Giuda non apprezzò le cose spirituali

Giuda commise il peccato imperdonabile dell’Anticristo perché non apprezzò le cose spirituali. Abbiamo già parlato del peccato imperdonabile e abbiamo visto come esso sia legato al non riconoscere la presenza del Cristo nei nostri giorni. Molte persone conoscono la Bibbia e sanno che deve arrivare la fine di questo sistema. Continuano però a relegare la fine ad un misterioso periodo di tempo futuro del quale si sa solamente che è vicino. Non individuano i segni del fatto che la presenza del Cristo è cominciata.

La seconda lettera di Giovanni dice che coloro che non riconoscono il Cristo venuto nella carne costituiscono la classe dell’Anticristo. Sono coloro che si ergono sopra Dio e agiscono per salvare se stessi piuttosto che aspettare la salvezza che viene dal Cristo.

Riconoscere la prima e la seconda venuta del Cristo

In questa categoria naturalmente rientrano anche coloro che non hanno riconosciuto la prima presenza del Cristo. C’è una corrispondenza tra due avvenimenti della prima e della seconda presenza del Cristo. Sappiamo infatti che la presenza corrisponde all’ultima settimana delle settanta settimane della profezia di Daniele. Alla metà di quella settimana Il Cristo morì durante la sua prima presenza, mentre è stato incoronato nell’ultima settimana di anni attuale. I due avvenimenti corrispondono.

Con la sua morte egli istituisce un nuovo patto per un Regno che diventa realtà con la sua intronizzazione. Il ricordo della sua morte doveva essere ripetuto fino alla metà della settimana della seconda venuta. Il regno messianico è reso possibile perché egli è rimasto fedele ed è morto durante la prima presenza. Noi avremo la possibilità di vivere per sempre e di governare nel regno messianico per il fatto che Gesù si è sacrificato per noi.

Tra coloro che non riconobbero il Cristo al tempo della sua prima venuta c’è sicuramente Giuda Iscariota, colui che poi lo tradì e lo consegnò ai farisei perché lo uccidessero. Lui venne scelto tra i dodici perché inizialmente aveva delle caratteristiche buone, o forse perché Gesù ancora non voleva giudicare quelle cattive e gli lasciava il beneficio del dubbio. Questo spesso viene messo in discussione e si pensa che egli fosse predestinato al ruolo di traditore e che quindi non avesse vere colpe. In realtà per capire bene dobbiamo ancora una volta fare una analogia con i tempi odierni.

Giuda

Giuda era predestinato?

Il popolo di Dio, fino a quando sono iniziati i tempi della fine, era costituito da tutte le religioni che asserivano di adorarlo. Ad un certo punto, con l’inizio dei tempi della fine è iniziato il calpestamento delle religioni, che dovevano essere distrutte per ricavarne un misero rimanente. Da queste religioni sono usciti e stanno uscendo gli eletti della grande folla, cioè coloro che avranno il privilegio di governare assieme al Cristo e ai 144000. Molti che hanno servito Dio per anni o per decenni e hanno fatto dei sacrifici per Dio non sono tuttavia tra coloro che hanno deciso di uscire dalle religioni e lo hanno dimostrato con l’assunzione del marchio-vaccino. Queste persone erano forse predestinate?

Ed erano quindi predestinati anche gli eletti sui quali Dio ha versato il suo spirito affinché avessero il discernimento necessario per capire la presenza del Cristo? Sappiamo bene che Dio non agisce in questo modo e ha lasciato la libertà di decidere a tutti a partire da Adamo ed Eva. Qual è il criterio con cui egli sceglie i suoi? Evidentemente c’è un momento in cui egli arriva a decidere ma prima se ne astiene .

Come sceglie Dio i suoi

Dio lascia che ciascuno faccia la propria vita con il beneficio del dubbio. Naturalmente avverte ciascuno sulle conseguenze delle proprie azioni ma ad ogni modo non giudica nessuno fino a quando non è opportuno farlo. Così alla metà della settimana che costituisce il periodo degli ultimi sette anni di questo sistema, Gesù ha ricevuto potere e il suo spirito ha cominciato ad operare affinché molti capissero i tempi. Da quel momento Dio, che prima accettava l’adorazione di tutti i suoi servitori, ha iniziato a fare distinzione. Con quale criterio? Dio cerca le persone spirituali, che desiderano la verità e che non sono attaccate a questa vita per quello che è in grado di offrire.

Pensiamo a Giuda. Cinque giorni prima della morte di Gesù, Maria venne e unse i piedi del Cristo con dell’olio profumato del costo di 300 denari. (Giovanni 12:5-6). Giuda si espresse dicendo che si sarebbe potuto usare meglio quell’olio vendendolo e dando il ricavato ai poveri. In realtà Giuda gestiva le casse del gruppo e rubava da esse. Da qui si capisce il difetto di Giuda. Gli piacevano ai soldi. Gesù lo sapeva ma non lo giudicava ancora perché non era il momento. Quando arriva il momento in cui Gesù emette il suo giudizio? Solo alla fine, durante l’ultima cena. Gesù avverte che qualcuno stava per tradirlo e che si trattava di colui al quale avrebbe porto un boccone.

“Perciò Gesù rispose: “È quello al quale darò il boccone che intingo”. E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. E allora, dopo il boccone, Satana entrò in quest’ultimo. Perciò Gesù gli disse: “Quello che fai, fallo più presto”.”

(Giovanni 13:26-27)

Questo è il momento in cui Giuda riceve il marchio di Satana. Il Diavolo entra in lui e Giuda quindi se ne va per portare a termine i suoi progetti di tradimento. Una cosa simile accade oggi. Dio non interviene fino all’ultimo, ma ha comunque un tempo fissato per il suo giudizio. Quindi tutto dipende da come veniamo trovati in quel momento. Le persone che manifestano un maggiore attaccamento per questo sistema, per il denaro, la carriera, il potere piuttosto che per Dio non hanno ricevuto lo spirito di Dio e così si sono lasciate marchiare pur di continuare a vivere tranquillamente in questo sistema.

Giuda non apprezza le cose spirituali

Pensiamo al ragionamento che fece Giuda nell’episodio di Maria: vendiamo quell’olio e usiamolo al meglio. Lui stava dicendo che una spesa così grande per il figlio di Dio era troppa cosa. Quanto valeva Gesù per Giuda? 30 denari che accettò per il suo tradimento. Cioè un decimo della cifra che invece Maria reputava di dover versare solo per ungergli i piedi. Maria rappresenta i 144000 ebrei che evidentemente avevano invece capito bene che lui era il Cristo e che avevano riposto fede in lui.

Giuda non aveva invece riconosciuto nel Cristo il figlio di Dio altrimenti non si sarebbe comportato come fece. Si applica quindi la scrittura di Matteo 10:32,33 dove leggiamo:

“Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.”

(Matteo 10:32,33).

Riconoscere il Cristo non è da tutti, e farlo davanti agli uomini, rimettendoci carriera, lavoro, vita sociale è davvero per pochi. Giuda non fu uno di questi perché invece disprezzò le cose spirituali. Zaccaria in modo profetico aveva predetto questa cosa dei trenta denari Zaccaria 11:12,13

“Quindi dissi loro: “Se è bene ai vostri occhi datemi il mio salario; ma se non lasciate stare”. E mi pagavano il mio salario, trenta pezzi d’argento. Allora Geova mi disse: “Gettalo al tesoro, il maestoso valore col quale sono stato valutato”

E’ chiaro quanto sia importante dare il giusto prezzo alle cose spirituali. Maria valutava Gesù come minimo dieci volte di più di quanto non lo valutassero Giuda e i farisei. Per noi dovrebbe essere lo stesso. Giuda che non dà valore alle cose che ha sottomano dimostra di appartenere alla classe dell’Anticristo. Da questo punto di vista abbiamo delle prove scritturali ulteriori.

Giuda

Giuda è l’Anticristo

In Giovanni 17:12 Giuda viene soprannominato “figlio della distruzione”, Anche in 2 Tessalonicesi 2:3 si parla del figlio della distruzione ma non associandolo a Giuda, bensì all’uomo dell’illegalità, cioè all’Anticristo.

“Nessuno vi seduca in alcuna maniera, perché esso non verrà se prima non viene l’apostasia e non è rivelato l’uomo dell’illegalità, il figlio della distruzione. Egli si pone in opposizione e s’innalza al di sopra di chiunque è chiamato “dio” o oggetto di riverenza, così che si mette a sedere nel tempio del Dio, mostrando pubblicamente di essere un dio.”

(2 Tessalonicesi 2:3,4).

Giuda quindi voleva essere un Dio. Si è posto sopra Dio e non ha atteso la salvezza che sarebbe dovuta arrivare attraverso al Cristo. Giuda è da mettere al livello di Esaù che si vendette per un piatto di lenticchie e di Eva che si vendette al serpente.

A differenza loro noi dobbiamo essere come Maria e apprezzare le cose spirituali. Questo significa per noi riconoscere la attuale presenza del Cristo, iniziata alla metà dei sette tempi, nel 2019.


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Un pensiero riguardo “Giuda non apprezzò le cose spirituali

  1. Giuda è adesso diventato assai numeroso, l’amore per i denari e la filantropia materialistica di facciata imperano nella grande cristianità multiconfessione di Sodoma e Gomorra attuali.
    Il figlio della perdizione ha fatto proseliti, tutti pronti a invocare “opere buone” a spese dell’Erede, senza alcun ritegno di Colui che è già presente in incognito sulla Terra, prima della resa dei conti.
    La caratteristica dei Giuda è quella di mettersi a tu per tu col Figlio di Dio, sottostimandolo, la classica alterigia di quelli che ricevono il “buon boccone” della conoscenza, ma perdono di vista chi glielo ha concesso. Guardateli, oscuri e scivolosi, incapaci di dialogo, riflessione ed immedesimazione con il prossimo, cancellano la Verità e corrono a ossequiare i loro falsi maestri, che per tale tradimento li ricompensano a modo loro.
    Nelle loro chiese sono “fratelli” di catechismo delirante, mica di cuore, il loro credo è del tutto mentale, niente sentimento, dimenticano che l’Amore, Dio, non abita nelle mente, ma nel cuore dell’Uomo, e così eccoli, cervellotiche macchinette per fare soldi. Questo è Satana.
    Non c’è da meravigliarsi se bannano, censurano o dissociano il Re dei re e i suoi piccoli fratelli, loro padre è il diavolo, loro fratello maggiore Giuda, ovvero l’antiCristo, del resto il Cristo è tornato per farli manifestare tutti quanti, prima di incenerirli.

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