Cecchi Paone qualche anno fa si è lasciato andare l’esternazione secondo la quale Galileo avrebbe dimostrato che la terra è un globo con la semplice osservazione. L’osservazione dimostra la terra piatta e non il globo: bisogna urlarlo nelle piazze. Riporto qui sotto un video in cui Cecchi Paone viene criticato per questa sua uscita. Il video dice che il Globo era una cosa chiara fin dai tempi dei greci. Cecchi Paone dimostrerebbe quindi la sua ignoranza in materia scientifica, pur essendo egli un noto divulgatore.
Io invece vi dico che sono capre tutt’e due: il Cecchi Paone perché non è vero che l’osservazione dimostri che la Terra sia un globo e non è vero che Galileo l’avrebbe dimostrato con l’osservazione, e l’autore del video perché è vero che i greci dicevano che la terra è una sfera, ma lo dicevano per motivi filosofici, non certo scientifici, e scientificamente non avevano dimostrato un bel nulla. L’esperienza di Eratostene è per esempio perfettamente replicabile su una terra piana e la divergenza dei raggi solari dimostra che tale esperimento può essere validamente concluso solo su un piano.
Ma vediamo bene questa cosa, come mai l’osservazione non dimostra che la Terra sia un globo.
L’osservazione dimostra la terra piatta, non il globo
Cecchi Paone fa probabilmente riferimento ad una osservazione delle lune di Giove che Galileo riuscì a fare grazie al suo telescopio. Egli osservò che le lune di Giove orbitano attorno al pianeta e questo lo si evince dal fatto che queste lune spariscono periodicamente dalla vista perché passano dietro al pianeta stesso.
L’osservazione sembrava quindi suggerire a Galileo la sfericità del pianeta e la circolarità delle orbite. Egli concluse, a detta di alcuni, che i pianeti, compresa la terra debbano essere sferici e che la Terra orbiti attorno al sole.
Il fatto che Giove appaia come un cerchio tuttavia non ci dice che esso sia una sfera. Per effetto della rifrazione dovuto alle fasce di van Allen, potrebbe infatti essere un disco che noi osserviamo sempre da sotto, e così deve essere nel caso in cui la terra sia piatta. Con la terra piatta infatti il pianeta si trova ad una altezza di 6-7 mila chilometri. Se Giove fosse sferico dovrebbe essere vista una faccia in parte diversa del pianeta da punti diversi della terra per effetto parallasse, ma questo non avviene.
Questo dimostra che se la terra è piatta, e Giove quindi è vicino, allora deve per forza essere un disco. Questo disco apparirà sempre come un cerchio perfetto per effetto delle fasce di van Allen il cui potere rifrattivo dovuto al plasma ci porterà a guardare il pianeta sempre da sotto. Per avere maggiormente chiaro questo argomento si legga l’articolo “L’Australia e la Terra piatta”. L’osservazione di Galileo quindi non ha assolutamente dimostrato che la Terra sia un globo.
Ma l’osservazione in generale può dimostrarlo? I nostri sensi in realtà ci comunicano continuamente che la terra è piatta ma anche ferma. Osservare la Corsica da Genova ci dice che la terra non possa essere una sfera. Osservare le costellazioni, che notte dopo notte sono sempre le stesse, ci fa capire che le stelle sono tutte alla stessa distanza su una cupola solida e che non si allontanano, né si avvicinano tra loro.
Ma lo stesso fatto che noi possiamo osservare qualcosa è una prova della terra piatta. In che senso?
Il nostro occhio è strutturato per vedere onde luminose che hanno una determinata lunghezza. Riporto di seguito un’immagine dello spettro elettromagnetico che mostra quale sia la fascia dello spettro che può essere veduta dal nostro occhio.

Le radiazioni che costituiscono il campo del visibile sono onde elettromagnetiche. Come si propagano le onde nello spazio? Sappiamo che le onde si muovono anche nel vuoto e non hanno la necessità della presenza dell’aria. La fisica del 19° secolo postulava che esistesse un mezzo meccanico chiamato etere che consentirebbe il propagarsi delle onde elettromagnetiche e quindi della luce. Dopo l’esperimento di Michelson Morley che fallì nel rilevare un movimento relativo tra etere e terra, Einstein eliminò il concetto stesso di etere dalla fisica.
Senza l’etere però non ci possiamo spiegare come faccia l’onda a propagarsi. Non ci spieghiamo cioè come l’onda produca quel movimento di andata e ritorno ( su e giù) senza che ci sia un mezzo avente elasticità ed inerzia. Pensiamo ad una molla cui venga attaccato un peso. Se il peso viene tirato verso il basso la molla si allunga. Quando viene rilasciato la molla si comprime e il peso viene tirato verso l’alto. A causa dell’inerzia della massa la molla super la sua normale lunghezza di riposo e viene compressa. A questo punto la massa viene spinta nuovamente verso il basso e il ciclo si ripete.
Senza l’etere cos’è che produce questo movimento che consente la propagazione dell’onda?
Alcuni sarebbero tentati di dire: lo spazio tempo. Einstein infatti reintrodusse un concetto simile all’etere e cioè lo spazio tempo che sarebbe il tessuto di cui è generato lo spazio. Questo spazio tempo avrebbe però solo caratteristiche geometriche ma non fisiche. Infatti Einstein disse che lo spazio tempo non è costituito da particelle avente massa che attribuirebbero quindi caratteristiche meccaniche all’etere ma disse che semplicemente lo spazio tempo si curverebbe sotto l’azione di un campo di forze. Questa deformazione geometrica tuttavia non riesce a spiegare il movimento dell’onda. Come fa un campo di forze a produrre il movimento ondulatorio?
L’etere invece può farlo facilmente. Essendo infatti esso costituito da eteroni, cioè particelle aventi massa, sarà sufficiente uno stress elettrico o magnetico iniziale per consentire una compressione dell’etere, che essendo elastico tenderà a cercare nuovamente l’equilibrio. Si pensi alle onde sulla superficie dell’acqua. Avendo però anche un’inerzia tenderà a superare la posizione di equilibrio e a comprimersi nell’altra direzione. Questo ciclo di continue compressioni e rarefazioni dell’etere consente la propagazione delle onde elettromagnetiche.
Il fatto stesso dunque che noi possiamo fare delle osservazioni, cioè vedere, è perché esiste l’etere. Come conseguenza dell’esperimento di Michelson e Morley che non riuscirono a misurare un moto di etere della velocità di 30 km/sec che sarebbe la velocità di rivoluzione della terra attorno al sole, dobbiamo concludere che la terra sia ferma. Il fatto che la terra è ferma implica che sia piatta come conseguenza del fatto che viene a decadere la legge di gravitazione universale di Newton.
L’osservazione dunque, o meglio il solo fatto che noi possiamo osservare, ci dice che la terra è piatta e ferma e che non è un globo. Dobbiamo quindi sollevarci e pronunciare un fermo messaggio di condanna verso la falsa scienza, che non è altro che uno strumento di propaganda della religione. I divulgatori scientifici che, come Cecchi Paone, si prestano alla diffusione del messaggio mainstream sono sacerdoti della falsa religione. Lo sono esattamente come lo erano i maghi egizi che si sforzavano di riprodurre le piaghe annunciate da Mosè per dimostrare che Geova non è un dio diverso da tutti gli altri.
L’odierna scienza, mettendo il sole al centro, lavora per ingannare miliardi di persone e allontanarle da Dio. Il sole è infatti Satana. Metterlo al centro vuol dire adorarlo. Come in Egitto si salvarono dalle piaghe solo quegli egiziani che riconobbero il potere del vero Dio e si unirono agli Israeliti quando questi uscirono dall’Egitto, allo stesso modo oggi si salveranno solo coloro che non si lasceranno ingannare dalla scienza eliocentrica, la stessa scienza che richiede oggi che facciamo un inchino al nuovo ordine mondiale accettando la vaccinazione.
Il nostro messaggio di condanna verso questa scienza, questa religione e verso i suoi sacerdoti deve risuonare forte nelle piazze del mondo.
Riporto due video in cui si vede Cecchi Paone difendere il globo contro il solito utile idiota che assolutamente non è in grado di difendere decentemente la Terra piatta, e un altro in cui dichiara di essere sacerdote massonico.
IL LIBRO SULLE MISURE DELLA TERRA
Tra i risultati degli sforzi editoriali del nostro gruppo c’è la pubblicazione di quello che è il libro più completo su tutto il panorama italiano riguardo le vere misure ed il sistema di cose della Terra Piatta (lo puoi trovare direttamente acquistabile da Amazon a questo link), che abbiamo tradotto anche in Inglese ed in Spagnolo.

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Ingegnere meccanico. Nel 2015, quando scoprii il movimento degli American Flat Earthers, fui affascinato. Presto mi resi conto che la Terra non poteva essere un globo. Tra le mie migliori scoperte c’è la reintroduzione dell’etere nella fisica della Terra Piatta e una nuova visione della natura della luce.
Coautore del libro “Le vere misure della Terra (piatta)” produce dal 2019 materiale video inerente la Terra piatta sul suo canale Youtube oltre che articoli di divulgazione su tematiche quali le Profezie Bibliche in rapporto ai tempi correnti.
Allora, sintetizzando:
La Terra sarebbe un biocerchio sormontato da una cupola che racchiude sole, luna e pianeti, mentre le stelle appaiono su di essa essendo sforacchiata e filtrando la luce delle creature bioluminescenti che stanno oltre; un ambiente finito in cui tutto ciò che si vede sarebbe uno pseudouniverso contenuto in tale cupola, oltre la quale abitano codeste creature bioluminescenti, e non si sa di più.
Tale struttura avrebbe pertanto un creatore, che però non si sa esattamente dove stia, se fra le creature bioluminescenti o magari nello sceol, comunque sfatando il beato mito massonico dell’eliocentrismo e quindi dell’universo stellare infinito, riducendo il tutto a una spaziosa gabbia terrestre di forma circolare, una claustrofobica illusione universale, forse un pezzo unico che non ha repliche di genere da nessuna parte.
I massoni lo chiamano “grande architetto” il meraviglioso costruttore di questa gabbia per uomini e bestie, ciò però mentre sponsorizzano l’universo stellare infinito tramite le solite teste di capra ebraiche, fattesi “scienziati eminenti”.
Sembra davvero una lobotomica contraddizione, di certo c’è solo che nessuno esce vivo da questa gabbia, e che inoltre il sottoscritto con il 3D crea infinitamente di meglio, se non altro per colori, luci, sfondi, paesaggi, firmamenti ed imprevisti, emozioni, fantasia e Libertà (non creando dei rompiscatole sociali), tale da ridurre il “grande architetto” ad un piccolo mentecatto, vista la noia generata dal questo pianeta d’imbecilli e dalla volta celeste infinitamente statica, ma non sarà mica un parente stretto del papa costui? La ripetizione noiosa è davvero mortale come le ave Marie, stelle fisse, pianeti contati, cicli ripetitivi, umani irreversebili e perfino impraticabili per generazioni e generazioni, mai un qualcosa di profondamente originale e sconvolgente.
E ci credo che questa conigliera andrà in pezzi, dalla follia che genera la gabbia si ammazzano fra di loro come topi in trappola, finchè non gli si innesca l’autodistruzione implodente prossima.
Povero architetto massone, si sa che hanno tutti la testa lucrosa e fatua gli architetti, è patetico.