Eli e la genealogia mancante

La genealogia di Eli apparentemente sembra piuttosto oscura. A differenza di quanto si potrebbe pensare Eli discendeva da Mosè e non da Aaronne. Una maledizione incombeva sulla casa di Eli. (1Re 2:27) Quella era una prestigiosa casa sacerdotale ed Eli ne fu per quarant’anni la punta di diamante, sommo sacerdote. Le vicende di questa famiglia sono narrate nel primo libro di Samuele, capitoli 1-4. Eli fu un uomo debole che non non seppe imporsi come un capo neppure sui suoi figli. L’accusa contro di lui è di quelle pesanti.

Un uomo del vero Dio viene mandato in avanscoperta e lo affronta dicendo:”Perchè continuate voi a dar calci al mio sacrificio e alla mia offerta che io ho comandato nella mia dimora, e tu continui a onorare i tuoi figli più di me ingrassandovi del meglio di ogni offerta di Israele mio popolo?” (1Sam2:29)

I due figli di Eli, Ofni e Fineas, prestano servizio come sacerdoti e approfittano del loro incarico per praticare il vizio e il ladrocinio. Eli tuttavia  si limitava a dei blandi rimproveri e tollerava la situazione, una situazione che col tempo diventò insostenibile per tutti. Dunque, dei figli di Eli veniamo a sapere almeno quanto basta, ma del loro nonno, il padre di Eli, non sappiamo assolutamente niente.

A partire da Mosè ed Aronne si arriva al tempo di Eli e Samuele. Mosè muore verso il  1470 a.C., Samuele nasce 400 anni dopo, verso il 1070. Li separa un lungo periodo in cui sulle vicende del sommo sacerdozio cala il buio. Le Scritture sembrano tacere. Perché su queste cose davvero importanti cala il silenzio?

Le cariche in Israele erano sempre ereditarie. E’ per questo che venivano trascritte e conservate con cura le genealogie di molte discendenze, per stabilire il diritto legale di ognuno a occupare una certa posizione, a ereditare una certa proprietà, o per definire certe parentele importanti e stabilire la normativa di alcuni matrimoni. La Bibbia contiene un’accurata documentazione delle paternità, delle nascite e delle discendenze relative a tante famiglie, anche di alcune che furono molto meno influenti di quella di Eli.

 Ma di lui, sommo sacerdote al tabernacolo a Silo, uno degli uomini del suo tempo tra i più in vista d’Israele, le Scritture non fanno trapelare niente. Si limitano a dire che un uomo del vero Dio un giorno era venuto da lui dicendo: “Geova ha detto questo: “Non mi rivelai in effetti io alla casa del tuo antenato mentre si trovavano in Egitto come schiavi della casa di Faraone? E lo si scelse per me da tutte le tribù d’Israele perchè facesse da sacerdote e salisse sul mio altare per far ascendere fumo di sacrificio, perchè portasse dinanzi a me un efod, affinchè io dessi alla casa del tuo antenato tutte le offerte fatte dai figli d’Isaraele mediante il fuoco.” 1Sam 2:27-28

Questo fatto è piuttosto singolare perchè per ogni personaggio, anche solo mediamente importante, le Scritture danno la genealogia risalendo indietro fino a Giacobbe. Di Eli invece sappiamo solo che discendeva da uno a cui Dio si era rivelato al tempo della schiavitù d’Egitto. Molti lettori danno per scontato che questo antenato sarebbe stato Aronne.  Ma ne possiamo essere sicuri? In realtà il personaggio a cui Dio si era originariamente rivelato non era certo Aronne ma era stato Mosè, indiscutibilmente. Aronne era stato scelto come semplice portavoce, chiamato a servire come “bocca” di suo fratello. (Esodo 4:16)

Ci sono altri dettagli importanti che ci fanno capire. Nella parte più segreta del tabernacolo, il santissimo poteva entrare solo il sommo sacerdote . Di Aronne non si leggerà mai che vi fosse entrato da solo. Vi entrava sempre al seguito di Mosè.  Esaminiamo bene il racconto della verga rifiorente di Aronne. Si tatta di un episodio che si verifica subito dopo la ribellione di Cora ed è riportato al capitolo 17 di Numeri.

Mosè fa portare una verga per ciascuna casa paterna, dodici verghe con su inciso il nome del capo. “E le devi depositare nella tenda di adunanza, davanti alla testimonianza, dove regolarmente mi presento a voi.”(Num 17:4) Poi ancora il racconto continua: “E il giorno dopo avvenne che quando Mosè fu entrato nella tenda della testimonianza, ecco la verga di Aronne per la casa di Levi aveva germogliato, e metteva gemme e portava fiori e produceva mandorle mature.” (Num 17:8) Questo passo è molto significativo perchè ci fa capire che se mai ci fu un sommo sacerdozio al tempo di Mosè e di Aronne, gli attori furono indubitabilmente due che avevano accesso alla tenda di adunanza di fronte alla Testimonianza cioè le tavole della legge depositate nell’arca.

Ancora, dopo la morte di Miriam, loro sorella, e subito prima dell’episodio in cui Geova fece scaturire l’acqua dalla rupe, Mosé e Aronne “vennero  all’ingresso della tenda di adunanza e caddero sulle loro facce, e la gloria di Geova appariva loro.” (Num 20:6) Da tutti questi versetti capiamo che Geova dava istruzioni a Mosè e Aronne era suo stretto collaboratore ma sempre subordinato.

Chi era dunque il sommo sacerdote effettivo dopo la loro morte? Chi fu l’erede della funzione sacerdotale di Mosè? La staffetta del comando sull’esercito era passato a Giosuè, capo militare di grande esperienza. Ma chi ne ereditò la funzione sacerdotale? Le Scritture sull’argomento sono evasive. Ma, dato che le cariche erano sempre ereditarie, la funzione di capo sacerdote dovette sicuramente passare a Gherson, figlio primogenito di Mosè. E fu probabilmente da Gherson che discese la famiglia sacerdotale di Eli. Dunque, Eli discendeva da Mosè piuttosto che da Aaronne.

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