Le autorità superiori vanno ascoltate sulla vaccinazione?

La Bibbia nel capitolo 13 di Romani introduce il tema delle autorità superiori, i governi, a cui dovremmo essere sottomessi e obbedire. I governi e le religioni hanno spinto fin dall’inizio della pandemia per la vaccinazione. Nell’ottica di una scienza che lavorerebbe per il nostro bene, ci suggeriscono di affidarci ad essa.

Le autorità superiori di Romani 13

Il versetto spesso utilizzato per esortare i credenti all’obbedienza è quello di Romani 13:1-2 “Ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori, poiché non c’è autorità se non da Dio; e le autorità che esistono sono istituite da Dio. Perciò chi resiste all’autorità, resiste all’ordine di Dio; e quelli che vi resistono attireranno su di sé la condanna.”

Individuiamo per prima cosa chi sono le autorità superiori. Il contesto di Romani 13 fa capire che si tratta dei governi, tant’é che si fa riferimento alle tasse pagate per il loro servizio. Ma le religioni potrebbero esse stesse costituire delle autorità superiori? Indubbio è l’intreccio esistente tra religione e politica come descritto in Rivelazione 17:3 con la celebre metafora di una meretrice che cavalca la bestia selvaggia. Spesso Dio ha usato entità politiche per punire la colpa di chi aveva errato a livello spirituale (Isaia 10:5, Isaia 45:1). Tutti sappiamo dell’intreccio esistente tra politica e religione.

Quando si entra a far parte di una religione si diventa partecipi di una organizzazione che finirà per agire con autorità sulla persona. Spesso le persone accettano con una certa facilità l’ingerenza della religione nella propria vita più di quanto non facciano con i governi. Questo aspetto viene sfruttato spesso dai governi che utilizzano l’influenza delle autorità religiose per guidare le masse verso una scelta politica piuttosto che un’altra. Il popolo di Dio che era fino ad ora sparso all’interno delle varie religioni, si sentiva quindi in dovere di dare ascolto alle autorità superiori, ma fino a che punto?

Esiste un limite per le autorità superiori?

I più attenti conoscitori della Bibbia saranno d’accordo con me nel dire che il comando di sottomettersi alle autorità superiori non è sempre valido. Pensiamo per esempio alla famosa frase di Pietro che rispose al sommo sacerdote e al Sinedrio (autorità religiose) “Dobbiamo ubbidire a Dio come governante anziché agli uomini”. In quell’occasione le autorità religiose cercavano di impedire loro di predicare nel tempio a proposito del Cristo. Avrebbero dovuto Pietro e i suoi compagni obbedire alle autorità superiori? Ovviamente no. I Cristiani in quel momento venivano espulsi dalle congregazioni, portati davanti i tribunali, alle volte uccisi.

Pensiamo poi a Sadrac, Mesac e Abednego quando dovettero presentarsi di fronte alla statua d’oro di Nabucodonosor. L’autorità superiore, governativa e religiosa, in quella situazione stava ordinando loro di inchinarsi di fronte ad una statua solare. La commistione tra stato e religione era in quel caso evidentissima. Il sovrano chiedeva un atto di adorazione religiosa per rafforzare ulteriormente il potere politico.

I tre giovani si rifiutarono, scrivendo una pagina di eroismo memorabile nella storia dei servitori di Geova Dio. Essi risposero a Nabucodonosor che intimava l’obbedienza: “O Nabucodonosor, noi non abbiamo bisogno di darti risposta su questo punto. Ma il nostro Dio, che noi serviamo, ha il potere di salvarci e ci libererà dal fuoco della fornace ardente e dalla tua mano, o re. Anche se questo non accadesse, sappi, o re, che comunque noi non serviremo i tuoi dèi e non adoreremo la statua d’oro che tu hai fatto erigere”. Essi vennero gettati nella fornace ardente ma qui vennero salvati dall’angelo di Geova. Grazie al loro coraggio Nabucodonosor lodò Dio e riconobbe la sua superiorità.

Si consideri poi il caso accaduto a Daniele il profeta alcuni anni dopo. I Satrapi sottoposti a Dario il medo si accordarono per tendere una trappola a Daniele. Sapevano infatti che egli saliva sul terrazzo tre volte al giorno per pregare. Con l’inganno fecero in modo che il re emettesse una legge secondo la quale nessuno avrebbe potuto pregare alcun Dio per trenta giorni. Autorità politiche emisero una legge avente valore spirituale ma anche politico. Era un attacco chiaro a Daniele, che essendo tra i tre funzionari più potenti del paese svolgeva un prestigioso ruolo politico. Daniele disobbedì al comando perchè immediatamente ne colse il valore spirituale: avrebbe dovuto smettere di pregare Dio per dare lode in modo esclusivo al re. Venne quindi gettato nella fossa dei leoni ma salvato dall’angelo di Geova.

E’ chiaro quindi, da quanto insegnato dai fulgidi esempi del passato, che l’obbedienza alle autorità superiori va data in tutte quelle faccende che non hanno relazione con le questioni spirituali. Dobbiamo cioè riconoscere ai governi la sola autorità secolare, e riconoscere invece a Dio l’autorità più completa in tutti quegli ambiti che presentano una valenza spirituale.

autorità superiori

Date a Cesare quel che è di Cesare ma a Dio quello che è di Dio

Gesù rese chiaro questo principio rispondendo ai farisei quanto scritto in Matteo 22:15-21 “In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».

Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio»”. Anche in questo caso, come abbiamo già letto in Romani 13, si fa riferimento alle tasse. Si tratta di qualcosa di non spirituale che quindi lasciamo ai governi e alla loro autorità e ci sottomettiamo al comando di pagarle.

Osservate ciò che dicono ma non agite come loro

Le religioni sono allo stesso modo autorità superiori, spesso usate dal potere politico per imporre il volere politico. Gesù parlando dei farisei disse infatti di obbedire loro ma di non imitarli: “Allora Gesù parlò alle folle e ai suoi discepoli, dicendo: “Gli scribi e i farisei si sono seduti sul seggio di Mosè. Perciò fate e osservate tutte le cose che vi dicono, ma non agite come loro, perché parlano ma non mettono in pratica quello che dicono. Legano pesanti carichi e li mettono sulle spalle degli uomini, ma loro non li vogliono muovere nemmeno con un dito.

Tutto quello che fanno lo fanno per essere visti dagli uomini; infatti allargano gli astucci contenenti passi delle Scritture che portano come amuleti, e allungano le frange delle loro vesti. A loro piace avere i posti più importanti alle cene e i primi posti nelle sinagoghe, essere salutati nelle piazze ed essere chiamati ‘rabbi’ dagli uomini. Ma voi non fatevi chiamare ‘rabbi’, perché uno solo è il vostro Maestro, e voi siete tutti fratelli. Inoltre non chiamate nessuno ‘padre’ sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli.”(Matteo 23:1-9). Nel momento in cui queste autorità comandano qualcosa che va contro all’adorazione che dobbiamo a Geova è chiaro che è imperativo disobbedire.

Le autorità superiori e il vaccino

Veniamo a noi quindi. Le religioni ci dicono di vaccinarci perché è richiesto dalla Bibbia obbedire alle autorità superiori. Noi però ci siamo resi conto da tempo che la vaccinazione è una questione spirituale e che quindi esula dalle responsabilità delle autorità superiori. Si tratta di una questione spirituale perché ci chiedono un atto di adorazione alla bestia selvaggia, cioè al potere politico. La bestia, con questa occasione, marchia chi si inchina tramite un vaccino che muta la struttura cellulare e rende le persone delle macchine brevettabili e possedute da chi ha il brevetto del vaccino.

Noi vogliamo invece adorare solo Geova Dio e per questo ci sottraiamo all’ordine della vaccinazione. Non solo. A questo punto dobbiamo obbedire ad un altro comando di Gesù. Sebbene infatti le religioni si siano seduto sul seggio di Mosè e quindi noi abbiamo dovuto seguirne i dettami, ora questo obbligo decade. Gesù ci dice tramite un angelo quanto leggiamo in Rivelazione 18:4 “E udii un’altra voce dal cielo dire: “Uscite da essa, o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricevere parte delle sue piaghe.”

A coloro che continuano a dirci che dobbiamo obbedire alle autorità superiori rispondiamo dunque le parole di Gesù: “Noi daremo a Cesare le cose di Cesare, ma Dio le cose di Dio”.


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