dalla fede, che ricordo essere un dono dello Spirito santo (v. 1Co 12). La conoscenza viene dopo (v. 2Pt 1:5; cfr. 1Co 1:17).

    Tuttavia, una cosa è predicare argomenti esplicitamente trattati nella Bibbia, tutt’altra è predicare ciò che contraddice il Testo (ne esporrò un paio di esempi nel prossimo commento per Adriana).

  6. @Adriana – No, non ci siamo mai sentiti o incontrati in nessun modo prima d’ora. Ho visitato questo blog perché ho letto alcuni commenti di earthmeasured in un forum (infotdgeova.it?) riguardo alla tua unzione e dell’accusa (immagino seguita da disassociazione) di spiritismo. Questo è il motivo, oltre a ciò che ho letto qui, delle domande del mio commento iniziale.

    Lo Spirito santo non è incoerente (v. Gc 1:17; cfr. De 18:22), perciò se scrivi cose che contraddicono quanto c’è nella Bibbia, non è da Dio! Seguono alcuni esempi.

    Ci sarebbero diverse cose da dire sulla scansione temporale in Ge 1-2, tuttavia ciò non cambia il fatto che se Dio condusse Eva da Adamo (Ge 2:22), istituì il matrimonio (Ge 2:24-25) e disse «siate fecondi e moltiplicatevi» (Ge 1:27)… li aveva esplicitamente sposati! Quindi anche se un altro personaggio avesse sedotto “sessualmente” Eva, è impossibile giudicare adultero anche Adamo. Questa è una contraddizione del Testo. Addirittura, riguardo al primo rapporto sessuale tra Adamo ed Eva, affermi: Adamo “sapeva di fare la cosa proibita”, come se Dio avesse istituito il primo vincolo matrimoniale “esempio per tutti quelli che seguiranno” tra due persone non pronte!

    Inoltre dici (nella pagina “caino-e-abele”) che Adamo “doveva rispettare il consiglio divino” (riferendoti al frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male), cioè aspettare prima di avere intimità con sua moglie… ma se Eva ancora non esisteva, quale “frutto proibito” veniva materialmente indicato ad Adamo come «in mezzo al giardino» (v. Ge 2:9; cfr. Ge 3:3) rispetto agli altri presenti (v. Ge 2:17)? Oltre ciò, Dio gli disse (sempre prima di formare Eva): «Puoi mangiare a volontà i frutti di ogni albero del giardino» (‘tu’; v. Ge 2:16)… quindi poteva avere rapporti sessuali con altre donne o creature femminili dall’apparenza umana? Impossibile, non esistono creature spirituali descritte (materializzate o meno) come femmine, ma solo come maschi! Questa è un’altra contraddizione del Testo.

    Poi, quando Eva parlò al serpente disse: «I frutti degli alberi del giardino li possiamo mangiare» (‘noi’, v. Ge 3:2). Eva era sottoposta ad Adamo, perciò lo stesso comando riguardava anche lei… non erano comandi diversi (cfr. Ge 2:17 ‘tu’ e Ge 3:3 ‘voi’)! Quindi, seguendo l’interpretazione “frutto-sesso”, Eva poteva avere rapporti sessuali con altri! Questa è una contraddizione di quanto hai affermato precedentemente.

    In conclusione, se insegni che il peccato originale è una metafora, un simbolo per il sesso, allora stai affermando che Adamo ed Eva non peccarono (v. sopra), e ciò è in contraddizione con tutto il resto della Scrittura, in primis, il significato della morte e resurrezione di Gesù Cristo! Questi insegnamenti non sono dal Padre che è nei cieli (v. 1Tm 4:16; Gal 1:8-9)!, è per questo che ti chiedo di riflettere sulla loro provenienza (v. Mt 16:22-23)!

    1. Ho letto con attenzione il tuo commento e vorrei risponderti in modo aperto. Io scrivo innanzitutto per capire. Non mi piace dire le cose in modo troppo ingessato. Quando si desidera veramente capire qualcosa bisogna rischiare. Rischiare di non capire tutto in una volta, ma per gradi, anche sbagliando, prendendo delle cantonate e autocorreggendo. Questo è il mio modo di procedere. Le cose che ho scritto nei due articoli relativi al peccato originale e alla nascita di Caino e Abele sono il frutto di miei tentativi di capire di più su un argomento molto complesso e fondamentale.
      Su Adamo ti do ragione. Definire il suo come un peccato di adulterio può essere fuori luogo. Tuttavia peccò accettando di condividere un “frutto” proibito. Le doveva dire: “Io mi atterrò al consiglio di Geova. Non posso accettare la tua offerta.”
      Tu parli degli alberi da frutto del giardino. Certamente non tutti quegli alberi avevano lo stesso valore attribuibile all’albero della conoscenza del bene e del male. Quelli non erano frutti simbolici ma letterali. Erano cibo e nutrimento per chiunque avesse bisogno di mangiare.
      Dato che Eva era soggetta all’autorità di Geova e di Adamo, era vincolata allo stesso divieto fatto al marito. Su questo siamo d’accordo.
      Io capisco ed accetto il fatto che le cose che ho scritto possano suscitare reazioni vivaci. Alla fin fine questo significa aprire un discorso e farlo andare avanti. Grazie.

  7. @Adriana – No, non ci siamo mai sentiti o incontrati in nessun modo prima d’ora. Ho visitato questo blog perché ho letto alcuni commenti di earthmeasured in un forum (infotdgeova.it?) riguardo alla tua unzione e dell’accusa (immagino seguita da disassociazione) di spiritismo. Questo è il motivo, oltre a ciò che ho letto qui, delle domande del mio commento iniziale.

    Lo Spirito santo non è incoerente (v. Gc 1:17; cfr. De 18:22), perciò se scrivi cose che contraddicono quanto c’è nella Bibbia, non è da Dio! Seguono alcuni esempi.

    Ci sarebbero diverse cose da dire sulla scansione temporale in Ge 1-2, tuttavia ciò non cambia il fatto che se Dio condusse Eva da Adamo (Ge 2:22), istituì il matrimonio (Ge 2:24-25) e disse «siate fecondi e moltiplicatevi» (Ge 1:27)… li aveva esplicitamente sposati! Quindi anche se un altro personaggio avesse sedotto “sessualmente” Eva, è impossibile giudicare adultero anche Adamo. Questa è una contraddizione del Testo. Addirittura, riguardo al primo rapporto sessuale tra Adamo ed Eva, affermi: Adamo “sapeva di fare la cosa proibita”, come se Dio avesse istituito il primo vincolo matrimoniale “esempio per tutti quelli che seguiranno” tra due persone non pronte!

    Inoltre dici (nella pagina “caino-e-abele”) che Adamo “doveva rispettare il consiglio divino” (riferendoti al frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male), cioè aspettare prima di avere intimità con sua moglie… ma se Eva ancora non esisteva, quale “frutto proibito” veniva materialmente indicato ad Adamo come «in mezzo al giardino» (v. Ge 2:9; cfr. Ge 3:3) rispetto agli altri presenti (v. Ge 2:17)? Oltre ciò, Dio gli disse (sempre prima di formare Eva): «Puoi mangiare a volontà i frutti di ogni albero del giardino» (‘tu’; v. Ge 2:16)… quindi poteva avere rapporti sessuali con altre donne o creature femminili dall’apparenza umana? Impossibile, non esistono creature spirituali descritte (materializzate o meno) come femmine, ma solo come maschi! Questa è un’altra contraddizione del Testo.

    Poi, quando Eva parlò al serpente disse: «I frutti degli alberi del giardino li possiamo mangiare» (‘noi’, v. Ge 3:2). Eva era sottoposta ad Adamo, perciò lo stesso comando riguardava anche lei… non erano comandi diversi (cfr. Ge 2:17 ‘tu’ e Ge 3:3 ‘voi’)! Quindi, seguendo l’interpretazione “frutto-sesso”, Eva poteva avere rapporti sessuali con altri! Questa è una contraddizione di quanto hai affermato precedentemente.

    In conclusione, se insegni che il peccato originale è una metafora, un simbolo per il sesso, allora stai affermando che Adamo ed Eva non peccarono (v. sopra), e ciò è in contraddizione con tutto il resto della Scrittura, in primis, il significato della morte e resurrezione di Gesù Cristo! Questi insegnamenti non sono dal Padre che è nei cieli (v. 1Tm 4:16; Gal 1:8-9)!, è per questo che ti chiedo di riflettere sulla loro provenienza (v. Mt 16:22-23)!

    1. Ho letto con attenzione il tuo commento e vorrei risponderti in modo aperto. Io scrivo innanzitutto per capire. Non mi piace dire le cose in modo troppo ingessato. Quando si desidera veramente capire qualcosa bisogna rischiare. Rischiare di non capire tutto in una volta, ma per gradi, anche sbagliando, prendendo delle cantonate e autocorreggendo. Questo è il mio modo di procedere. Le cose che ho scritto nei due articoli relativi al peccato originale e alla nascita di Caino e Abele sono il frutto di miei tentativi di capire di più su un argomento molto complesso e fondamentale.
      Su Adamo ti do ragione. Definire il suo come un peccato di adulterio può essere fuori luogo. Tuttavia peccò accettando di condividere un “frutto” proibito. Le doveva dire: “Io mi atterrò al consiglio di Geova. Non posso accettare la tua offerta.”
      Tu parli degli alberi da frutto del giardino. Certamente non tutti quegli alberi avevano lo stesso valore attribuibile all’albero della conoscenza del bene e del male. Quelli non erano frutti simbolici ma letterali. Erano cibo e nutrimento per chiunque avesse bisogno di mangiare.
      Dato che Eva era soggetta all’autorità di Geova e di Adamo, era vincolata allo stesso divieto fatto al marito. Su questo siamo d’accordo.
      Io capisco ed accetto il fatto che le cose che ho scritto possano suscitare reazioni vivaci. Alla fin fine questo significa aprire un discorso e farlo andare avanti. Grazie.

  8. Mi dispiace se il mio modo di esprimermi appare sprezzante, non è mia intenzione, cerco solo di scrivere in modo più preciso possibile per evitare incomprensioni.

    C’è un aspetto importante che vorrei sottolineare, ti domando:

    * A cosa si stava riferendo Dio mentre diceva ad Adamo di non mangiare «il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male» (Ge 2:17) che aveva già creato, che era «in mezzo al giardino» (Ge 2:9; Ge 3:3)? Eva ancora non esisteva… perciò, cos’altro poteva essere se non… un vero e proprio albero?

    P.S.
    Ti ho mandato una e.mail, se vuoi scrivermi in privato.

  9. Mi dispiace se il mio modo di esprimermi appare sprezzante, non è mia intenzione, cerco solo di scrivere in modo più preciso possibile per evitare incomprensioni.

    C’è un aspetto importante che vorrei sottolineare, ti domando:

    * A cosa si stava riferendo Dio mentre diceva ad Adamo di non mangiare «il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male» (Ge 2:17) che aveva già creato, che era «in mezzo al giardino» (Ge 2:9; Ge 3:3)? Eva ancora non esisteva… perciò, cos’altro poteva essere se non… un vero e proprio albero?

    P.S.
    Ti ho mandato una e.mail, se vuoi scrivermi in privato.

  10. Per essere ancora più chiaro parafraserò gli avvenimenti in scansione temporale, inserendo la tua interpretazione:

    1) Dio crea Adamo – 2:7 || 1:27

    2) Dio dice (simbolicamente) ad Adamo: “sesso solo da quando te lo dirò Io” – 2:16-17 (per Eva, cfr. Ge 2:9; 3:2-3)

    3) Dio crea Eva – v. 2:22a || 1:27

    4) Dio li sposa e dice: “siate fecondi e moltiplicatevi” – 2:22b-24 || 1:28

    Risultato: il ‘peccato originale’ non ha nulla a che fare con il sesso, altrimenti non c’é peccato!

    P.S.

    In altre pagine del blog attinenti a questo tema, citi alcune scritture, ma:

    Nei contesti di 1Tm 2:14 e 2Co 11:2-4 non si accenna minimamente al sesso. In Corinti non c’é neppure la frase ‘sedusse Eva’ (ΕΞΗΠΑΤΗΣΕΝ non significa ‘sedurre’, è una traduzione intrepretativa, in questo contesto significa “ingannare”). Analizzare voi stessi i parallelismi dei versetti in 2Co 11:2-4. La Scrittura è sempre molto precisa, il messaggio è: “Opponendovi al malvagio, non lasciate che corrompi le vostre menti!

    In Ri 12:9 Ο ΠΛΑΝΩΝ significa “che inganna/svia, non ‘che seduce’ (o addirittura ‘il seduttore’). Controllate il contesto (e i dizionari), ci sono traduttori che si prendono libertà interpretative forzando il Testo a dire ciò che asseconda le loro dottrine!

    1. Ti risponderò semplicemente con una domanda. Cosa sarebbe accaduto se, mentre ancora nel giardino e soggetti al facile, ma decisivo test ( quello dell’albero della conoscenza del bene e del male) i due sposini avessero concepito un figlio perfetto? Il test sarebbe stato di conseguenza abrogato? Sarebbe bastato questo per dire che la prova era stata brillantemente superata? Prova a dare una risposta… tutto il resto è teoria.

  11. Per essere ancora più chiaro parafraserò gli avvenimenti in scansione temporale, inserendo la tua interpretazione:

    1) Dio crea Adamo – 2:7 || 1:27

    2) Dio dice (simbolicamente) ad Adamo: “sesso solo da quando te lo dirò Io” – 2:16-17 (per Eva, cfr. Ge 2:9; 3:2-3)

    3) Dio crea Eva – v. 2:22a || 1:27

    4) Dio li sposa e dice: “siate fecondi e moltiplicatevi” – 2:22b-24 || 1:28

    Risultato: il ‘peccato originale’ non ha nulla a che fare con il sesso, altrimenti non c’é peccato!

    P.S.

    In altre pagine del blog attinenti a questo tema, citi alcune scritture, ma:

    Nei contesti di 1Tm 2:14 e 2Co 11:2-4 non si accenna minimamente al sesso. In Corinti non c’é neppure la frase ‘sedusse Eva’ (ΕΞΗΠΑΤΗΣΕΝ non significa ‘sedurre’, è una traduzione intrepretativa, in questo contesto significa “ingannare”). Analizzare voi stessi i parallelismi dei versetti in 2Co 11:2-4. La Scrittura è sempre molto precisa, il messaggio è: “Opponendovi al malvagio, non lasciate che corrompi le vostre menti!

    In Ri 12:9 Ο ΠΛΑΝΩΝ significa “che inganna/svia, non ‘che seduce’ (o addirittura ‘il seduttore’). Controllate il contesto (e i dizionari), ci sono traduttori che si prendono libertà interpretative forzando il Testo a dire ciò che asseconda le loro dottrine!

    1. Ti risponderò semplicemente con una domanda. Cosa sarebbe accaduto se, mentre ancora nel giardino e soggetti al facile, ma decisivo test ( quello dell’albero della conoscenza del bene e del male) i due sposini avessero concepito un figlio perfetto? Il test sarebbe stato di conseguenza abrogato? Sarebbe bastato questo per dire che la prova era stata brillantemente superata? Prova a dare una risposta… tutto il resto è teoria.

  12. Scusa il ritardo nella risposta, non mi ero accorto del tuo commento.

    Io ho fatto una precisa “analisi testuale” di ciò che ‘è accaduto’ (storia documentata), mentre tu mi chiedi di fare una “ipotesi” su ciò che ‘non è accaduto’ (fanta-storia, ad es. se la Germania avesse vinto la II guerra mondiale?) … quale delle due è analisi concreta e quale è teoria?

    Ti ho mostrato nella Scrittura che è impossibile che il peccato originale abbia avuto natura sessuale, eppure, lo tralasci sollecitando ragionamenti su ciò che non è mai accaduto e che potrebbe mettere in discussione ciò che è effettivamente scritto “nero su bianco”.
    Quando si va «oltre ciò che è scritto» (1Co 4:6) si finisce per basarsi sul «proprio intendimento» (Pr 3:5)!

    Perché fare speculazioni su ipotesi da valutare in base al gusto dei ragionamenti (Pr 28:26)? Un cristiano accetta ciò che Dio ha trasmesso nella Bibbia senza “aggiungere o togliere” (v. Ri 22:18-19), altrimenti si rischia di mettere alla prova Cristo, come se il pane che Dio dà non fosse buono (v. 1Co 10:9; cfr. Nu 21:5-9)!

    Le domande-trabocchetto che mi hai fatto non vengono da Dio, e neppure da te (v. Mt 16:22-23; cfr. Gc 4:7)! Da questo tipo di ragionamenti ‘fantasiosi’ vengono tante menzogne: sfericità terrestre, multi-mondi, ma anche teoria atomistica, struttura interna del DNA, ecc., tutte cose che non ha mai visto nessuno e che nessuno mai potrà provare concretamente. Teorie basate su altre teorie che si basano su altre teorie ancora!

    P.S.

    Non sai che qualsiasi cosa esca dalla bocca del Padre (ad es.: «…nel giorno in cui da esso mangerai… morirai», Ge 2:17) è “Parola di Dio”, quindi eterna (v. Gv 1:1; Ri 14:6; cfr. 1Tm 1:17; Ro 3:31), non si può cambiare, cancellare o abrogare, ma solo adempiere (v. Gc 1:17; Nu 23:19; cfr. Isa 55:10-11)? Non per nulla ha sempre conseguenze esplicite (v. De 30:17-19; cfr. Gv 5:24; 1Gv 1:1-3)!

    1. Non credo di dover contendere con nessun, nemmeno con te. 2Timoteo 2:24-26. Amo la gentilezza. Non impongo nulla a nessuno, né cerco di convincerti. Non mi piacciono le persone dogmatiche . Sull’utilità del porsi, e del porre domande Gesù era un grande maestro. Cf. Matt 21:25; Luca 11:15-20

  13. Scusa il ritardo nella risposta, non mi ero accorto del tuo commento.

    Io ho fatto una precisa “analisi testuale” di ciò che ‘è accaduto’ (storia documentata), mentre tu mi chiedi di fare una “ipotesi” su ciò che ‘non è accaduto’ (fanta-storia, ad es. se la Germania avesse vinto la II guerra mondiale?) … quale delle due è analisi concreta e quale è teoria?

    Ti ho mostrato nella Scrittura che è impossibile che il peccato originale abbia avuto natura sessuale, eppure, lo tralasci sollecitando ragionamenti su ciò che non è mai accaduto e che potrebbe mettere in discussione ciò che è effettivamente scritto “nero su bianco”.
    Quando si va «oltre ciò che è scritto» (1Co 4:6) si finisce per basarsi sul «proprio intendimento» (Pr 3:5)!

    Perché fare speculazioni su ipotesi da valutare in base al gusto dei ragionamenti (Pr 28:26)? Un cristiano accetta ciò che Dio ha trasmesso nella Bibbia senza “aggiungere o togliere” (v. Ri 22:18-19), altrimenti si rischia di mettere alla prova Cristo, come se il pane che Dio dà non fosse buono (v. 1Co 10:9; cfr. Nu 21:5-9)!

    Le domande-trabocchetto che mi hai fatto non vengono da Dio, e neppure da te (v. Mt 16:22-23; cfr. Gc 4:7)! Da questo tipo di ragionamenti ‘fantasiosi’ vengono tante menzogne: sfericità terrestre, multi-mondi, ma anche teoria atomistica, struttura interna del DNA, ecc., tutte cose che non ha mai visto nessuno e che nessuno mai potrà provare concretamente. Teorie basate su altre teorie che si basano su altre teorie ancora!

    P.S.

    Non sai che qualsiasi cosa esca dalla bocca del Padre (ad es.: «…nel giorno in cui da esso mangerai… morirai», Ge 2:17) è “Parola di Dio”, quindi eterna (v. Gv 1:1; Ri 14:6; cfr. 1Tm 1:17; Ro 3:31), non si può cambiare, cancellare o abrogare, ma solo adempiere (v. Gc 1:17; Nu 23:19; cfr. Isa 55:10-11)? Non per nulla ha sempre conseguenze esplicite (v. De 30:17-19; cfr. Gv 5:24; 1Gv 1:1-3)!

  14. Se posso permettermi di darvi un consiglio, io non impegnerei troppo tempo a disquisire su un testo del quale non conosciamo manco gli autori: ma trovate normale che YHWH sia stato così sveglio da creare l’Universo, ma poi non ci arriva da solo che Adamo ha bisogno di un aiuto come suo complemento… Ma vah? Dopo che lo ha creato con il pisello, che fa? Gli fa passare tutti gli animali per trovargli un nome, ma quello aveva bisogno di una donna! Idem con Caino, il primo omicida volontario della storia, e che fa? Invece di punirlo gli mette un segno affinchè chi lo avesse ucciso sarebbe stato vendicato sette volte tanto.
    Lo trovate logico? Genesi è un fumetto.

  15. Se posso permettermi di darvi un consiglio, io non impegnerei troppo tempo a disquisire su un testo del quale non conosciamo manco gli autori: ma trovate normale che YHWH sia stato così sveglio da creare l’Universo, ma poi non ci arriva da solo che Adamo ha bisogno di un aiuto come suo complemento… Ma vah? Dopo che lo ha creato con il pisello, che fa? Gli fa passare tutti gli animali per trovargli un nome, ma quello aveva bisogno di una donna! Idem con Caino, il primo omicida volontario della storia, e che fa? Invece di punirlo gli mette un segno affinchè chi lo avesse ucciso sarebbe stato vendicato sette volte tanto.
    Lo trovate logico? Genesi è un fumetto.

  16. Nonò é un peccato di golosità sempre concupiscenza della carne, forse non scopi abbastanza e ti inventi i nefhilim

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