Il suo marchio: questo è ciò che deve ricevere ogni uomo. Ma noi saremo disposti a morire pur di vivere. Questo è ciò che ci renderà liberi. Oggi dobbiamo esser disposti a perdere ogni cosa. Apocalisse 13 tratteggia un lugubre affresco: la bestia che impone il proprio marchio 666 sulla maggior parte dell’umanità. Questo è il tema del capitolo 13. Il capitolo 14 continua. Commentare il capitolo 14 ci permette di procedere con la comprensione delle profezie bibliche.
A proposito del tema del marchio leggiamo il primo versetto del capitolo: “E vidi, ed ecco, L’Agnello stava sul monte Sion, e con lui centoquarantaquattro mila che avevano il suo nome e il nome del padre suo scritto sulle loro fronti.” Il nome di Dio scritto sulle fronti fa da contraltare al marchio della bestia che hanno ricevuto coloro che fan parte del mondo estraniato da Dio. Al versetto 16 del capitolo 13 si legge infatti: “E costringe tutti (la bestia) piccoli e grandi, e ricchi e poveri, e liberi e schiavi, affinché si dia a questi un marchio sulla mano destra o sulla fronte.”
Al versetto 9 del capitolo 14 si menziona la cosa nuovamente: “ E un altro angelo, un terzo, li seguì, dicendo ad alta voce: “ Se qualcuno adora la bestia selvaggia e la sua immagine e riceve il marchio sulla sua fronte o sulla sua mano, berrà anche lui del vino dell’ira di Dio che è versato non diluito nel calice della sua ira, e sarà tormentato con fuoco e zolfo dinanzi ai santi angeli e dinanzi all’agnello.””
Il versetto si riferisce al sesto anno dei sette tempi. Il sesto anno è quello che vede la necessità di una scelta da parte nostra. L’esercito di locuste di Gog di Magog descritto in Gioele o in Ezechiele capitolo 38 è pronto ad attaccare il popolo di Dio per uccidere i santi. In Daniele capitolo 7 i santi vengono descritti come abbandonati alla bestia selvaggia per tre anni e mezzo. In questo periodo essi vengono uccisi.
Al versetto 13 del capitolo 14 di Rivelazione leggiamo: “Felici i morti che da ora in poi muoiono unitamente al Signore. Sì, dice lo spirito, si riposino dalle loro fatiche, poiché le cose che fecero vanno direttamente con loro.” Da questo versetto capiamo bene cosa è necessario fare per non ricevere il marchio: “felici i morti”. Felici cioè coloro che si son fatti uccidere piuttosto che fare compromesso e ricevere il marchio della bestia per qualche vantaggio di natura economica.
Esser disposti a morire: rifiutare il vaccino
L’uccisione non è necessariamente un’uccisione letterale ma una disassociazione o esclusione dalla vita della sinagoga o dalla vita religiosa. Ci sarà infatti, ed è in corso già ora, un’evoluzione della religione verso l’adorazione di falsi cristi, uomini capaci, che sapranno ingannare le folle e, se possibile, anche gli eletti.
Questa fase è la mietitura finale, il momento in cui vengono separate le pecore dai capri e il grano dalle zizzanie. Al versetto 15 leggiamo: “E un altro angelo uscì dal santuario, gridando ad alta voce a colui che sedeva nella nube: “Metti dentro la tua falce e mieti, perché è venuta l’ora di mietere, poiché la messe della Terra è completamente matura.””
Il passo successivo alla mietitura è la grandine, l’ultima piaga che distrugge definitivamente Babilonia, la falsa religione come si può leggere al versetto 8: “E’ caduta! E’ caduta Babilonia la grande, che ha fatto bere a tutte le nazioni del vino dell’ira della sua fornicazione!”
Chi vuol salvare la propria anima la perderà
V: Ascoltami, ascoltami, ascoltami. Questo può essere il momento più importante della tua vita. Mettici tutta te stessa. Ti hanno portato via i genitori, ti hanno portato via tuo fratello, ti hanno chiuso in una cella e ti hanno preso tutto ciò che potevano tranne la vita, e tu hai creduto che esistesse solo quella. Vero? Che l’unica cosa rimasta fosse la tua vita. Ma non era vero! Hai trovato qualcos’altro. In quella cella hai trovato qualcosa di più importante della vita. Perché quando hanno minacciato di ucciderti se non avessi dato loro quello che volevano, tu hai detto che avresti preferito morire. Hai affrontato la morte Evey, eri calma, eri ferma. Prova a sentire ora quello che sentivi prima.
Dal film V per vendetta

Solo con infiltrati politici nelle religioni avrebbero potuto bloccare l’adorazione come han fatto. Pur potendolo fare, i Testimoni di Geova continuano a non riunirsi e a non predicare così come avevano fatto fino a prima del corona virus. Anche le altre religioni subiscono delle limitazioni ma nessuna ha azzerato le proprie attività come hanno fatto i Testimoni di Geova. Morris del corpo direttivo ha rincarato la dose dicendo che le restrizioni potrebbero diventare anche più severe se dovesse essere ritenuto necessario. Questo, viene spiegato, perché i Testimoni di Geova danno particolare valore alla vita e non si vuole rischiare nulla.
In passato i Testimoni di Geova hanno rischiato la vita, e alcuni sono morti per poter difendere il proprio credo e per poterne parlare ad altri. Oggi invece le cose sono cambiate e la vita sembra essere la cosa più importante, la cosa più preziosa, che va preservata a tutti i costi.
I politici nelle religioni servono Gog di Magog
L’argomento è importante perché significa capire come il potere politico (Gog di Magog) si sia infiltrato nelle religioni e in particolare tra i Testimoni di Geova. Le parole di Morris per esempio ricalcano perfettamente il discorso di Conte che preannunciava il lockdown. Egli diceva che la salute viene prima di tutto. Peccato che lo dicesse il primo ministro di uno stato che è tra i primi al mondo nella produzione di armi civili. Uno stato che ha il monopolio delle sigarette e che, negli anni passati, ha fatto tagli enormi alla sanità pubblica.
Allo stesso modo Morris rappresenta la propaggine politica che, infiltrata nella religione, comanda sul popolo di Dio. Quando egli dice che queste misure sono per la salute dei fratelli non pensa al male che produce nelle famiglie una disassociazione ingiusta. L’intera questione dell’ostracismo (pratica comune tra i Testimoni che non parlano a chi viene disassociato) non ha basi bibliche. Egli non pensa a quanti morirono in Malawi per il fatto che a loro non era consentito di avere la tessera del partito quando la stessa cosa era invece permessa ai fratelli messicani. Morris si esprime dunque come un politico che gestisce il governo di un popolo.

Ma la salute viene forse prima dell’adorazione che dobbiamo a Dio? Marco 8:34-38 dice: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda il suo palo di tortura e mi segua di continuo. Poiché chi vuol salvare la sua anima la perderà; ma chi perde la sua anima per amor mio e della buona notizia la salverà. Realmente, che giova a un uomo guadagnare tutto il mondo se perde l’anima sua? Che darebbe, realmente, un uomo in cambio dell’anima sua? Poiché chi si vergogna di me e delle mie parole in questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui quando arriverà nella gloria del Padre suo con i santi angeli”.
L’anima è il corpo, e chi vuole salvare il proprio corpo lo perderà. Chi insomma mette la propria vita davanti all’adorazione che dobbiamo dare a Dio sta commettendo peccato. Attualmente sarebbe possibile fare di più di quello che si sta facendo. Ecco che il popolo di Dio è in fallo.
Il versetto 37 chiede che darebbe un uomo in cambio dell’anima sua. Giobbe 2:4 riporta le parole del demonio che dice: “pelle per pelle e l’uomo darà tutto ciò che ha per la sua anima”. Satana dice dunque che l’uomo farà di tutto per salvarsi la pelle, fino a rinnegare Dio stesso. Ecco che in questi giorni siamo messi alla prova su questo argomento. Cosa risponderemo a Satana?
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Ingegnere meccanico. Nel 2015, quando scoprii il movimento degli American Flat Earthers, fui affascinato. Presto mi resi conto che la Terra non poteva essere un globo. Tra le mie migliori scoperte c’è la reintroduzione dell’etere nella fisica della Terra Piatta e una nuova visione della natura della luce.
Coautore del libro “Le vere misure della Terra (piatta)” produce dal 2019 materiale video inerente la Terra piatta sul suo canale Youtube oltre che articoli di divulgazione su tematiche quali le Profezie Bibliche in rapporto ai tempi correnti.