Dio ha fatto scrivere in più parti della Bibbia di un futuro risveglio spirituale. Si legge che avrebbe versato il suo spirito nella parte finale dei giorni e che gli eletti avrebbero quindi potuto superare la grande tribolazione in grande numero. Una grande folla, quella di cui si parla in Rivelazione capitolo 7, riceve quindi lo spirito di Dio e questo le consente di salvarsi.
Evitare il marchio della bestia per uscire da Babilonia
Per salvarci in questo tempo finale si deve evitare il marchio della bestia. Questo implica anche rispettare il comando di Rivelazione 18:4 che dice di uscire dalla religione. Che ci sia un legame tra rifiuto del marchio e uscita dalla religione lo si intende dai seguenti versetti:
- “Il primo andò e versò la sua coppa sulla terra, e gli uomini che avevano il marchio della bestia feroce e che adoravano la sua immagine furono colpiti da un’ulcera terribile e maligna.” (Rivelazione 16:2).
- “Poi sentii un’altra voce dal cielo dire: “Uscite da lei, popolo mio, se non volete partecipare ai suoi peccati e se non volete subire anche voi le sue piaghe!” (Rivelazione 18:4).
Da questi due versetti capiamo che rifiutare il marchio e uscire da Babilonia consentono entrambi di evitare le piaghe conseguenti alla disubbidienza. Nel momento in cui quindi noi rifiutiamo il marchio-vaccino stiamo perfezionando la nostra volontà di uscire dal sistema religioso e idolatra.
Il risveglio spirituale
Questo presuppone un risveglio alla realtà che ci faccia uscire dalla programmazione mentale che ci ha tenuto per anni all’interno delle religioni. Tale risveglio spirituale è attivato da Dio nel momento in cui versa il suo spirito santo sugli eletti. In Gioele capitolo 2:28 leggiamo infatti: “Dopo questo verserò il mio spirito su ogni tipo di persona, e i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi avranno sogni e i vostri giovani vedranno visioni. E anche sui miei servi e sulle mie serve in quei giorni verserò il mio spirito.”
Il fatto che lo spirito di Dio consente di capire e di svegliarsi, ed è quindi il discrimine tra chi si salva e chi no, lo possiamo capire da quanto leggiamo in Ezechiele 36:27 “E metterò dentro di voi il mio spirito, e certamente agirò in modo che camminerete nei miei regolamenti, e osserverete e di sicuro eseguirete le mie decisioni giudiziarie”. E’ lo spirito quindi che consente alle persone di capire cosa fare per poter piacere a Dio.
Il segno del Cristo
Lo spirito è la guida che consente a chi si sveglia di evitare il marchio della bestia. Chi non prende il marchio della bestia riceve il marchio del Cristo di cui si può leggere in Ezechiele capitolo 9: “egli chiamava l’uomo che era vestito di lino, ai cui fianchi era il calamaio da segretario. E Geova gli diceva: “Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e devi apporre un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le cose detestabili che si fanno in mezzo ad essa.”.

Possiamo dunque concludere che il marchio del Cristo non sia altro che lo spirito. Riconosciamo infatti i nostri fratelli tra coloro che rifiutano il marchio per poter rimanere dalla parte di Dio e questo indipendentemente dalla religione di provenienza. Possiamo inoltre riconoscere i nostri fratelli dall’amore che abbiamo gli uni per gli altri. Giovanni 13:35 dice infatti “Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”.
Cosa significa avere amore fra noi? Coloro che escono dal sistema operano per soccorrere coloro che escono dal sistema dopo di loro. Questo perché son persone che hanno bisogno di informazioni per capire come servire Dio in un periodo in cui le religioni non forniscono più alcuna guida spirituale. Serve loro aiuto per il risveglio spirituale.
Matteo 24:45 descrive gli eletti come uno schiavo fedele che provvede cibo a suo tempo ai fratelli. Gesù descrive questi avvenimenti come aquile che attraversano il deserto e si dirigono verso i cadaveri: coloro che sono già morti e che divengono nutrimento per i loro fratelli. Verremo riconosciuti quindi per la nostra volontà di parlare e spiegare che cosa sta succedendo.
I ciechi vedranno di nuovo
Il risveglio spirituale viene simboleggiato dalla cecità guarita. Si pensi all’apostolo Paolo folgorato dal Cristo sulla via di Damasco. Potrete leggere di questo avvenimento in Atti capitolo 9. Egli rimase cieco per tre giorni. Quando Anania, inviato da Dio, si presentò da lui per guarirlo gli disse: “Saulo, fratello, il Signore, il Gesù che ti apparve sulla strada per cui venivi, mi ha mandato, affinché tu recuperi la vista e sia pieno di spirito santo”.
I tre giorni di cecità di Paolo richiamano i tre giorni di sepoltura del Cristo. Si tratta anche dei tre giorni e mezzo durante i quali i due testimoni vengono lasciati cadavere nella pubblica via. Passati i tre giorni i due testimoni vengono risuscitati e chiamati in cielo da Dio (Rivelazione 11:11). Paolo muore per il sistema precedente ma viene risuscitato tramite lo spirito che lo guarisce. Immediatamente dopo Paolo inizia a predicare provando con le scritture che Gesù era il Cristo. Egli diviene attivo cioè nell’aiutare altri nel loro percorso di risveglio spirituale.

Il paradiso spirituale
Anche in Isaia 35 si descrive il paradiso dello spirito abitato da coloro che lavorano per il risveglio spirituale del rimanente. In questo capitolo si parla del deserto e della regione arida. Noi sappiamo che dopo il parto, alla donna di Rivelazione 12 vengono date ali di aquila per volare nel deserto dove vi è nutrita per tre anni e mezzo. (Rivelazione 12:14).
Questo deserto con il tempo si riempie di persone che hanno capito la necessità di lasciare le religioni. Nel deserto non c’è nulla. Manca una organizzazione religiosa che sia in grado di guidare questo rimanente. Ci sono tuttavia molte persone che hanno ricercato Dio e hanno capito verità importanti. Queste persone divengono come fonti di acqua spirituale e il deserto fiorisce per chi ha riacquistato la vista. In questo deserto ci si rafforza e sostiene: “Rafforzate le mani deboli e rendete ferme le ginocchia che vacillano”. Si incoraggiano coloro che hanno paura e li si aiuta a rimanere perseveranti fino alla fine: “Dite a quelli che sono di cuore ansioso: “Siate forti. Non temete. Ecco, il vostro proprio Dio verrà con la vendetta stessa, Dio, sì, con una ricompensa. Egli stesso verrà e vi salverà.” (Isaia 35:3-4).
Questo incoraggiamento e sostegno porta ad una crescita spirituale che si manifesta con il recupero della vista da parte dei ciechi. Questi capiscono sempre meglio le verità bibliche che sono legate ai tempi della fine che stiamo vivendo. Il versetto 5 del capitolo 35 di Isaia recita così: “In quel tempo gli occhi dei ciechi saranno aperti, e i medesimi orecchi dei sordi saranno sturati. In quel tempo lo zoppo salterà proprio come fa il cervo, e la lingua del muto griderà di gioia. Poiché nel deserto saranno sgorgate le acque, e i torrenti nella pianura desertica”.
Il risveglio spirituale e la purificazione
Il deserto diventa un luogo e un periodo di purificazione. Il rimanente che esce dal sistema viene guidato dallo spirito in modo da pulirsi di tutto il sudiciume dell’idolatria religiosa di Babilonia.
Al versetto 8 Isaia continua: “E certamente ci sarà una strada maestra, sì, una via; e sarà chiamata la Via della Santità. Non vi passerà l’impuro. E sarà per chi cammina nella via, e [in essa] non erreranno gli stolti. Non ci sarà nessun leone, e non vi salirà alcuna sorta di rapaci bestie selvagge. Là non se ne troverà nessuna; e [vi] dovranno camminare i ricomprati. I medesimi redenti da Geova torneranno e certamente verranno a Sion con grido di gioia; e allegrezza a tempo indefinito sarà sulla loro testa. Conseguiranno esultanza e allegrezza, e mestizia e sospiri dovranno fuggire.”
Lo spirito santo è la chiave: esegue un discrimine tra chi ha capito e chi no e permette solo agli eletti di trovarsi in questa condizione di paradiso spirituale.
Un cieco guarito da Gesù
Gesù diede prova durante la sua vita di quanto sta avvenendo ora e di quanto in modo letterale avverrà sulla nuova terra che ci attende dopo la fine di questo sistema. Nel capitolo 9 di Giovanni possiamo leggere a proposito di un episodio in cui Gesù guarì un cieco compiendo un miracolo. Chiaramente questa è una indicazione della possibilità che ha Gesù di guarire i malati in senso letterale. Tuttavia c’è un significato spirituale che a noi che siamo nel deserto interessa particolarmente, Prima di guarire il cieco Gesù infatti dice: “Finché sono nel mondo io sono la luce del mondo”.
Questo è valido per la sua prima presenza quanto per la sua presenza attuale. La luce è luce spirituale che porta alla raccolta di un piccolo rimanente che verrà salvato. Gesù guarisce il cieco dopo avergli messo dell’argilla modellata sugli occhi. Anche qui possiamo vedere un simbolo: noi siamo l’argilla nelle mani di Dio ed egli può usarci per portare luce ad altre persone.
Una volta guarito Gesù dice al cieco di andare a lavarsi nella riserva d’acqua di Siloam (Giovanni 9:7). Si evidenzia così il fatto che il ritorno alla luce dopo un periodo di cecità spirituale significa un percorso di purificazione: non viene consentito ad una persona che voglia rimanere in un sistema impuro di aprire gli occhi.
Il capitolo 9 di Giovanni termina infatti dicendo: ““Per [questo] giudizio sono venuto in questo mondo: affinché quelli che non vedono vedano e quelli che vedono divengano ciechi”. Quelli dei farisei che erano con lui udirono queste cose e gli dissero: “Non siamo ciechi anche noi, vero?” Gesù disse loro: “Se foste ciechi non avreste alcun peccato. Ma ora dite: ‘Noi vediamo’. Il vostro peccato rimane”.” (Giovanni 9:39-41). I Farisei si rivelano essere impuri in quanto non ammettono il loro stato di cecità spirituale. Se ammettessero di essere ciechi sarebbero senza peccato e verrebbero guariti.

Chi ancora non ha capito nulla è spacciato
Gesù, ormai abbiamo compreso, versa il suo spirito, cioè appone il suo marchio, su coloro che gemono spiritualmente. Sono persone che si sentono cieche in quanto non hanno più alcuna guida spirituale. Il sole delle religioni si è oscurato e non sanno cos’altro fare se non uscirne (Rivelazione 8:12). Avviano così un processo di purificazione che li porta nel paradiso spirituale di Isaia 35.
Nelle religioni ci sono probabilmente ancora molte persone che sono in attesa di qualche avvenimento. Vorrebbero uscire ma non sanno dove andare. Siamo in attesa del grande terremoto che deve avvenire il settimo anno. (Rivelazione 16:18).
Coloro che non hanno ancora capito nulla, magari si sono già vaccinati e continuano a rimanere nelle religioni sono spacciati. Sono esattamente come i Farisei che dicono di non essere ciechi.
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Ingegnere meccanico. Nel 2015, quando scoprii il movimento degli American Flat Earthers, fui affascinato. Presto mi resi conto che la Terra non poteva essere un globo. Tra le mie migliori scoperte c’è la reintroduzione dell’etere nella fisica della Terra Piatta e una nuova visione della natura della luce.
Coautore del libro “Le vere misure della Terra (piatta)” produce dal 2019 materiale video inerente la Terra piatta sul suo canale Youtube oltre che articoli di divulgazione su tematiche quali le Profezie Bibliche in rapporto ai tempi correnti.
Volevo sapere prima che venga Gesù non dobbiamo superare la grande tribolazione?
Il signore verrà nella seconda venuta o anche prima della seconda venuta finale?
Certo. Gesù è già venuto sebbene in modo non visibile e la sua manifestazione si comprende dalle molte persone che non si marchiano e escono dalle religioni.