La gens Anicia, antica famiglia ebraica

La Gens Anicia è una delle tante famiglie romane di antico lignaggio ebraico. Da recenti studi pare che in Italia circa un cittadino su quattro abbia nel proprio DNA tratti caratteristici del popolo ebraico. Molti di noi sono ebrei pur non essendone consapevoli. Questo viene spiegato con l’enorme afflusso di gente semita, liberi e schiavi, affluiti nella penisola nel corso del tempo. Tra Roma e la terra d’Israele c’era uno scambio continuo. C’erano i viaggi annuali al tempio degli ebrei da tutto il Mediterraneo, un continuo movimento di commercianti e rabbini  che andavano e venivano, navi mercantili che attraccavano e prendevano il largo. Perchè a Roma gli ebrei vivevano da sempre. Vi si erano infiltrati pian piano nel corso di lunghi secoli e tramite un lento processo di osmosi erano diventati classe dirigente.

La più ricca e importante tra le famiglie senatoriali

Un libro scrive: “Completata la sostituzione delle antiche famiglie patrizie con i nuovi equites, il senato a Roma potè ritrovare l’antico prestigio e la sua centralità. Alla fine del IV secolo la nobiltà senatoriale corrispondeva interamente o quasi alla famiglia sacerdotale giudaica. Al contempo i suoi membri erano divenuti i maggiori proprietari terrieri dell’impero, i cui discendenti furono poi i famosi feudatari del Medioevo. La più  ricca e importante tra le famiglie senatoriali romane  alla fine del IV secolo era la famiglia Anici .”(Il sangue degli Illuminati – Diego e Stefania Marin)

Carlo Magno era uno della gens Anicia

La gens Anicia (pronuncia classica a’nikia) fu una prestigiosa famiglia da cui vennero papi e imperatori. Tra i nomi più celebri vi si conta addirittura Carlo Magno che dopo l’incoronazione fu salutato con il nome  di “Flavio Anicio Carlo”.  Anche  Benedetto da Norcia o Papa Gregorio Magno  vantavano la loro origine dalla medesima gens.  A pag 165 di “Un blasonario secentesco della piccola e media aristocrazia romana”  (a cura di Luca Becchetti e Gianni Venditti) a proposito della famiglia Pierleoni, da cui vennero consoli, papi e cardinali, gli autori confermando che vantavano antichissime origini dalla gens Anicia aggiungono “sembra che fossero di origine o religione ebraica, almeno fino ad un Baruch banchiere” che si convertì al cattolicesimo.

Il nome ebraico Anna

 Wikipedia conferma lo stesso punto di vista e aggiunge: “Già in quel tempo era una delle famiglie più ricche  di Roma e sembra che l’arricchimento fosse dovuto a varie operazioni commerciali e all’usura.” A quanto pare alcuni dei membri di questa famiglia furono tra i primi a Roma a schierarsi apertamente come cristiani. Il nome Anicius dovrebbe avere una qualche etimologia, per quanto nascosta e mai dichiarata. Proporrei perciò una specifica derivazione dal nome ebraico di Anna che fu 1) la mamma del profeta Samuele 2) la profetessa che salutò Maria e Giuseppe, quando vennero a presentare il piccolo Gesù al tempio di Gerusalemme 3) il suocero del sommo sacerdote e capo del sinedrio Caiafa, presidente al processo che condannava Gesù alla pena capitale.

Gentes romanae

Ecco che la famiglia degli Anici prese vigore e  importanza dopo il primo secolo con l’arrivo a Roma di ciò che restava della classe sacerdotale sopravvissuta alla distruzione di Gerusalemme. Proviamo perciò ad esaminare i rapporti che intercorrono tra l’onomastica delle numerose gentes romanae e i nomi di vari personaggi dellle  tribù d’Israele. Gli agganci sembrano del tutto evidenti.

Giuda: gens Julia; Levi : gens Livia; Aser: gens Asinia; Ruben: gens Rubria; Zabulon gens Apuleia; Gad: gens Claudia, Gaia, Gavia; Giuseppe gens Juventia; Issacar gens Ancharia; Dan: gens Decia, Duilia, Didia; Neftali: gens Naevia; Beniamino: gens baebia; Simeone gens Manilia; Efraim: gens Afrania.

Ci sono poi ancora molti altri addentellati tra i nomi tipici delle diverse gentes e nomi appartenenti alle varie tribù nel loro ordine genealogico. Facciamo degli esempi. La gens Cornelia da Cohen, La gens Maccia da Machir, La gens Matia da Mattia, la gens Maria da Myriam, la gens Messia da Mosè, la gens Salvia da Saul,  la gens Nasica da Nasi, la gens Gallia da Galilea, la gens Annaea da Anna, la Gens Laelia da Lea e tantissimi altri. Ci sono poi combinazioni incredibili  quando si incontra per esempio il nome Silo nella nomenclatura della gens Sergia. Ricordiamo che Silo è un nome messianico pronunciato da Giacobbe morente in Genesi 49:10. Silo è anche il luogo dove fu eretto e stabilito il tabernacolo a nord di Betel. Si potrebbero perfino notare le analogie tra il nome Caius, Cohen e Caiafa, ma ormai  mi posso benissimo interrompere, dato che il lettore ha capito perfettamente.

Alla luce di questi e simili ragionamenti non posso che concludere dicendo che il mondo romano altro non fu che una filiazione del mondo giudaico. E che la classe sacerdotale del tempio arrivando a Roma si trovò nel bel mezzo di una completa metamorfosi. Se non era riuscita cioè a fermare il cristianesimo sul primo nascere, ci stava provando per un’altra strada. L’obiettivo era adesso quello di infiltrarvi la zizzania del mitraismo e degli altri culti pagano- solari, come già era avvenuto nel tempio a Gerusalemme molto tempo prima. (Ezechiele 8:14-16)

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