Entra nelle tue stanze interne

Entreremo nelle stanze interne finché l’ira di Dio non sia passata. Oramai siamo dal marzo del 2020 agli arresti domiciliari. Con situazioni alterne durante l’anno, ma alla fine sempre agli arresti domiciliari. Decine di milioni di persone inaspettatamente chiusi nelle proprie stanze. Dalla sera alla mattina, senza preavviso. Anche il trattato di Schengen è stato sospeso e sono chiuse le frontiere.

Non si può volare perché tutti i voli sono fermi. Perché? In Parlamento il deputato Sgarbi ha dichiarato apertamente che “il governo finge un’emergenza che non c’è, che è tutto ridicolo e grottesco, che si tratta di un procurato allarme.” Testuali parole. “Hanno mentito governo, regioni e stampa.” Dove sono i motivi per chiudere le scuole e bloccare un’intera nazione? Perché è morto un ottantottenne con patologie tutte sue (anche se spacciate per corona virus) i negozi e le attività stanno chiusi e molti di essi non riapriranno mai più.

Bella situazione. Questa è una realtà molto ben conosciuta soprattutto da chi si ostina a proclamare il contrario. La peste non c’è. Tutto il resto è pura follia. Quell’epidemia non c’è eppure camminano tutti con la mascherina sulla faccia e si guardano l’un l’altro con sospetto, come dei potenziali untori. C’è chi la tiene perfino guidando, mentre viaggia tutto solo nella propria auto, o mentre sta in casa coi propri figli e famigliari. Ma come può una mascherina filtrare un impalpabile virus? Al massimo può creare una barriera dalle goccioline di uno sternuto, ma quando sei solo con te stesso a cosa ti può servire?

“Va, popolo mio, entra nelle tue stanze interne, e chiudi le tue porte dietro di te. Nasconditi per un breve momento finché la denuncia sia passata. Poiché, ecco, Geova uscirà dal suo luogo per chiedere conto dell’errore dell’abitante del paese contro di lui, e il paese certamente esporrà il suo spargimento di sangue e non coprirà più i suoi uccisi”. Isaia 26:20

Non è questo che sta accadendo? Non ci siamo forse chiusi tutti forzatamente e di gran malavoglia in casa, nascosti fino a che l’emergenza finisca. Sulla Gazzetta Ufficiale del primo febbraio 2020 si stabiliva, all’insaputa di tutti, che l’emergenza doveva durare 6 mesi a partire da lì. Quindi, proprio adesso, la profezia si sta adempiendo. Consideriamo meglio tutto questo capitolo di Isaia e anche quello successivo.

“In quel giorno Geova, con la sua dura e grande e forte spada, rivolgerà la sua attenzione al Leviatan, il serpente guizzante, sì, al Leviatan, il serpente tortuoso, e certamente ucciderà il mostro marino che è nel mare. In quel giorno cantatele: “Una vigna di vino spumeggiante! Io, Geova, la salvaguardo. Ogni momento l’irrigherò. Perché nessuno rivolga la sua attenzione contro di essa, la salvaguarderò pure notte e giorno. Io non provo furore. Chi mi darà rovi [ed] erbacce nella battaglia? Certamente li calpesterò. Certamente darò loro fuoco nello stesso tempo. Altrimenti afferri egli la mia fortezza, faccia pace con me; pace faccia con me”. Isaia 27:1-5

Le stanze interne di Isaia

stanze interne

Oh, sì, i tempi diventeranno presto molto, molto difficili. Ma, per chi teme Geova, la promessa è grande. Gesù paragonava i suoi fratelli spirituali ai tralci di una vite, che dovevano stare strettamente uniti a lui. Questa è poi la stessa idea espressa da Isaia: “Una vigna di vino spumeggiante! Io, Geova, la salvaguardo. Ogni momento l’irrigherò. Perché nessuno rivolga la sua attenzione contro di essa, la salvaguarderò pure notte e giorno.”Isaia 27:3

Il momento è drammatico, ma non per chi ha provato affetto per Geova. “Poiché in me ha riposto il suo affetto, Anch’io gli provvederò scampo. Lo proteggerò perché ha conosciuto il mio nome. Egli mi invocherà, e io gli risponderò. Sarò con lui nell’angustia. Lo libererò e lo glorificherò. Lo sazierò con lunghezza di giorni, E gli farò vedere la mia salvezza.” (Salmo 91:14-16) Aver provato affetto per Dio implica un rapporto profondo, il primo pensiero della mattina e l’ultimo della sera, più i tanti pensieri della notte.

Non significa dire: Dio, se caso mai ci sei…Essere ancora a quel punto di incertezza sull’esistenza di Dio potrebbe rappresentare un ritardo irricuperabile. La minaccia è grave: “Certamente li calpesterò. Certamente darò loro fuoco nello stesso tempo. Altrimenti afferri egli la mia fortezza, faccia pace con me; pace faccia con me”. Siamo veramente agli sgoccioli, rimane pochissimo tempo per mettersi in pace con Dio. Bisogna farlo subito, senza indugio.

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