L’immagine della bestia e la terra piatta. Possibile che ci sia un legame tra le due cose? Tra l’immagine della bestia di cui si parla in Rivelazione 13:14 e le misure della Terra piatta di cui ci siamo occupati nei nostri studi? La cosa sembra importante perché in Rivelazione 13:18 si dice:” Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia, perché è un numero d’uomo; e il suo numero è seicentosessantasei.”
Sembra, questo versetto, proporci una sfida, un quiz di intelligenza. Se non capisci cosa significhi il 666 non hai sapienza. Devi svegliarti, devi iniziare il percorso di consapevolezza che potrebbe determinare la tua salvezza.
Negli articoli passati abbiamo spiegato che una descrizione analoga a quella di Rivelazione della immagine della bestia si ha nel capitolo 3 di Daniele dove si parla dell’immagine d’oro di Nabucodonosor. Questa statua aveva misure precise: era alta 60 cubiti e larga 6 cubiti. Queste misure, con l’altezza pari a dieci volte la larghezza, ci fanno capire che si doveva trattare di un obelisco e quindi di una statua solare.
Le dimensioni richiamano inoltre il 666 dell’immagine della bestia selvaggia: abbiamo infatti un obelisco a sezione quadrata largo 6×6 cubiti e alto 60 cubiti. Chi studia le dimensioni della Terra piatta e del sole sa bene che il numero 6660 non è un numero casuale.
Guardate ora queste immagini relative all’obelisco di Washington.


Questo obelisco è alto 555 piedi con un piedistallo di 111 piedi. Il numero 111 non ci è nuovo: sappiamo infatti che è il numero di chilometri per un grado di latitudine. Si tratta quindi di un numero legato all’angolo tra i raggi del sole su due punti lontani 111km. L’angolo tra i raggi del sole è richiamato dal Pyramidion in punta all’obelisco, che converge idealmente sul sole. Ma un piede corrisponde a 12 pollici, quindi 555 piedi sono 6660 pollici di altezza per una larghezza di 666 pollici.
Per richiamare brevemente le incredibili misure del sole sulla terra che evidentemente sono conosciute alla perfezione dalle Elite ma tenute nascoste a noi comuni mortali ricordiamoci che il tropico del capricorno dista in modo preciso dal polo Nord 7400km. Ma 7400=6660+666+66.6+6.66+… Sappiamo poi che il sole è alto 6356 km sulla Terra piatta quando si trova sul tropico del Cancro. Ma 6356=6660-666/2+66.6/2-6.66/2+…
Se poi proviamo a prendere i 6660 km che descrivono l’altezza del sole sulla Terra come primo frattale o frattale principale, e li trasformiamo in cubiti otteniamo un risultato sorprendente. Un cubito è pari a 0,444m quindi nuovamente un numero a cifre ripetute. Dunque 6660000 metri/0,444=15 milioni di cubiti. Questo numero stranamente richiama i 150 milioni di km che la scienza attribuisce alla distanza del sole dalla Terra.
Prendiamo ora la statua di 60 cubiti di altezza di Nabucodonosor e li trasformiamo in metri. 60*0.444=26.64m. Questo numero è di nuovo un 666 infatti 2+4 ai lati fa sei…Le dimensioni dell’obelisco erano 26.64 metri di altezza per 2,64 di lato. Ricordiamo anche che l’altezza del duomo è di 26640 km e che questo è pure il raggio della circonferenza della terra piatta.
A questo punto se qualcuno non avesse ancora capito che è tutta una questione di adorazione del sole è perché, per partito preso, non lo vuole vedere. Lo stesso sistema che ci vuole far adorare il sole oggi vuole iniettarci il suo marchio. Solo lo schiavo volontario riceveva il marchio (Esodo 21:6). Voi alzerete la testa o offrirete il braccio?
Il libro: Le vere misure della Terra piatta
Riporto di seguito la prefazione al libro “The real measures of the flat Earth” che il gruppo “earthmeasured” ha scritto negli anni passati e che è uscito a maggio edito da Aracne editrice. Il libro è uscito a fine agosto in Italiano su Lulu.com (qui il link).
Il sipario si alza su una stanza per bambini. Si sente una dolce melodia da un carillon. Ci sono birilli e ciotole sparse ovunque con cubi di legno colorati sul pavimento. Un ippopotamo paffuto è sdraiato nel caos. Nel frattempo un cavallo di plastica prova a muoversi sulle sue ruote verso una piccola ballerina bionda. È solo un momento di gioco nell’infanzia di Gaia.
All’improvviso si sente una voce esterna: «Non vuoi vedere la trottola? È bellissima, perché non ti avvicini? Vorresti giocarci? Dai! Non avere paura: la trottola gira solo. Non vedi? Sta girando!». Mentre tutti i piccoli giocattoli si riuniscono insieme, la trottola cade e il cavallino si ferma sconvolto. «Oh no. È rotta adesso!» «Ma non preoccuparti». L’affascinante ballerina rotea immediatamente nelle vicinanze, per rassicurarlo: «No, non è così. Lo faremo girare di nuovo».
Quindi, quando si vede di nuovo la trottola in movimento, appare l’ippopotamo in estasi. Continua a sorridere. Quindi, in una vera esplosione di gioia, promette: «Quando sarò grande, voglio diventare una trottola!». Immediatamente cala il sipario.
Questo è qualcosa che accade davvero nel corso della vita di Gaia. In qualche modo sconcertante l’ippopotamo, un giorno ha iniziato a girare attorno alla sua coda e nessuno ha più osato dire nulla. Allo stesso modo, lo studio della Terra e del suo cosmo ordinato può riservare grandi sorprese, insieme a disillusioni tragicomiche. Alcuni scienziati ponderati, infatti, riconoscono che la comprensione generale sulla Terra è povera e approssimativa. Spesso i risultati sperimentali non confermano le teorie accettate, sebbene siano fortemente difese dalla comunità scientifica.
Quindi, introducendo l’ipotesi che la forma della Terra e le sue misure non corrispondano perfettamente alle ipotesi generali, non si sta facendo una vera rivoluzione. Si stanno solo aprendo le porte verso nuove possibilità scientifiche. Troppo spesso, in genere, le persone accettano ciecamente ciò che la scienza tradizionale ha da dire. E molti di loro hanno le vertigini di fronte a qualsiasi nuova esplorazione. Questa cecità passiva ha prodotto confusione, teorie scientifiche errate ed enormi strafalcioni. Con la conseguente perdita di tempo e risorse.
Il nuovo libro “Le vere misure della Terra piatta”, pubblicato una prima volta in inglese col titolo “The Real Measures of (flat) Earth”, ha un solo obiettivo. Il libro mira a considerare, con attenzione consapevole, la differenza tra ciò che dicono la “scienza mainstream” e la “scienza libera” sulla Terra. Sarà un modo di smontare e poi provare a rimontare i molteplici ingranaggi di un complesso motore. È un motore che è stato aperto, smantellato molte e molte volte e rifatto, ma generalmente in completa segretezza. Spero di esprimere nuove idee presentando fatti, calcoli e formule che dimostreranno che la Terra non è un globo.
La grande maggioranza dei libri su questo argomento è connessa alla teoria del complotto. Hanno a che fare con l’occultamento volontario della verità, eseguita da potenti lobby. Molti autori insistono spesso sul fatto che una realtà fittizia è stata propagandata alle persone con secondi fini. Comunque, questo non è un libro complottista. Anche se può essere chiaro che c’è una precisa volontà di nascondere la verità, non è universalmente chiaro chi sia il responsabile.
Le ragioni politiche, economiche e di propaganda non sono spesso così esplicite. Molte organizzazioni che generalmente si ritiene siano il “male assoluto” (come Nasa, Nazioni Unite o Massoneria), sono solo attori di un più complesso gioco, difficile da descrivere con idee preconcette.
Tu ed io, e tutti noi possiamo essere consapevoli di una volontà superiore che gioca nel backstage e manovra dietro le quinte. Comunque questo non è il tema principale di questo libro. Il mio primo obiettivo è, al contrario, la descrizione della geometria e delle misure della Terra. Gli standard che troverete in questo dossier che descrive la Terra appariranno al lettore medio un po’ strani, per non dire stravaganti. Ad ogni modo, spiegherò tutto sulla base di prove e dettagli.
Il libro è concepito per essere diviso in tre unità principali. C’è una prima sezione, in cui intendo disassemblare il quadro globale. L’obiettivo è dimostrare che la Terra è piatta e immobile e la gravità di Newton e la relatività di Einstein le leggi sono vecchie e obsolete.
Quindi, nella seconda parte, presenterò gli strumenti matematici necessari per capire la nostra realtà cosmologica. Imparerete sicuramente, in modo semplice, quali sono le ragioni fisiche e matematiche che ci costringono ad introdurre nuove unità di misura e strumenti matematici necessari per descrivere la Terra. Il lettore troverà anche un capitolo in cui verrà reintrodotto il concetto di etere, il mezzo attraverso il quale la luce si muove. L’etere, ovviamente, non è considerato parte della struttura geometrica della Terra ma, di sicuro, come entità importante nell’asset fisico del’intero geo-edificio. Reintrodurlo contribuirà alla distruzione della teoria della relatività e della fisica quantistica del XX secolo.
Una terza ed ultima parte, che occupa più di metà del libro, sarà l’applicazione pratica dei concetti introdotti nella seconda parte nella descrizione delle misure della Terra e delle parti che la costituiscono.
Sono sicuro che, riflettendo sui concetti riportati in questo libro, diventeremo più consapevoli e capaci di comprendere la vera natura della realtà fisica in cui tutti viviamo. Tuttavia, so già che ci sarà la volontà della scienza ufficiale e dei suoi portavoce di commentare negativamente questo scritto, dicendo che le principali considerazioni del libro non sono ben organizzate, inaccettabili per la comunità scientifica e non sottoposte a revisione paritaria.
Sono probabilmente le conseguenze di uno dei metodi che lo studente deve seguire quando si esaminano i fenomeni cosmologici. La conoscenza a priori (noto anche come la metodologia dell’intuizione) è spesso concepita in modo indipendente dall’esperienza ed è una deduzione dalla pura ragione. Quando si studia l’universo, alcuni concetti possono essere considerati veri quando supportati da una logica rigorosa e un ragionamento profondo, che, per la loro naturale inclinazione, tendono alla verità.
Altre prove sperimentali dovranno essere realizzate in seguito per dare una conferma. Si dovrebbero fare sicuramente, ma vengono dopo. Questo a volte può accadere quando le idee sono completamente nuove e alle volte impreviste.
Comunque, in questo mondo, la comunità scientifica generale non è sempre libera di svelare ciò che sembra essere vero o falso, ma piuttosto ciò che è politicamente o economicamente conveniente. Purtroppo la scienza è sotto il potere di lobby internazionali che guidano la ricerca e i suoi obiettivi, che ne definiscono confini e il tipo di lavoro che deve essere fatto.
Pertanto, anche se nell’establishment ci sono molti scienziati e ricercatori seri, posso affermare che, a volte, non lo sono perché non vogliono rischiare di perdere il lavoro, dopo essere stati screditati.Il team di autori di questo libro, “Le vere misure della Terra (piatta)”è, d’altra parte, nella posizione privilegiata di essere fuori dal sistema scientifico mainstream.
Quando ti godi questa posizione, puoi osare di fare ipotesi, calcoli e considerazioni completamente gratuite, senza il drammatico rischio di rovinare la tua carriera. Paghiamo la libertà di poterci avvicinare maggiormente alla verità con la mancanza di riconoscimento, ma abbiamo la soddisfazione di diffondere vera e libera conoscenza sulla Terra piatta.
Stai cercando la verità anche tu?
Oltre ad aver scritto quello che è attualmente il libro più completo su tutto il panorama italiano riguardo le vere misure ed il sistema di cose della Terra Piatta (lo puoi trovare direttamente acquistabile da lulu.com a questo link), abbiamo anche messo a disposizione dei lettori le nostre conoscenze su questo blog.

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Ingegnere meccanico. Nel 2015, quando scoprii il movimento degli American Flat Earthers, fui affascinato. Presto mi resi conto che la Terra non poteva essere un globo. Tra le mie migliori scoperte c’è la reintroduzione dell’etere nella fisica della Terra Piatta e una nuova visione della natura della luce.
Coautore del libro “Le vere misure della Terra (piatta)” produce dal 2019 materiale video inerente la Terra piatta sul suo canale Youtube oltre che articoli di divulgazione su tematiche quali le Profezie Bibliche in rapporto ai tempi correnti.
Adorare le creazioni al posto del Creatore è quel connotato tipico di chiunque desidera alla fine ardentemente morire. I morti sono attratti da ciò che è fuori di loro, perchè è più vivo di loro, il sole è il massimo idolo che essi possono desiderare, non avendo la luce dentro sè stessi.
Questo lo sanno bene i demoni, che nelle tenebre ci stanno dalla ribellione, sicchè usano gl’idoli di falsa luce come simulacri per catturare tutti quelli la cui sacra lampada è spenta per indolenza.
Ma il luminare maggiore è stato creato dall’Onnipotende, al cui confronto è solo una minuscola scintilla, non è certo Dio, seppur il diavolo ci si immedesima per farsi adorare in quella veste dai tanti abbagliati diventati ciechi.
Un sole molto diverso da come la scienza lo ha inquadrato, un astro creatore di ombre spesso deformate e sinistre, che non è mai costante nel tempo, i suoi raggi seguono percorsi tutt’altro che lineari. E’ il sole dei Gesuiti, Helios, meglio dire Hell-io-s, il taroccamento del figlio di Dio, che però di notte va a dormire, mentre il Creatore splende ad ogni ora nel cuore dei suoi figli.