Risurrezione per tre classi di persone

La risurrezione è un argomento che interessa l’uomo da sempre. Nel nostro viaggio di interpretazione della Bibbia abbiamo fatto delle interessanti scoperte per quanto riguarda la risurrezione dei morti. Ci sono i 144000 unti ebrei, la grande folla presa da ogni nazione, tribù, popolo e lingua e poi ci sono gli “altri morti” di cui si parla in Rivelazione 20:5. Questi verranno alla vera vita come figli di Dio solo alla fine del millennio.

Il resto dei morti non venne alla vita finché i 1.000 anni non furono finiti.

Rivelazione 20:5

I 144000 e la grande folla sono due gruppi di persone che vengono testati per governare durante i mille anni del governo messianico. Il loro governo sarà sugli svariati miliardi di persone che verranno risuscitati sulla nuova terra, cioè “gli altri morti”.

Risurrezione di Lazzaro: un simbolo oltre il miracolo

Leggendo il vangelo di Giovanni ho trovato una conferma a questa nostra interpretazione narrata nella storia di Lazzaro. Chi legge questa storia rimane colpito dal miracolo. Chi ha fede comprende che questo episodio è una dimostrazione del fatto che Gesù può risuscitare i morti e che lo farà nell’ultimo giorno. Tuttavia di solito non si approfondisce ulteriormente.

La prima cosa che dovremmo chiederci è cosa significhi il nome Lazzaro. Si trattava del vero nome del risuscitato? Già in passato avevamo trattato questo argomento e avevamo determinato che Lazzaro potrebbe essere lo stesso scrittore Giovanni. Lazzaro diventa quindi un titolo che assume un significato simbolico. Lazzaro significa “lebbroso” ma anche può essere associato al nome Eleazaro che significa “Dio ha aiutato”. Il nome simbolico diventerebbe quindi “Dio ha aiutato il lebbroso”. Il fatto che la storia abbia un valore che va oltre al racconto, seppur incredibile, di una morte e di una resurrezione si capisce anche da quanto dice Gesù:

“Quando lo seppe, Gesù disse: “Questa malattia alla fine non sarà per la morte, ma per la gloria di Dio, affinché tramite essa il Figlio di Dio sia glorificato”.

(Giovanni 11:4)

Gesù viene avvertito che Lazzaro sta per morire. Non si affretta ad andare da lui ma aspetta due giorni e afferma che la sua morte sia per la gloria di Dio. La morte di Lazzaro era quindi qualcosa che sarebbe servito per chi avesse visto la sua resurrezione e per noi oggi che ne leggiamo il racconto. Come in tutte le cose della Bibbia la lettura può avvenire a più livelli e i significati si sovrappongono a strati.

risurrezione

Un evento per la gloria di Dio

La prima cosa sicura è che si tratta di un racconto di risurrezione. Gli insegnamenti che ne traiamo sono quindi legati alla risurrezione. Riporto di seguito i versetti del capitolo 11 di Giovanni che sono più pregni di significato. Ad un certo punto Marta, la sorella di Lazzaro, esprime a Gesù il rammarico per il fatto che Gesù non era presente quando Lazzaro è morto:

“Marta disse dunque a Gesù: “Signore, se tu fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto. Ma anche adesso so che qualsiasi cosa tu chieda a Dio, Dio te la darà”. Gesù le disse: “Tuo fratello risorgerà”. Marta gli rispose: “So che risorgerà nella risurrezione, nell’ultimo giorno”. Gesù le disse: “Io sono la risurrezione e la vita. Chi esercita fede in me, anche se muore, tornerà a vivere; e chiunque vive ed esercita fede in me non morirà mai. Tu ci credi?” Lei rispose: “Sì, Signore, credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo”.”

(Giovanni 11:21-27)

Nei versetti che ho riportato sopra Gesù divide il discorso in tre parti:

  • Lazzaro è morto e risusciterà nella risurrezione dell’ultimo giorno (non si parla di fede);
  • Chi esercita fede in Gesù, anche se muore tornerà a vivere;
  • Chiunque vive ed esercita fede in Gesù non morirà mai.

Risurrezione per Tre classi

Questi tre step sembrano corrispondere alle tre classi di persone che abbiamo menzionato all’inizio del capitolo: i 144000, la grande folla e gli altri morti. Partiamo da questi ultimi: come dicono i versetti essi verranno risuscitati nell’ultimo giorno, durante il millennio, e questo indipendentemente dalla fede. Atti dice a questo proposito:

“Inoltre ho in Dio la speranza, che anche questi uomini hanno, che ci sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti”.

Atti 24:15

Chi è morto quindi in un periodo lontano dalla presenza del Cristo verrà risuscitato durante il millennio, il giorno del giudizio e dovrà superare un test finale quando Satana verrà liberato.

Il secondo gruppo di persone muore, ma è fedele, requisito che è richiesto per ricevere la prima resurrezione. Si tratta di quella risurrezione che viene data ai 144000 che sono morti fedeli quando Gesù fu sulla Terra durante la sua prima presenza. Il terzo gruppo fa riferimento invece a quelle persone che sono fedeli al Cristo durante la sua seconda presenza. La presenza del Cristo può essere associata al periodo del calpestamento di Gerusalemme, cioè gli ultimi sette anni della storia umana. In 1 Corinti si trovano alcuni appunti sull’ordine temporale delle risurrezioni:

“e come in Adamo tutti muoiono, così nel Cristo tutti riceveranno la vita. Ma ciascuno nell’ordine dovuto: Cristo la primizia, dopodiché quelli che appartengono al Cristo, durante la sua presenza. Poi la fine, quando lui consegnerà il Regno al suo Dio e Padre dopo aver ridotto a nulla ogni governo e ogni autorità e potenza.”

(1 Corinti 15:22-24)

Tutto secondo l’ordine prestabilito

In questi versetti rivediamo le stesse cose che dice Gesù: “Prima risorge il Cristo, poi coloro che appartengono al Cristo durante la sua presenza, i 144000 per la prima presenza e la grande folla per la seconda, e poi la fine, cioè tutti gli altri arrivano alla vera vita alla fine del millennio dopo il test finale.

Qui devo aprire una parentesi. Il numero completo dei 144000 non è stato ottenuto nel primo secolo in modo completo. I 7000 di cui si parla in Rivelazione 11:13 sono un rimanente dei 144000. Si può avere conferma di ciò in Romani capitolo 11:4 e 5 dove i 7000 vengono descritti come un rimanente lasciato rimanere per grazia. Questi 7000 verranno rapiti in cielo prima della grande folla, nello stesso momento in cui verranno risuscitati anche gli altri 137000. (1 Tessalonicesi 4:15).

Tre classi di persone rappresentate da Lazzaro, Maria e Marta

Queste tre classi di persone corrispondono ai tre personaggi principali di questa storia: Lazzaro e le sue due sorelle Marta e Maria. A proposito di Maria il capitolo di Giovanni si esprime in questo modo:

“Si trattava di quella Maria che cosparse il Signore di olio profumato e gli asciugò i piedi con i propri capelli. Il malato, Lazzaro, era suo fratello.”

Maria quindi lava i piedi a Gesù e li asciuga con i suoi capelli. L’olio in testa sta a rappresentare l’unzione di Maria che quindi è da ricollegare ai 144000 (137000 più 7000) che vengono suggellati proprio durante la prima presenza del cristo. Di Lazzaro abbiamo già detto: muore quando il Cristo non c’è, quindi rappresenta gli altri morti che verranno risuscitati nel millennio e arriveranno alla vera vita dopo il test finale.

La terza è Marta alla quale Gesù dice: “Non ti ho detto che se credi vedrai la gloria di Dio?” . Marta rappresenta quindi la grande folla, che se crede potrebbe non morire e essere mutata nella nuova Terra di cui parla la Bibbia.

“Ecco, vi dico un sacro segreto: non tutti ci addormenteremo nella morte, ma tutti saremo trasformati in un istante, in un batter d’occhio, durante l’ultima tromba. La tromba suonerà e i morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati.”

(1 corinti 15:51-53).

Detto ciò possiamo concludere dicendo che dal racconto di Lazzaro abbiamo una chiara conferma di quanto abbiamo compreso: ci sono tre classi di persone che han la possibilità di vivere per sempre. Per il particolare periodo di test che stiamo vivendo a noi è chiesto qualcosa di più per poter ricevere la vita nel nuovo mondo: dobbiamo evitare il marchio ed esercitare fede. Il risultato merita sicuramente lo sforzo.


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3 pensieri riguardo “Risurrezione per tre classi di persone

  1. Grazie Michele, mi e’ piaciuta questa visione e interpretazione. Il mio nik name e’ Alma. Come dissi nell’ unica riunione a cui ho partecipato non ho avuto una educazione religiosa ed e’ da pochi anni che sto cercando il contatto con l’ aspetto spirituale della vita. Non e’ semplice entrare in contatto in quanto abituata dalle vicissitudini della vita a fare unicamente riferimento a me stessa. Difficolta’ ad avere fiducia e quindi fede. Ma apprezzo la tua visione e condivido il concetto della terra piatta che sento con il cuore essere una verita’. Buona Domenica.

  2. Grazie infinite per questi preziosi insegnamenti, non esistono altre fonti preziose (oltre la bibbia) così chiari comprensibili e utili,

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