Le parentele di Gesù onnipresenti

Le parentele di Gesù furono importanti e onnipresenti anche durante il suo ministero terreno. Durante il processo al Maestro, Giovanni, il discepolo che Gesù amava, ebbe accesso alla sala dove il sommo sacerdote Caiafa interrogava Gesù e potè seguire di lì tutto il dibattito. Parlando di sè nel suo Vangelo egli scrive: “Intanto Simon Pietro seguiva Gesù  insieme a un altro discepolo. Quel discepolo era noto al sommo sacerdote, ed entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote, ma Pietro stava fuori alla porta. Perciò l’altro discepolo, che era noto al sommo sacerdote, uscì e parlò alla portiera e condusse dentro Pietro. La serva, la portiera disse quindi  a Pietro: “Non sei anche tu uno dei discepoli di quest’uomo, vero?” Egli disse: “Non lo sono”.”  Gv 18:15-16

Giovanni conosceva Caiafa e quella conoscenza doveva essere sufficiente a dargli immediato accesso alla casa del sommo sacerdote, casa privata. Pietro, che non godeva dello stesso privilegio, fu costretto a restar fuori al freddo e a rispondere alle domande di una servitrice curiosa. Le ragioni di questa diversità di trattamento devono essere indagate. In verità è possibile pensare che Giovanni facesse parte della parentela dei capi sacerdoti e in quanto tale fosse considerato membro della classe sacerdotale. Esamineremo meglio questo tipo di appartenenza.

Giovanni era cugino di Gesù insieme a suo fratello, l’apostolo Giacomo. I due erano figli di Zebedeo e di Salome  che discendeva dalla casa di Davide ed era probabilmente sorella di Maria, madre di Gesù. Confrontiamo Matteo 27:56 con Marco 15:40 che elencano le donne presenti quando Gesù venne messo al palo.

Matteo 27:56  parla di queste donne “fra le quali c’erano Maria Maddalena, e Maria madre di Giacomo e Iose, e la madre dei figli di Zebedeo.”  Marco 15:40  dal canto suo legge: “C’erano anche delle donne che guardavano da lontano, fra cui Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo il Minore e di Iose, e Salome.”

Da questi due versetti si evince il fatto che tra le parentele, la madre dei figli di Zebedeo si chiamasse Salome. In un altro versetto riportato in Gv 19:25 si legge: “Presso il palo di tortura di Gesù stavano comunque sua madre e la sorella di sua madre; Maria, la moglie di Clopa, e Maria Maddalena.” Di qui si giunge alla conclusione che Salome fosse sorella di Maria, madre di Gesù. Giovanni , evidentemente cugino di primo grado di Gesù, era insieme alle donne della sua parentela in quella stessa circostanza, infatti fu a lui che Gesù volle affidare la madre dopo la sua morte. (Gv 19:26-27)

Ma cerchiamo di capire chi fosse Giacomo fratello di Iose. Giacomo è un altro apostolo di Gesù ed è figlio di Alfeo. Matteo 10:2,3 riporta i nomi dei dodici apostoli tra cui figurano “Giacomo, il figlio di Zebedeo e Giovanni suo fratello” e ancora “Giacomo il figlio di Alfeo”. Marco 3:18 , Luca 6:15 confermano le stesse cose. Dunque questo Giacomo, detto anche il Minore, fosse per la statura oppure per l’età, era il figlio di Alfeo e fratello di Iose. In genere si crede che Alfeo e Clopa fossero la stessa persona.

Resta perciò da vedere chi fosse Alfeo alias Clopa. Se, come generalmente si ritiene confrontando Giovanni 19:25, Matteo 27:56 e e Matteo 10:3,  Alfeo e Clopa erano la stessa persona, Alfeo sarebbe pure il marito della donna menzionata come  “l’altra Maria” in Matteo 28:1. Lì si legge: “Dopo il sabato…Maria Maddalena e l’altra Maria vennero a vedere il sepolcro.” Marco 16:1 legge: “E quando fu passato il sabato, Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo e Salome comprarono aromi per venire a spalmarglieli.” Da questi versetti si evince che tra le donne che “vennero a vedere il sepolcro” portando gli aromi  quella nominata come “l’altra Maria” sarebbe la madre di Giacomo. Ma Giacomo è anche figlio di Alfeo e dell’altra Maria.

In Giovanni 19:25 si legge che quella stessa Maria è la moglie di Clopa. Di conseguenza Alfeo e Clopa sarebbero la stessa persona. Le parentele sono spesso intricate, specialmente quando diversi individui portano gli stessi nomi o sono conosciuti con una variante di nomi. Questo fatto di portare più nomi sicuramente poteva accadere nella vita quotidiana per distinguere personaggi, ahimè, omonimi.

In ogni caso si tratta adesso di capire chi fosse questo Alfeo=Clopa. Il vangelo di Matteo e quello di Luca contengono rispettivamente la genealogia di Giuseppe e di Maria. Partiremo da Matteo 1:16 con la genealogia di Giuseppe, padre putativo di Gesù. Ma faremo questo in un prossimo articolo, anche per spiegare meglio le connessioni tra queste famiglie, le loro parentele e la classe sacerdotale di Caifa. Risponderemo cioè alla domanda che ci eravamo posti all’inizio sul perché Giovanni ebbe facile accesso alla sala dove si teneva il processo di Gesù, in casa di Caifa. Quando Pietro doveva accontentarsi di stare fuori al freddo.

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