Generazione spontanea della vita: è possibile?

La generazione spontanea della vita è alla base della teoria dell’evoluzione. Per quanto tu possa pensare che dentro una pietra non succeda mai nulla, in un chilo di materia inorganica il movimento di miliardi di miliardi di miliardi di atomi è estremamente attivo. “Un circuito di un centimetro cubico di nanotubi , se completamente sviluppato, sarebbe cento milioni di volte più potente del cervello umano.”  Citazione da Quanto è intelligente un masso di roccia? Ray Kurzweil – La singolarità è vicina: quando gli umani trascendono la biologia.

generazione spontanea della vita

Perchè non possiamo parlare di un’origine casuale della vita? Se la vita all’interno di un semplice sasso si presenta così complessa, cosa succede dentro una cellula vivente? Si tratta di un paradosso lampante. Come si può conciliare la teoria dell’evoluzione con la dimostrazione dell’impossibilità della generazione spontanea della vita?

La teoria della generazione spontanea della vita, che Pasteur e altri scienziati avevano rigettato, è stata, in questi circa 160 anni dalla pubblicazione della teoria della evoluzione di Darwin, riesumata sotto diversa forma. Eppure Pasteur aveva dimostrato che la vita poteva derivare solo da altra vita preesistente. Viceversa la teoria dell’evoluzione presuppone che la vita sia nata spontaneamente dalla materia inanimata.

Alcuni scienziati suppongono che elementi dell’atmosfera primordiale quali anidride carbonica, metano, ammoniaca e acqua si sarebbero scissi. Questo sarebbe avvenuto sotto la spinta energetica di luce solare, fulmini, eruzioni vulcaniche, eccetera. Come risultato si sarebbero formati degli aminoacidi.

Nel mare si sarebbero poi accumulati formando dei composti simili alle proteine. Poi il mare, benché ancora privo di vita, sarebbe in qualche misura divenuto un brodo organico. A questo punto, come si suppone, una molecola  dotata della capacità di riprodursi si sarebbe casualmente formata. Molecole affini si sarebbero raggruppate, si sarebbero ricoperte di una parete protettiva con il compito di fare da membrana. Così si sarebbe autogenerata la prima cellula vivente.

Generazione spontanea della vita: è possibile?

Generalmente si sorvola sull’enorme difficoltà di spiegare come la vita abbia avuto origine dalla materia inanimata. Il continuo aumento della conoscenza scientifica non ha fatto che accentuare il baratro che esiste tra la materia inanimata e  ciò che è vivente.

Nel 1953 Stanley Miller (1930-2007) sottopose a scariche elettriche un’atmosfera di idrogeno, metano, ammoniaca e vapore acqueo. Infatti per svolgere l’esperimento egli tentò di ricreare le condizioni ambientali che si supponeva esistessero al tempo della terra primordiale. Si produssero alcuni aminoacidi. Miller ottenne però solo 4 dei 20 aminoacidi indispensabili alla vita. Ancora oggi non è possibile sintetizzare in laboratorio tutta la serie necessaria in condizioni ritenute plausibili.

Di fatto nessuno oggi potrebbe determinare con precisione la composizione dell’atmosfera primitiva della terra. Miller era partito dal presupposto che fosse simile a quella del suo pallone usato per l’esperimento. La sintesi di composti biologici può verificarsi solo in condizioni di assenza di ossigeno libero nell’atmosfera. Ma questa realtà primordiale può essere difficile da stabilire. Ossigeno si sarebbe potuto ottenere tramite specifiche reazioni a partire dall’acqua primordiale. Se nell’aria c’era ossigeno il primo aminoacido non si sarebbe mai formato.

E’ interessante notare che Miller salvò i quattro aminoacidi da lui ottenuti, nell’esperimento dell’atmosfera sottoposta a scariche elettriche, perchè li tolse da tale bombardamento. Supponendo poi che gli aminoacidi riuscissero a raggiungere gli oceani e trovarvi protezione dalle radiazioni ultraviolette dell’atmosfera, cosa sarebbe successo? Sotto la superficie dell’acqua non ci sarebbe stata energia sufficiente ad attivare ulteriori reazioni chimiche. L’acqua inibisce la formazione di molecole più complesse.

Perciò una volta nell’acqua gli aminoacidi sarebbero dovuti uscirne per formare molecole più grandi  ed evolversi nelle proteine indispensabili alla formazione della vita. Ma una volta fuori dall’acqua si sarebbero dinuovo trovati esposti alle radiazioni. Perciò la possibilità di superare con successo anche solo questo primo stadio erano davvero piccole. L’acqua non è dunque un elemento favorevole alle reazioni chimiche necessarie per la formazione della vita.

Un’altra obiezione: un esperimento condotto da una mente intelligente lascia poco spazio al caso. Miller partiva da un concetto di pre-esistenza della materia sotto forma di atmosfera, scariche elettriche, tecnologia di laboratorio e altri elementi vari che difficilmente vengono reperiti per caso. Ottenere la vita presupponeva comunque la preesistenza di  tante cose, tutte necessarie. Perche tutto ciò avrebbe dovuto esistere fin dall’inizio senza un intervento intelligente da parte di qualcuno?

Non a caso la Bibbia dice che Dio in principio creò i cieli e la terra. Poi, la prima cosa, creò la luce. Solo dopo compare la terra asciutta. In principio c’erano solo l’acqua e le tenebre. Lo schema indicato dalle scritture risulta essere il seguente:

1)L’etere e la materia. 1)L’etere e la materia. 2)Tenebre/luce. Notte/giorno. 3)Terra asciutta e vegetazione.4)Il sole, la luna e le stelle divengono visibili dalla terra. Prima erano semplicemente nascosti da una coltre atmosferica opaca. 5)Creati i pesci e gli uccelli 6)Animali terrestri ed esseri umani.

La vita non si autogenera ma è frutto di un atto creativo intelligente. Diffondere l’idea di una terra globulare e di un universo infinitamente esteso e in espansione significa creare i presupposti per la teoria dell’evoluzione. Sulla terra piatta difficilmente si potrebbe immaginare la generazione della vita dal nulla. La terra piatta non potrebbe esistere a prescindere da un atto di creazione divina.


IL LIBRO SULLE MISURE DELLA TERRA

Tra i risultati degli sforzi editoriali del nostro gruppo c’è la pubblicazione di quello che è il libro più completo su tutto il panorama italiano riguardo le vere misure ed il sistema di cose della Terra Piatta (lo puoi trovare direttamente acquistabile da Amazon a questo link), che abbiamo tradotto anche in Inglese ed in Spagnolo.

michele vassallo - le vere misure della terra piatta

Un pensiero riguardo “Generazione spontanea della vita: è possibile?

  1. Chi nega lo Spirito di Dio nega il paradiso, e finanche sè stesso.
    Un uomo sognava d’essere in un giardino meraviglioso, laddove i colori intensi spiccavano sotto il cielo turchese, ed i ruscelli cantavano insieme agli uccelli indescrivibili melodie, i soavi profumi dei fiori e dei frutti si fondevano con l’anima libera in quel paradiso senza tempo, il riflesso dell’Eterno che ne era l’artefice, beatitudine infinita nella Pace dell’Amore di Dio.
    Ma ecco, nel sogno quell’uomo comiciò a pensare: “Com’è mai possibile questa così perfetta meraviglia? Voglio scoprirne i segreti per esserne il padrone”.
    Ed incominciò a studiare quel giardino, strappo’ i fiori, catturò gli animali e frantumò le rocce, per osservarne i segreti con gli occhi della mente, e sradicò gli alberi per scoprire la loro radice, scavò nella terra per trovare la sua origine, manipolò ogni cosa memorizzando tutto per averla così in potere, finchè quel sogno mutò nell’incubo tremendo di una corsa senza riposo dietro al suo stolto proposito, e tutto quel piacevolissimo sogno fu presto trasformato in affanno doveroso, accanimento senza risposte, tale che quell’uomo agitandosi nel sonno morì di crepacuore, finendo nel luogo eterno dei suoi tormentosi ed irreversibili fallimenti scontati.
    Chi è nel cuore segua l’Eterno, prima che arrivi la separazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *