Fuga ai monti, letterale o simbolica?

Fuga ai monti: Gesù descrisse il termine del sistema di cose dicendo di uscire da Gerusalemme e fuggire ai monti. Molti mi chiedono se questa fuga debba essere considerata letterale o simbolica. Non mancano coloro che, abitando in città, mi chiedono se debbano prepararsi una casa in montagna. Indubbiamente in montagna si può stare più appartati e sfuggire meglio all’attenzione di chi ci volesse fare del male.

Però, per dare una risposta obiettiva, proviamo ad analizzare il contesto, i motivi per cui Gesù si espresse in tal senso. Il futuro attacco da parte dell’esercito romano, e il conseguente assedio, avrebbero portato alla morte di oltre un milione di ebrei nella sola Gerusalemme. I cristiani che ascoltarono l’avvertimento di Gesù fuggirono ad est del Giordano, sui monti della Perea e si salvarono. Fuggirono non solo da Gerusalemme ma fecero lo stesso anche i cristiani da tutta la Giudea. Alcuni di loro si fermarono a Pella e non fecero mai più ritorno alle loro case a Gerusalemme.

Il libro di Apocalisse parla del calpestamento di Gerusalemme e lo mette in relazione con la profezia dei sette tempi di Daniele. Questo libro ci fa capire che le religioni babiloniche verranno distrutte alla fine dei tempi. Veniamo a capire quindi che descrizioni e avvenimenti nella Bibbia hanno spesso più adempimenti: il comando di Gesù di fuggire ai monti si riferisce quindi anche ai tempi odierni.

Ci sono altri riferimenti nella Bibbia a quanto disse Gesù? O magari qualche altro avvenimento che rimanda allo stesso tema? Sì, l’uscita di Lot da Sodoma . Si può leggere a proposito di questo racconto in Genesi capitolo 19. Due angeli vanno da Lot e gli comunicano che la città verrà distrutta. Lor deve fuggire al più presto.

Quindi gli uomini dissero a Lot: “Hai qualcun altro qui? Fa uscire dal luogo il genero e i tuoi figli e le tue figlie e tutti quelli che sono tuoi nella città! Poiché stiamo per ridurre in rovina questo luogo, perché il grido contro di loro è divenuto alto dinanzi a Geova, tanto che Geova ci ha mandati a ridurre in rovina la città”. Allora Lot uscì e parlava ai suoi generi che dovevano prendere le sue figlie, e diceva: “Levatevi! Uscite da questo luogo, perché Geova sta per ridurre in rovina la città!”

 Ma agli occhi dei suoi generi sembrò come un uomo che scherzasse. Comunque, quando ascese l’aurora, gli angeli sollecitarono Lot, dicendo: “Levati! Prendi tua moglie e le tue due figlie che si trovano qui, affinché tu non sia spazzato via nell’errore della città!” Quando egli si indugiava, allora, nella compassione di Geova verso di lui, gli uomini afferrarono la sua mano e la mano di sua moglie e le mani delle sue due figlie e lo facevano uscire e lo ponevano fuori della città. 

E avvenne che, appena li ebbero condotti alla periferia, diceva: “Scampa per la tua anima! Non guardare indietro e non fermarti in tutto il Distretto! Scampa nella regione montagnosa affinché tu non sia spazzato via!” Quindi Lot disse loro: “Non quella, ti prego, Geova! Ti prego, ora, il tuo servitore ha trovato favore ai tuoi occhi  in modo che tu magnifichi la tua amorevole benignità, che hai esercitato verso di me per conservare in vita la mia anima. Ma io, io non posso scampare nella regione montagnosa, affinché la calamità non mi si avvicini e io certamente muoia.

Ti prego, ora. Questa città è vicina per fuggirvi ed è una piccola cosa. Ti prego, che io scampi là — non è una piccola cosa? — e la mia anima seguiterà a vivere”. Così gli disse: “Ecco, veramente ti mostro considerazione anche fino a questo punto  non rovesciando la città della quale hai parlato. Affrettati! Scampa là, perché non posso fare nulla finché tu non ci arrivi!” Perciò diede alla città il nome di Zoar

fuga ai monti
Lot e la fuga ai monti

La fuga ai monti come fuga dai malvagi

Quindi, a Lot viene comandato di fuggire ai monti. Lui però chiede di poter fuggire nella vicina cittadina di Zoar. In realtà questa non si rivelò una buona decisione.

 “Lot salì poi da Zoar e dimorava nella regione montagnosa, e le sue due figlie con lui, perché ebbe timore di dimorare a Zoar. Dimorava dunque in una caverna, lui e le sue due figlie.”

Quindi alla fine Lot si deve rifugiare in una caverna sui monti esattamente come gli era stato detto. Aveva timore di rimanere a Zoar perché le persone erano cattive, come lo erano a Sodoma. Ricordiamo infatti l’assembramento di tipi loschi che si era formato fuori della casa di Lot desiderosi di abusare sessualmente dei due angeli.

Allo stesso modo ai tempi di Gesù tutti i cristiani dovettero fuggire ai monti a causa del clima che si era venuto a creare con la fine del sistema giudaico imposto dall’esercito romano. Interessante ciò che viene detto in 2 Timoteo a proposito di come sarebbero state le persone nel tempo della fine: “Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi l’apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontànati!”

Anche qui il comando è di allontanarsi dalle persone spietate degli ultimi giorni. Per lo più gli uomini sarebbero stati malvagi, cattivi, cattivi vicini per chi vuole vivere una vita onesta, dedicata all’adorazione del vero Dio Geova.

Abbiamo letto che gli angeli dissero a Lot di prendere con se la sua intera famiglia, compresi i generi, che però se la ridevano pensando che scherzasse.

Una situazione analoga si ripetè nel caso di Raab. Le due spie le dissero che se si voleva salvare dall’imminente distruzione di Gerico doveva chiudersi in casa, lei con tutta la sua famiglia. Possiamo davvero stabilire un parallelo tra i tempi della fine, i tempi di Raab o i tempi di Lot?

Di Gerico abbiamo già parlato, e abbiamo stabilito il legame tra questa città e Babilonia, il regno della falsa religione. I sette giri attorno a Gerico rappresentano l’apertura dei sette sigilli durante i sette anni di calpestamento di Gerusalemme e i sette giri durante l’ultimo giorno stanno a significare le sette trombe del giudizio divino di cui si legge in Rivelazione capitolo 8.

Il collegamento con Lot poi è facile perché lo fa direttamente il vangelo di Luca. Al capitolo 17 leggiamo: “Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma nel giorno in cui Lot uscì da Sodoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si rivelerà.”

Dunque capiamo che il collegamento da farsi è questo: fuggire ai monti significa uscire dal sistema e isolarsi dagli altri, come forma di protezione dai malvagi stessi, dalla loro influenza negativa, e per mettersi al riparo rispetto al giudizio di Dio che sarà mirato, specificamente indirizzato ai malvagi. Questo isolarsi può avvenire in vari modi e non è legato ad una specifica altezza sul livello del mare. Per Raab fu sufficiente chiudersi in casa.

Volendo fare altri paralleli, per gli Israeliti in uscita dall’Egitto, fu sufficiente chiudersi in casa una notte, Noè invece si dovette chiudere nell’arca per oltre un anno, ma i cristiani che fuggivano da Gerusalemme dovettero fuggire ai monti.

La fuga ai monti e l’ostracismo

L’ultimo anno dei sette anni sarà un sabato per noi. Dovremo stare chiusi in casa, isolati dal sistema che va verso la distruzione e questo sarà la nostra salvezza, la nostra fuga ai monti.

Certo, per chi è in città potrebbe essere più difficile procurarsi acqua fresca, o verdura e frutta. Chi non ha un orto dovrà aggiustarsi con ciò che riesce ad immagazzinare nella dispensa…ma è chiaro che la fuga ai monti non è una cosa letterale

Ad Ezechiele Dio disse di chiudersi in casa, ma perché comunque lo avrebbero rinchiuso. Leggiamo al capitolo 3: “Allora uno spirito entrò in me e mi fece alzare in piedi ed egli mi disse: «Va’ e rinchiuditi in casa. Ed ecco, figlio dell’uomo, ti saranno messe addosso delle funi, sarai legato e non potrai più uscire in mezzo a loro.”

La stessa cosa succede a noi oggi. Ci chiudiamo in casa perché ci chiuderanno, per il fatto che rifiutiamo il marchio-vaccino. Gesù disse che si sarebbe salvato chi avrebbe perso la propria anima. Si tratta dell’ostracismo sociale che ci imporranno: non potremo né vendere né comprare, il che significa morte. Ma l’ostracismo sarà anche da noi verso di loro perché obiettivamente sono malvagi e non hanno conosciuto né ricercato Dio. Sono anche partecipi dell’Anticristo, perchè non capiscono che Gesù viene.

in 1 Giovanni capitolo 2 leggiamo: “Fanciulli, è l’ultima ora. E, come avete udito, l’anticristo deve venire, e fin da ora sono sorti molti anticristi; da questo conosciamo che è l’ultima ora. Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri perché, se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma ciò è accaduto perché fosse palesato che non tutti sono dei nostri. 

Ma voi avete l’unzione dal Santo e conoscete ogni cosa. Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna proviene dalla verità. Chi è il mendace, se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Costui è l’anticristo, che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non ha neanche il Padre; chi riconosce il Figlio, ha anche il Padre. Quanto a voi dunque, dimori in voi ciò che avete udito dal principio; se ciò che avete udito dal principio dimora in voi, anche voi dimorerete nel Figlio e nel Padre.  

E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna. Vi ho scritto queste cose riguardo a coloro che cercano di sedurvi. Ma quanto a voi, l’unzione che avete ricevuto da lui dimora in voi e non avete bisogno che alcuno v’insegni; ma, come la sua unzione v’insegna ogni cosa ed è verace e non è menzogna, dimorate in lui come essa vi ha insegnato. Ora dunque, figlioletti, dimorate in lui affinché, quando egli apparirà, noi possiamo avere fiducia e alla sua venuta non veniamo svergognati davanti a Lui. Se voi sapete che egli è giusto, sappiate che chiunque pratica la giustizia è nato da lui.”

E a proposito dell’anticristo il comando dato dalla Bibbia è perfino di non salutare chi ne diviene partecipe. In 2 Giovanni leggiamo: “Poiché molti sono i seduttori che sono apparsi nel mondo, i quali non riconoscono Gesù venuto nella carne. Ecco il seduttore e l’anticristo! Fate attenzione a voi stessi, perché non abbiate a perdere quello che avete conseguito, ma possiate ricevere una ricompensa piena. Chi va oltre e non si attiene alla dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi si attiene alla dottrina, possiede il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo;  poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse.”

Dobbiamo quindi condannare la religione, i governi e il sistema in generale. Sono malvagi e perciò condannati. Noi ne usciamo, togliamo loro il saluto. Questa è la nostra fuga ai monti.


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2 pensieri riguardo “Fuga ai monti, letterale o simbolica?

  1. Gerusalemme fu distrutta dai Romani e pochi ne uscirono in tempo come Gesù gli aveva raccomandato, ma alla Fine di questi “7 anni” chi è davvero uscito dal mondo? La Betel predica la fine da quasi 150 anni, ma certamente nessuno di loro è uscito dal mondo per salire ai monti ed essere più vicino al cielo e a Dio, sono lì ancora occupati a studiare, a fare proseliti di menzogna e a disassociare chi sui monti o più su ci sta da molto molto tempo. Neanche si specchiano.
    Predicano la fine, ma non la desiderano affatto e non ci credono, altrimenti vedrebbero Colui che è già venuto in alto e lo seguirebbero velocemente, non alzano il capo dal branco.
    Il loro dio è la Bibbia, non il Dio Vivente che l’ha suggerita, i loro fratelli sono quegli studiosi che obbediscono agli uomini, mica i sani che seguono l’Agnello dove egli va, il loro vanto e mostrarsi santi alle genti del mondo ed è quello il loro salario, non sono migliori dei farisei e dei preti di Babilonia con i loro bravi fedeli.
    E come si salveranno costoro?
    Il loro cuore è chiuso alla gloria dell’Onnipotente e all’amore dei piccoli fratelli del Risorto, forse pensano di salvarsi con i loro studi interminabili, o forse cancellando lo Spirito sano?

  2. “Dobbiamo quindi condannare la religione, i governi e il sistema in generale. Sono malvagi e perciò condannati. “.

    Verissimo, senza Dio non c’è salvezza alcuna, i governi sono diabolici e le loro religioni sono piccole donne che imparano sempre, ma non potranno mai arrivare all’accurata Conoscenza (di Dio). Sono cembali sonanti.

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