Gli ultimi tempi delle scritture sono gli ultimi sette anni di questo sistema mondiale. Abbiamo già più volte discusso nel blog della grande tribolazione annunciata da Gesù. Egli ha trattato dei 7 ultimi tempi nel capitolo 24 di Matteo. Questa viene descritta come parte dei segni della venuta di Gesù e della fine dei tempi. Abbiamo fatto alcune considerazioni che provano il fatto che la pandemia da Corona virus e la conseguente quarantena continua corrispondono con l’assedio di Cestio Gallo a Gerusalemme, che rappresentò il preludio alla distruzione finale di Gerusalemme e quindi della falsa religione.
Ma quanto dovrebbe durare questa grande tribolazione? Curiosando in rete o facendo ricerche nei commenti di alcune traduzioni di Bibbie (Biblia Cornilescu) troverete che alcuni indicano la grande tribolazione come avente una durata di sette anni. Altri dicono 3 anni e mezzo, cioè la seconda metà di questo periodo di sette anni.
Profezie degli Ultimi Tempi
Sette Ultimi Tempi e la Profezia di Daniele
Ma da dove arrivano questi sette anni? Naturalmente si tratta di informazioni bibliche come lo sono tutte le profezie relative alla grande tribolazione e ai tempi che viviamo.
Si legge per la prima volta di questi sette tempi nel libro profetico di Daniele al capitolo 4. In questo capitolo si racconta del re Nabucodonosor che fa un sogno. Sogna un albero maestoso che viene tagliato e chiuso in ceppi per sette tempi e il suo cuore viene mutato in quello di una bestia. Daniele è l’unico dei dignitari capace di dare un’interpretazione al sogno. Spiega al re che perderà il trono e che si comporterà come una bestia per sette anni.
Le cose avvengono proprio come predetto e solo dopo sette anni Nabucodonosor rinsavisce e riceve nuovamente il potere. Possiamo facilmente interpretare questo periodo come un tempo in cui Babilonia, cioè la falsa religione che governa sul popolo di Dio, viene lasciata in mano alla bestia, l’élite politica che governa il mondo. Babilonia rappresenta infatti la culla della falsa religione, mentre la bestia che si impossessa di Nabucodonosor è il potere che ne decreta la distruzione.
Babilonia è anche la nazione all’interno della quale si trova il popolo di Dio. Il potere viene restituito a Nabucodonosor e in quella situazione egli si umilia e riconosce l’autorità divina. In Daniele 4:34 egli dice:” E alla fine dei giorni io, Nabucodonosor, alzai gli occhi ai cieli, e mi tornava il mio proprio intendimento; e benedissi l’Altissimo stesso, e lodai e glorificai Colui che vive a tempo indefinito, perché il suo dominio è un dominio a tempo indefinito e il suo regno è di generazione in generazione”.
Quindi questi sette tempi determinano la fine dell’ autorità della falsa religione sul popolo di Dio. Da notarsi che, finiti i sette tempi, Babilonia non viene distrutta ma c’è una sorta di ristabilimento spirituale che avviene con il riconoscimento dell’autorità divina. Babilonia non scappa al giudizio comunque e viene conquistata nel 539 a.E.V. da Ciro che ne determinerà la fine come potenza mondiale.
Allo stesso modo anche oggi i sette tempi determinano la fine dell’autorità delle organizzazioni religiose babiloniche sul popolo di Dio. Tutti i credenti sinceri, non di facciata, dovranno uscire ai monti man mano che si accorgeranno della cosa disgustante, e delle intenzioni della bestia di fare di loro degli schiavi contrassegnati dal suo marchio.
I due testimoni
Quindi per un certo periodo viene data autorità alla bestia. Si lega a questo concetto quanto possiamo leggere in Rivelazione 13:5 dove si legge che le fu data autorità di agire per 42 mesi. Il versetto 7 dice che le viene data l’autorità di agire contro i santi. Ma 42 mesi sono tre anni e mezzo. Dove sono finiti gli altri tre anni e mezzo?
Degli altri 42 mesi, precedenti a questi altri 42, si parla in Rivelazione capitolo 11, dove vengono presentati i due testimoni o due santi. Di questi due si dice che predicano vestiti di sacco per 42 mesi, dopo di che la bestia li uccide. Vestiti di sacco significa in situazione di emergenza, sotto persecuzione, con sofferenza. Ma di cosa parlano?
L’inizio del capitolo 11 di Rivelazione introduce il tema della misurazione del tempio. Più volte abbiamo affermato in questo blog che il tempio rappresenta il cosmo. La predicazione dei due testimoni dunque ha a che fare con la descrizione della Terra. In questi ultimi anni alla ribalta è uscita la questione della terra piatta. Ricordo che la Bibbia descrive chiaramente una Terra piatta ricoperta da un duomo o cupola. Ad ogni modo i due testimoni vengono uccisi dalla bestia cioè vengono impediti di parlare ancora al popolo prigioniero, ma la loro situazione di morte dura solo tre giorni e mezzo.
Anche Daniele sembra alludere a questi due santi quando nel capitolo 7 al versetto 25 si esprime dicendo: “E proferirà parole perfino contro l’Altissimo, e osteggerà di continuo gli stessi santi del Supremo. E intenderà cambiare i tempi e la legge, ed essi gli saranno dati in mano per un tempo, e dei tempi e la metà di un tempo.”
Daniele 8:11-14 mette in relazione i due santi con l’interruzione del sacrificio continuo: “E si dava grandi arie fino al Principe dell’esercito, e da lui fu tolto il sacrificio continuo…E udivo un certo santo parlare, e un altro santo diceva a quello che parlava: “Fino a quando sarà la visione del sacrificio continuo e della trasgressione che causa desolazione, per fare sia del luogo santo che dell’esercito qualcosa da calpestare? Così mi disse : “Fino a 2300 sere e mattine; e il luogo santo sarà certamente portato alla condizione giusta.”
Questo ci porterebbe a concludere che il termine del sacrificio continuo avvenga quando i due testimoni vengono uccisi dalla bestia e da lì iniziano 42 mesi di autorità della bestia stessa e un periodo di purificazione del popolo di Dio.
Altra profezia di Daniele che conferma che a metà settimana avviene la cessazione del sacrificio continuo è quella delle settanta settimane che permette di fare un calcolo del momento della venuta del Messia. Riporto di seguito i versetti dal 24 fino alla fine del capitolo 9.
Settanta settimane sono fissate
per il tuo popolo e per la tua santa città
per mettere fine all’empietà,
mettere i sigilli ai peccati, espiare l’iniquità,
portare una giustizia eterna,
suggellare visione e profezia e ungere il Santo dei
santi.
25 Sappi e intendi bene,
da quando uscì la parola
sul ritorno e la ricostruzione di Gerusalemme
fino a un principe consacrato,
vi saranno sette settimane.
Durante sessantadue settimane
saranno restaurati, riedificati piazze e fossati,
e ciò in tempi angosciosi.
26 Dopo sessantadue settimane,
un consacrato sarà soppresso senza colpa in lui;
il popolo di un principe che verrà
distruggerà la città e il santuario;
la sua fine sarà un’inondazione e, fino alla fine,
guerra e desolazioni decretate.
27 Egli stringerà una forte alleanza con molti
per una settimana e, nello spazio di metà settimana,
farà cessare il sacrificio e l’offerta;
sull’ala del tempio porrà l’abominio della
desolazione
e ciò sarà sino alla fine,
fino al termine segnato sul devastatore».
Come si può vedere questa profezia messianica prevedeva il fatto che a metà dell’ultima settimana sarebbe cessato il sacrificio. Gli studiosi collegano quest’ultima settimana con i sette tempi della profezia di Nabucodonosor. Quest’ultima settimana avrebbe tre adempimenti.
Uno con la morte di Gesù, che segna la fine dei sacrifici, in quanto il grande sacrificio di Gesù pone fine al peccato. Gesù muore per mano della bestia. A causa della sua vittoria sulla morte la bestia subisce una ferita mortale e ha bisogno di tempo per riprendersi.

Un altro adempimento segue dopo non moltissimi anni con l’assedio di Cestio Gallo che pone fine al sacrificio quotidiano a Gerusalemme e stabilisce la cosa disgustante nel tempio.
Il terzo adempimento è quello che stiamo vivendo, con gli arresti domiciliari che ci impediscono e ci impediranno di portare la dovuta adorazione al nostro Dio.
Capiamo comunque fino a qui che i tempi di pandemia che stiamo vivendo non possono durare molti anni perché almeno tre e mezzo già sono passati. I sette tempi sono iniziati nel 2015, siamo vicini alla fine di questo periodo difficile.
Sette tempi=2520 anni?
Già abbiamo scritto a proposito dei sette tempi e di quanto essi debbano durare. Quando parlo dei sette tempi mi riferisco alla profezia di Daniele capitolo 4 in cui Nabucodonosor perde il regno per sette anni diventando come una bestia. Nabucodonosor regnava a Babilonia dove si trovava in esilio il popolo di Israele. Si tratta dunque di un periodo in cui Gerusalemme, cioè Israele il popolo di Dio, soggiace alla bestia.
Sebbene il primo adempimento della profezia avvenga proprio a Babilonia con la letterale abdicazione temporanea di Nabucodonosor quando egli perde il senno e comincia a comportarsi come una bestia, tuttavia ci sono altri tre adempimenti successivi.
Il primo adempimento si ha con la morte di Gesù che avviene a metà di un periodo di sette anni che inizia con il suo battesimo e termina con l’unzione del primo Gentile: Cornelio. Gesù profetizza l’avvenimento e l’abbandono di Gerusalemme in Matteo 23:37-39: “ “Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, . . . quante volte ho voluto radunare i tuoi figli, come la gallina raduna i suoi pulcini sotto le ali! Ma voi non avete voluto. Ecco, la vostra casa vi è abbandonata. Poiché vi dico: Da ora in poi non mi vedrete più, finché non diciate: ‘Benedetto colui che viene nel nome di Geova!’”
Il secondo adempimento si ha con la distruzione di Gerusalemme da parte di Tito nel 70 d.C. in seguito all’interruzione del sacrificio continuo avvenuto nel 66 con l’intervento di Cestio Gallo. Il periodo di sette anni termina nel 73 con l’assedio di Masada e la rese definitiva degli ebrei.
Il terzo adempimento è quello attualmente in corso, iniziato nel 2015, che ha visto l’uccisione dei due testimoni nel 2019 e che culmina ora con i tre guai di rivelazione 8-11 dovuti alla cacciata di Satana dal cielo. Il primo guaio già l’abbiamo visto con le locuste, cioè Gog di Magog o il re del nord che impongono uno stop mondiale all’adorazione religiosa durante il covid 19.
Tutti e tre gli adempimenti sono stati di sette anni letterali. abbiamo capito inoltre che i sette tempi corrispondono all’ultima settimana delle settanta settimane di cui si parla in Daniele capitolo 9. I sette tempi sarebbero quindi sette giorni e, per la regola di un giorno per un anno, diventano una settimana di anni. Tutti e tre gli adempimenti della profezia in effetti si svolgono su un periodo di sette anni. L’adempimento attuale si divide in due parti di 42 mesi l’uno, cioè tre anni e mezzo in Rivelazione 11 e 12.
Detto ciò ci si potrebbe chiedere come mai i Testimoni di Geova affermano che i sette tempi siano 2520 anni. Essi dicono che sette tempi sono sette anni, ogni anno ha 360 giorni secondo il calendario ebraico, e quindi sarebbero 2520 giorni. Essi contano 2520 giorni dall’ottobre 607 e vedono che in quel periodo non è successo nulla, allora applicano la regola di un giorno per un anno e ottengono 2520 anni che porterebbe come risultato il 1914 anno in cui sarebbe nato il regno millenario messianico.
Peccato che facendo così i Testimoni di Geova stiano applicando la regola di un giorno per un anno per due volte. La prima volta quando si parla di una settimana di anni e la seconda volta quando si dice che ogni giorno di questi sette anni sono altri anni, per un totale di 2520.
Se inoltre i sette tempi fossero 2520 anni allora i due testimoni di Rivelazione 11 dovrebbero essere all’opera per un periodo di 1260 anni. A cosa corrisponderebbe questo periodo? E’ chiaro che non esiste alcuna corrispondenza a conferma di questa interpretazione. Questo modo di intendere serve a suffragare l’autorità assoluta del corpo direttivo dei Testimoni di Geova.
I sette tempi sono invece sette anni e corrispondono alle sette trombe dell’Apocalisse. Conoscere queste cose è fondamentale dato che stiamo vivendo il periodo che determinerà presto chi sarà salvato e chi no.
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Ingegnere meccanico. Nel 2015, quando scoprii il movimento degli American Flat Earthers, fui affascinato. Presto mi resi conto che la Terra non poteva essere un globo. Tra le mie migliori scoperte c’è la reintroduzione dell’etere nella fisica della Terra Piatta e una nuova visione della natura della luce.
Coautore del libro “Le vere misure della Terra (piatta)” produce dal 2019 materiale video inerente la Terra piatta sul suo canale Youtube oltre che articoli di divulgazione su tematiche quali le Profezie Bibliche in rapporto ai tempi correnti.
Non è chiaro un concetto, quelli che non entreranno nel millennio, saranno poi risuscitati? Se non lo saranno perche mai dovrebbero esserlo quelli che sono morti prima del millennio, ad esempio mio nonno. Qualcosa non quadra nella spiegazione della risurrezione data da Testimoni di Geova , ma anche da esponenti de La buona notizia. Cioè io verrò ucciso quando nostro Signore prenderà in mano la sua proprietà , mio nonno invece verrà risuscitato e potrà riscattarsi. Se poi dite che verrò risuscitato che senso ha uccidermi prima? Perche cari ragazzi risulta che gli uccisi dal Sicnore saranno da un capo all’altro della terra , quindi tutta gente che non verrà risuscitata?
Coloro che sono morti verranno risuscitati, ma non coloro che moriranno durante la grande tribolazione che sta per iniziare in quanto sono persone che per lo più hanno preso il marchio vaccino e per questo hanno commesso il peccato imperdonabile
Ogni peccato Dio perdona , purché vi sia pentimento. Dio sopperisce alle nostre imperfezioni con la sua immensa misericordia. Dio è Amore ma è anche Giustizia. Ci salva e perdona purché ,noi liberi di scegliere, ci apriamo al suo amore. Un solo peccato non è perdonato, il peccato contro lo Spirito. Chiunque induce a fare disperare il prossimo della non salvezza commette proprio questo tipo di peccato. Quindi per Carità, non si dica che chi ha ricevuto il vaccino non sarà salvato o altre simili cose. Tutti siamo già stati salvati da Gesù Cristo. Dobbiamo solo amare Dio, affidarci e confidare in Lui fino alla fine senza vergognarci di professare la nostra fede, professione che va fatta con la nostra umile vita, nelle cose di tutti giorni, nella quotidianità. La parola chiave della Salvezza è Amore.
Questo buonismo non esiste nella Bibbia. Quando si parla si dovrebbe spiegare con le scritture
Maurizio, tu come lo “ameresti” Dio, obbedendo agli uomini malvagi? Facendoti marchiare da loro e autorizzandoli così ad imporre il marchio a chi è fedele al Padre? Questo non è Amore.
Se Satana li obbligasse al chip nella carne pure obbedirebbero, e se gli comandasse di uccidere lo farebbero, uccidono sè stessi.
Un uomo non può servire due padroni, nel Regno futuro non c’è posto per i vili idolatri che tradiscono lo Spirito sano, e come Giuda aizzano il potere contro chi non ha piegato il ginocchio davanti al diavolo.
Sono due scelte irreversibili che separano gli Uomini di Dio dai dannati, i primi in piedi nella gloria del Padre, ed i secondi striscianti nel turpe fango di Babilonia, seppure del Cristo hanno ricevuto il messaggio che salva, ma lo hanno gettato via per piacere agli uomini.