Armaghedon è alle porte. Dato che ormai i tempi si sono consumati e stanno per scadere, le Scritture rivelano apertamente il sacro segreto di Dio e come Armaghedon sia imminente.
Rivelazione 10:4-11 legge: Or quando parlarono i sette tuoni, io stavo per scrivere; ma udii una voce dal cielo dire: “Sigilla le cose pronunciate dai sette tuoni, e non scriverle”. E l’angelo che vidi stare in piedi sul mare e sulla terra alzò la mano destra al cielo e giurò per Colui che vive per i secoli dei secoli, che ha creato il cielo e le cose che sono in esso e la terra e le cose che sono in essa e il mare e le cose che sono in esso: “Non vi sarà più indugio; ma nei giorni del suono del settimo angelo, quando starà per suonare la sua tromba, si compirà veramente il sacro segreto di Dio secondo la buona notizia che egli dichiarò ai suoi schiavi, i profeti”.
E la voce che udii dal cielo mi parla di nuovo e dice: “Va, prendi il rotolo aperto che è nella mano dell’angelo che sta in piedi sul mare e sulla terra”. E andai dall’angelo e gli dissi di darmi il rotolino. Ed egli mi disse: “Prendilo e mangialo, ed esso renderà amaro il tuo ventre, ma nella tua bocca sarà dolce come il miele”. E presi il rotolino dalla mano dell’angelo e lo mangiai, e nella mia bocca fu dolce come il miele; ma quando l’ebbi mangiato, il mio ventre fu reso amaro. E mi dicono: “Devi profetizzare di nuovo riguardo a popoli e nazioni e lingue e molti re”.
Il discepolo che non doveva morire
Qui il personaggio implicato nella visione era Giovanni, il discepolo per il quale Gesù aveva affetto, colui a proposito del quale correva voce che non sarebbe mai morto. Giov 21:21-23
Che significato si deve attribuire a questo discorso su Giovanni? Questo discepolo, nel contesto dell’Apocalisse, doveva trasferire l’incarico profetico ai due testimoni che si presentano subito dopo al capitolo 11. Dunque questo tipo di incarico avrebbe superato i millenni per potersi manifestare a noi che viviamo alla fine dei tempi.
Oggi dunque all’interno dei sette tempi dell’Apocalisse 11:3,11 abbiamo preso consapevolezza di una cronologia che si articola con precise scadenze all’interno di un periodo di sette anni. Grazie a questo tipo di comprensione abbiamo potuto avanzare nella comprensione della profezia di Daniele. Questo profeta diede indicazioni profetiche molto particolareggiate sui tempi della fine e sull’Armaghedon.
I Testimoni di Geova e il 1975
Oggi, con questo articolo, mi propongo di rispondere a una obiezione: quella di chi mette avanti dubbi sui tempi dell’adempimento delle Scritture dicendo che su questo tema si sono già sbagliati in tanti. Come si sa, per esempio, i Testimoni di Geova diedero più volte, nel corso del tempo avvertimenti ed informazioni poi disattese. Questo fatto potrebbe indurre alcuni a ritenere che indicazioni attendibili sui tempi della fine e sull’Armaghedon siano del tutto impossibili. Si confronti l’articolo 1975 | Rispondi ai Testimoni di Geova (rispondiaitdg.altervista.org)
I testimoni di Geova in quel periodo precedente il 1975 avevano una comprensione limitata dei fatti. Essi stessi nel 1976 ammettevano: “non sappiamo esattamente quando cominciò il grande “giorno di riposo” di Geova, né sappiamo esattamente quando finirà” La Torre di Guardia 15 Marzo 1976 (pag. 161).
Nel libro Vita Eterna nella libertà dei figli di Dio“ presentato il 25 giugno 1966 a pagg. 28-29 (versione inglese) scrivevano:
“In questo ventesimo secolo è stato fatto uno studio indipendente che non segue ciecamente qualche tradizionale calcolo cronologico della cristianità, e lo stampato calcolo del tempo che risulta da questo studio indipendente indica la data della creazione dell’uomo come il 4026 a. E. V. (= avanti Era Volgare). Secondo questa fidata cronologia biblica seimila anni dalla creazione dell’uomo termineranno nel 1975, e il settimo periodo di mille anni della storia umana comincerà nell’autunno del 1975 E.V. Lì però non si legge della fine del mondo, ma solo della fine di un periodo.

Importanti tasselli profetici sull’Armaghedon emersi dopo l’autunno 2015
Cerchiamo perciò di capire quanti importanti tasselli profetici non furono presi in considerazione in quel tempo prima del 1975. Non si era compreso:
- quale fosse il vero significato dell’espressione “nel giorno del Signore” al quale fa riferimento Giovanni in Apocalisse 1:10 dove si legge: “Mediante ispirazione mi trovai nel giorno del Signore”. Vedi l’articolo su questo blog.
- la durata della generazione di Matteo 24:34. I due testimoni, guidati dallo spirito poterono determinarne la durata in 40 anni, anche sulla scorta di Deuteronomio 1:35; 2:7; 8:2; Ezechiele 29; Ebrei 3:9-10;17-19 e tanti altri passi significativi.
- il vero significato dei sette tempi di Apocalisse 11 in quanto i Testimoni di Geova credevano e continuano a credere che questo periodo di sette tempi o 2520 anni andasse dal 607 a.C. al 1914.
- la profezia dei due testimoni implicava la comparsa fisica di due personaggi storici e reali che, con il loro messaggio profetico, avrebbero ripristinato il concetto biblico di terra piana e ridefinito gli aspetti cronologici essenziali in relazione al tempo della fine.
- quale doveva essere il tempo dell’insediamento del Regno di Dio in cielo, cioè la primavera del 1919.
- il senso di Daniele 11:31 sulla soppressione del sacrificio continuo.
- cos’è la cosa disgustante di Matteo 24:15 e Daniele 11:31.
- la profezia di Daniele 12:11 in merito ai 1290 giorni.
- le parole di Daniele 12:12 in merito ai 1335 giorni.
- la profezia di Daniele 8:14 in merito a 2300 sere e mattine.
- il senso del capitolo 1 di Ezechiele in relazione al carro di Geova.
- la profezia di Ezechiele 38-39 sull’attacco di Gog di Magog.
- la profezia di Daniele 11 sulla lotta tra il re del nord e del sud.
- Non si collocarono con precisione i segni indicati da Gesù in Matteo 24. Tutto il periodo della fine venne spalmato su un lungo lasso di tempo a partire dal 1914 ad oggi mentre in realtà i segni si verificano per lo più in un tempo immediatamente successivo al manifestarsi della cosa disgustante di Matteo 24:15
- Non si collocarono con precisione i tempi dei gentili di Luca 21:24. Gesù infatti disse: “Gerusalemme sarà calpestata dalle nazioni, finché i tempi fissati delle nazioni non siano compiuti”. Gesù collocò questo periodo di calpestamento come interno al tempo della fine, come uno dei segni da percepire principalmente negli ultimi sette anni.
- Non si compresero le parole di Gesù relativamente allo schiavo fedele e discreto e allo schiavo malvagio di Matteo 24:45-51.
- Non si compresero le implicazioni connesse all’attività delle bestie politiche di Rivelazione13, in particolare gli sviluppi relativi al Nuovo Ordine Mondiale di Apocalisse 13:14-15
- Si ignorava e tuttora i Testimoni di Geova ignorano il significato del marchio della bestia di Apocalisse 13:16-18
- Non si comprese il significato da attribuire alle piaghe di Babilonia descritte in Riv 18:4
- Si ignorava il significato del grido di Pace e Sicurezza di 2Tessalonicesi 5.2
- Non si comprese che nel tempo della fine la potenza del popolo santo sarebbe stata frantumata. (Daniele 12:7)
La situazione dopo il Coronavirus rivela come Armaghedon sia imminente
Sulla base di quanto qui sopra esposto e di molti altri punti notevoli delle Scritture, posso affermare con certezza che le previsioni trasmesse dallo spirito attraverso i due testimoni circa gli sviluppi che presto adempiranno le Scritture non possono essere fallaci. In ogni caso la fede continuerà ad essere un elemento fondamentale nei processi della salvezza.
Quando al tempo dei profeti, uno come Isaia o come Geremia veniva inviato a trasmettere un messaggio, che fosse favorevole o nefasto, la persona che udiva doveva decidere se riporvi fede o respingerlo. Ciascuno anche oggi sarà libero di prendere posizione, in un modo o nell’altro e credere o meno alla venuta di Armaghedon.
Ovviamente la situazione attuale di emergenza da coronavirus ha messo in evidenza molti aspetti della profezia biblica che in precedenza non erano ancora evidenti. (Le locuste) Il profeta Daniele disse chiaramente che solo al tempo della fine la conoscenza sarebbe divenuta abbondante. (Daniele 12) Il tempo della fine rimanda il lettore al capitolo 24 di Matteo. Cosa si intende per tempo della fine? Principalmente ai sette anni di Apocalisse 11. Sono gli ultimi anni di questo sistema di cose che porteranno all’adempimento di Armaghedon e della maggioranza delle profezie per le quali il nostro cuore ha continuato a palpitare.
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