Due classi di sacerdoti

Il Messia fu nel corso del tempo prefigurato da vari personaggi. Uno di essi fu Davide. C’è pertanto un aspetto caratteristico del regno di Davide che ci può confermare nella convinzione che i due greggi del Cristo rispettivamente di Luca 12:32 e di Giovanni 10:16 corrispondono ai due distinti gruppi preposti al regno di Rivelazione 7:4 (cioè i 144.000), e di Rivelazione 7:9 (cioè la grande folla). Noi che durante l’attuale presenza del Cristo apparteniamo alla classe sacerdotale della grande folla siamo consapevoli delle parole di 1Pietro 2:4-5 che legge: “Avvicinandovi a lui come a una pietra vivente, rigettata, è vero, dagli uomini, ma presso Dio eletta, preziosa, anche voi, come pietre viventi, siete edificati [come] una casa spirituale in vista di un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali accettevoli a Dio per mezzo di Gesù Cristo.”  Sappiamo cioè di appartenere a una casa regal-sacerdotale che regnerà con il Cristo.

Le lunghe vesti bianche

Gli israeliti che non erano sacerdoti potevano portare un indumento di lino e un altro di lana. Ma per i figli di Aaronne si dovevano preparare tuniche, fasce e copricapi di lino per conferire loro gloria e splendore. Ci sono molti altri riferimenti simbolici all’abbigliamento nelle scritture. Come un’uniforme o un’acconciatura particolare indica che uno appartiene a una certa organizzazione o sostiene un certo movimento, così gli abiti, nell’uso biblico simbolico, identificano una persona, la sua posizione e le attività che svolge, come nell’illustrazione di Gesù della veste nuziale.

“Farai inoltre tuniche, fasce e copricapi per i figli di Aronne, per conferire loro gloria e splendore. Vestirai tuo fratello Aronne e i suoi figli con lui, e li ungerai e li insedierai e li consacrerai, e loro serviranno come miei sacerdoti. Fa’ inoltre calzoni di lino perché si coprano le nudità; andranno dai fianchi alle cosce. Aronne e i suoi figli dovranno averli indosso quando entreranno nella tenda dell’incontro o quando si avvicineranno all’altare per servire nel luogo santo, così da non incorrere nella colpa e morire. È un decreto permanente per lui e per i suoi discendenti dopo di lui. (Esodo 28:39-43)

Le lunghe vesti bianche indossate dai componenti della grande folla sono da intendersi come abiti sacerdotali. Dunque le due classi di cui si legge in Rivelazione 7 son entrambe classi di re sacerdoti, un regal sacerdozio secondo la definizione di 1 Pt 2:9. Ora, al tempo del regno di Davide c’erano due sommi sacerdoti attivi e officianti, uno di discendenza aaronnica e uno di discendenza mosaica. Cerchiamo di districare l’intera faccenda, di per sé alquanto intricata.

Davide passa a Nob

Abiatar, discendente di sommi sacerdoti, viveva a Nob, città sacerdotale poco distante da Gerusalemme. Davide un giorno era capitato a Nob. Costretto a fuggire da Saul era andato dal sommo sacerdote Ahimelec a chiedere del pane e una spada per sé e per i suoi uomini. Doeg l’edomita, nemico personale di Davide e leccapiedi di Saul, aveva riferito al re quel che aveva visto. Saul aveva fatto uccidere tutti i sacerdoti di Nob, 85 uomini e sterminare le loro famiglie con tutta la città. Solo Abiatar era riuscito a scampare. (1 Sam capitoli 21-22) Questo Abiatar fu l’ultimo capo sacerdote della linea familiare di Mosè e venne deposto da Salomone. Abiatar infatti si era schierato dalla parte di Adonia in una cospirazione contro Salomone. (1Re 2:27, 35) Di lì in poi la linea sacerdotale legittima sarebbe stata quella di Aaronne.

Due sommi sacerdoti al tempo di Davide

Al tempo di Davide, fin dall’inizio del regno, officiarono due sommi sacerdoti, uno, Zadoc, al tabernacolo di Gabaon e l’altro, Abiatar, di fronte all’arca che il re aveva trasferito a Gerusalemme. Evidentemente sarebbe stato scioccante per tutti veder concentrare in un sol colpo nella capitale un doppio sacerdozio di fronte all’arca e al piccolo recinto del tabernacolo. Infatti la grande area del tempio non era ancora stata progettata. In quella fase perciò era meglio tenere il tabernacolo e l’arca con i rispettivi due sommi sacerdoti in due luoghi separati. Ciò avrebbe permesso al popolo di adorare senza creare troppa confusione in mancanza di aree meglio predisposte. Tuttavia è evidente che una situazione del genere non poteva durare.

Dunque durante i 40 anni del regno di Davide continuarono ad esserci due capi e due classi sacerdotali che officiavano in luoghi separati. Abiatar era stato per Davide un compagno di vagabondaggi in quanto scampato alla strage di Nob. L’altro capo sacerdotale era Zadoc che aveva officiato durante gli ultimi ultimi anni del regno di Saul, presumibilmente dopo il bagno di sangue a Nob voluto dal re.

Zadoc della famiglia di Aaronne

Zadoc, compare sulla scena d’improvviso, ma con una precisa genealogia che lo lega alla casa di Aaronne. Tuttavia in 2Samuele 8:17 Zadoc è chiamato figlio di Ahitub il che sembrerebbe imparentarlo con la casa di Eli. Il passo citato legge: “E Zadoc figlio di Ahitub e Ahimelec figlio di Abiatar erano sacerdoti.” Questo versetto sembrerebbe, a detta di diversi commentatori, il risultato di una corruzione testuale. Infatti sulla base di una tale lettura sembrerebbe che Zadoc fosse lo zio di Abiatar in quanto Ahitub era padre di Ahimelec e nonno di Abiatar.

Zadoc, sacerdote di discendenza aaronnica forse per parte di padre ma non per parte di madre

Se Zadoc fosse un erede della casa di Eli, questo solo fatto contrasterebbe con la profezia espressa in 2 Samuele 2:27-36. Per cercare di risolvere il rebus si dovrebbe ipotizzare una situazione diversa, cioè che Zadoc fosse figlio di una figlia di Ahitub, dunque discendente di Mosè per parte di madre ma che per parte di padre fosse un discendente di Aaronne. Ciò sarebbe dunque in armonia con la genealogia di 1Cronache 6:1-8 da cui si evince che Zadoc era di discendenza aaronnica.

Condannata la casa di Eli

La profezia di 1Samuele 2:27-36 legge: “E avvenne che un uomo di Dio andò da Eli e gli disse: “Questo è ciò che Geova dice: ‘Non è forse vero che mi rivelai apertamente alla casa del tuo antenato quando gli israeliti si trovavano in Egitto come schiavi della casa del faraone? E lui fu scelto fra tutte le tribù d’Israele come mio sacerdote, perché salisse sul mio altare a fare sacrifici, offrisse incenso e indossasse un efod davanti a me; e diedi alla casa del tuo antenato tutte le offerte degli israeliti fatte mediante il fuoco. Perché disprezzate il mio sacrificio e la mia offerta, che ho comandato nella mia dimora? Per quale motivo continui a onorare i tuoi figli più di me? Perché vi ingrassate con le migliori porzioni di ogni offerta del mio popolo Israele?

Mosè, un illustre antenato

Un uomo del vero Dio era dunque venuto un giorno da Eli con un messaggio di condanna. Gli aveva innanzi tutto ricordato quel suo illustre antenato scelto da tutte le tribù d’Israele per fare da sacerdote. Ma poi aveva detto: “Ecco vengono i giorni in cui certamente reciderò il tuo braccio e il braccio della casa del tuo antenato, così che non ci sarà vecchio nella tua casa. E guarderai realmente un avversario nella mia dimora in mezzo a tutto il bene che è fatto in mezzo a Israele; e nella tua casa non ci sarà mai un vecchio.” (1Sam 2:31-32) Chi era questo antenato a cui Geova si era rivelato se non lo stesso Mosè? Infatti Aaronne rispetto al fratello aveva sempre svolto una funzione subalterna.

La stessa profezia fu ampiamente adempiuta con il massacro della casa di Eli prima a Silo, e poi a Nob per mano di Saul.

 Il braccio di Aaronne non venne stroncato

Dunque il braccio dell’antenato di Eli doveva essere reciso. Se l’antenato fosse stato Aronne, allora Zadoc, sommo sacerdote di una nuova linea dinastica, avrebbe dovuto provenire da Mosè. Ma le Scritture non danno questa risposta. In 1Cronache 6:1-8 viene tracciata la genealogia di Zadoc esattamente da Aronne a prova del fatto che il braccio aaronnico non era stato stroncato. Allora il braccio di chi fu quello reciso? Non certo quello di Aronne. Bensì quello di Mosè. Non c’è alternativa.

La genealogia di Zadoc

La genealogia di Zadoc viene così descritta: I figli di Levi furono Ghèrson, Chèat e Meràri. E I figli di Chèat furono Amràm, Izàr, Èbron e Uzzièl. I figli di Amràm furono Aronne, Mosè e Miriam. E I figli di Aronne furono Nàdab, Abìu, Eleàzaro e Itamàr. Eleàzaro generò Fìneas; Fìneas generò Abisùa; Abisùa generò Bucchi; Bucchi generò Uzzi; Uzzi generò Zeraìa; Zeraìa generò Meraiòt; Meraiòt generò Amarìa; Amarìa generò Ahitùb; Ahitùb generò Zàdoc; (1Cron 6:1-8) A questo punto potremmo perfino ipotizzare il fatto che una delle figlie di Ahitub avesse sposato un uomo omonimo di suo padre, quindi egli stesso nominato Ahitub. A meno di credere veramente in una corruzione testuale in questo versetto. Personalmente credo di no.

Tratterò con disprezzo quelli che mi disprezzano

La profezia di 2 Samuele 2 continua poi dicendo: “‘Pertanto questo è ciò che Geova, l’Iddio d’Israele, dichiara: “È vero, avevo detto che la tua casa e la casa del tuo antenato mi avrebbero servito per sempre”. Ora però Geova afferma: “Per me una cosa del genere è inconcepibile, perché onorerò quelli che mi onorano ma tratterò con disprezzo quelli che mi disprezzano”. Ecco, verranno i giorni in cui cancellerò il tuo potere e quello della casa del tuo antenato, così che nessuno della tua casa arriverà alla vecchiaia. In mezzo a tutto il bene che viene fatto a Israele, tu vedrai un avversario nella mia dimora, e nessuno della tua casa arriverà più alla vecchiaia.

L’uomo della tua casa che non rimuoverò dal servizio presso il mio altare farà consumare i tuoi occhi per il pianto e ti causerà dolore, ma la maggior parte di quelli della tua casa morirà di spada. E quello che accadrà ai tuoi due figli, Ofni e Fìneas, sarà per te un segno: moriranno entrambi lo stesso giorno. Allora mi sceglierò un sacerdote fedele. Lui agirà in armonia con i desideri del mio cuore, e gli edificherò una casa stabile, e servirà per sempre come sacerdote per il mio unto. Chiunque resterà della tua casa andrà a inchinarsi a lui per assicurarsi del denaro e un po’ di pane, e dirà: “Ti prego, affidami una mansione sacerdotale che mi garantisca un tozzo di pane”’”.

Collocarsi ipoteticamente in un periodo storico

Cercare di stabilire una successione cronologica dei fatti potrebbe sembrare superfluo, ma non lo è, anzi aiuta a farci un’idea generale e a capire. Così, volendo collocare Eli storicamente nel tempo, potremmo fissare la sua morte quanti anni prima dell’inizio del regno di Saul? 40 anni o 50 o perfino 60? Infatti quello fu grosso modo il periodo in cui Samuele continuava la sua decennale attività profetica. Eli giudicò Israele per un periodo di quarant’anni. Per tutto questo periodo la successione sacerdotale sulla linea mosaica manca dagli elenchi. Nel frattempo, prima e dopo l’investitura di Eli alla carica somma, anche sacerdoti della discendenza aaronnica di Eleazaro potevano subentrare come sacerdoti su entrambi i versanti, a Silo o a Dan. Infatti bisogna ricordare che, poco dopo la morte di Mosè, a Dan era venuto a formarsi un centro idolatrico alternativo a quello di Silo. E Dan restò nel corso di tutta la storia d’Israele un centro per l’adorazione dei vitelli.

Alcune ipotesi

Dunque cerchiamo di fare delle ipotesi cronologiche:

 1213? – 1173? a. C. periodo di 40 anni del sacerdozio di Eli (1Sam4:18);

1173? – 1117? a. C. periodo in cui Samuele è giudice e profeta facente le veci nel sacerdozio di Icabod (?) o di un altro minore;

1117-1077 a. C. regno di Saul,

1077-1037 a. C. regno di Davide.

Questa impostazione, per quanto sembri logica, non può, per ovvie ragioni, essere precisa alla lettera.

Quanto tempo ci volle per arrivare all’adempimento della profezia?

Come possiamo cercare di quantificare il tempo intercorso tra l’enunciazione della profezia data ad Eli e il suo adempimento? Samuele era un ragazzo al tempo in cui la casa sacerdotale di Eli veniva giudicata e il profeta era ormai maturo quando riceveva l’incarico di ungere Saul. Dopo l’unzione Saul regnava 40 anni. Così, a conti fatti, tra la morte di Eli e l’insediamento al trono di Davide come re dovettero passare circa 100 anni. Poi tra l’insediamento di Davide e quello di Salomone passarono altri 40 anni.

A quel punto 1Re 2:27 enuncia chiaramente l’avvenuto adempimento della profezia dicendo: “Salomone allontanò dunque Abiatàr dall’incarico di sacerdote di Geova, perché si adempisse quello che Geova aveva detto contro la casa di Eli a Silo.” Di conseguenza, un po’ dopo, al v 35 dello stesso capitolo 2 di 1Re, lo stesso scrittore dichiara espressamente che Salomone destituì Abiatàr e nominò al suo posto il sacerdote Zàdoc. Perciò tra l’enunciazione della profezia e il suo adempimento passarono circa 140 anni.

Perché mantenere effettivi due sommi sacerdoti contemporaneamente?

In quanto a Zadoc, Davide se l’era trovato in carica al momento della sua successione sul trono. In quella fase diversamente non si poteva fare. Davide era legato ad Abiatar da sentimenti di gratitudine e da un certo senso di colpa. Egli stesso dichiarava al sopravissuto: “Da parte mia ho fatto torto a ogni anima della casa di tuo padre.” 1Sam 22:22) Infatti proprio lui era stato la causa, per quanto involontaria, di un grave massacro. Erano morte centinaia di persone. Davide, oltretutto, aveva mentito ad Ahimelec che tremando gli aveva chiesto: perchè arrivi qui tutto solo? (Cfr 1Sam 21:2) Sarebbe stato quindi impossibile rimuovere Abiatar dalla carica sacra per favorire Zadoc, nonostante quella fosse, in ultima analisi, l’espressa volontà di Geova. Bisognava aspettare il momento giusto. In quel frangente perciò era meglio tenere due sommi sacerdoti anche se in due luoghi diversi. Zadoc officiante a Gabaon ma Abiatar a Gerusalemme.

Due centri separati dedicati all’adorazione

1Cron 16:38-40 spiega come si svolsero i fatti: “Quindi egli lasciò lì davanti all’arca del patto di Geova Asaf e i suoi fratelli perché servissero davanti all’Arca di continuo, secondo l’esigenza di ciascun giorno; e Obed-Edom e i suoi fratelli, sessantotto, e Obed-Edom figlio di Iedutun e Osa come portinai; e Zadoc il sacerdote e i suoi fratelli i sacerdoti dinanzi al tabernacolo di Geova sull’alto luogo che era a Gabaon, per offrire olocausti a Geova sull’altare dell’olocausto di continuo, mattina e sera, e per tutto ciò che è scritto nella legge di Geova che egli impose come comando a Israele”.

Abiatar stava invece nei pressi dell’Arca, presso l’aia di Obed-Edom. Tuttavia in capo a tre mesi, dopo che l’arca aveva rischiato di capovolgersi con conseguente morte di Uzza, essa fu trasferita a Gerusalemme come si comprende dalla lettura di 2Sam 6:11-12: L’Arca di Geova rimase per tre mesi a casa di Òbed-Èdom il gattita; e Geova benedisse lui e tutta la sua famiglia. E al re Davide fu riferito: “Geova ha benedetto la casa di Òbed-Èdom e tutto ciò che gli appartiene a motivo dell’Arca del vero Dio”. Allora Davide andò a prendere l’Arca del vero Dio a casa di Òbed-Èdom per portarla con gioia alla Città di Davide.” (2Sam 6:11-12)

Conclusione

Zadoc, dunque, risulta essere un esponente della casa di Aaronne come chiaramente espresso in 1Cron 6:1-8. Viceversa la dinastia sacerdotale mosaica di Abiatar a quel punto si estinse in quanto alla funzione del sommo sacerdozio. Dato che le scritture hanno di solito un risvolto profetico, come possiamo intendere questa situazione? Questi fatti prefigurano la presenza di due classi regal-sacerdotali al tempo delle due presenze del Cristo, una classe venutasi a costituire durante il ministero del Cristo, nel primo secolo, e una che è in via di formazione, da oggi con l’insediamento del regno messianico, la cosiddetta parousia del Cristo, fino ad Armaghedon.

Che dire dunque del fatto che sul soglio papale di Roma ci siano tutt’ora due pontefici, uno effettivo e uno emerito? Sarebbe anche questa una situazione simile a quella vissuta ai tempi di Davide e relativa ai due sommi sacerdoti che officiavano all’epoca? Ricordiamo che la parousia del Cristo è quella di un più grande, grandissimo Davide. poi ricordiamo anche che la Chiesa Cattolica Romana è la parte principale di Babilonia. Perchè? In quanto tutte le altre denominazioni cosiddette cristiane, dai Luterani agli Ortodossi, dagli Evangelici ai Testimoni di Geova, dai Calvinisti ai Mormoni, tanto per citarne alcuni, si sono nel tempo distaccate da Roma. Dunque oggi sullo scenario mondiale si presentano due massimi pontefici, noti a tutti mentre i due Testimoni di Rivelazione 11 passano del tutto inosservati.

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