
Fu durante un novilunio che si verificò uno dei più drammatici avvenimenti nella storia d’Israele. Nelle Antichità giudaiche (Libro X:144-146), Giuseppe Flavio narra che il re di Babilonia diede ordine a Nebuzaradan di saccheggiare e distruggere Gerusalemme e il suo tempio. Quel giorno del novilunio potrebbe essere identificato storicamente, secondo alcuni storici, come il 30 luglio dell’anno 587 a.C. (2Re 25:8-9) Giuseppe Flavio scrive: “Quando ebbe caricato tutto questo (cioè i tesori sottratti al santuario, nota mia) diede fuoco al tempio nel novilunio del quinto mese nell’anno undicesimo di Sedechia e il 18° di Nabucodonosor. Diede fuoco anche al palazzo e distrusse la città.” A quanto pare era il 30 luglio.
La fisica distruzione di Gerusalemme e del suo tempio iniziò dopo 10 giorni dal Novilunio del mese di luglio. Era quindi, secondo i riferimenti, un sabato 9 Agosto del 587 a.C. quando Nebuzaradan entrò in Gerusalemme iniziando a distruggerla. (2 Cronache 36:19-21)
Il novilunio
A questo punto ciò che mi preme è comprendere cosa rappresentava la festa del novilunio. Si trattava di una festa solenne al pari del sabato e veniva celebrata ogni primo del mese. Sostanzialmente ogni mese c’erano almeno quattro sabati e un novilunio in cui la gente si riposava dalle fatiche quotidiane. Quel giorno, oltre al quotidiano sacrificio continuo, si dovevano offrire sacrifici speciali, che consistevano in un olocausto di due tori, un montone e sette agnelli di un anno, con le relative offerte di cereali e vino, e un capretto come offerta per il peccato. (Nu 28:11-15) Il giorno del novilunio era dedicato in special modo allo stare insieme e banchettare. Anche se in quel giorno si potevano fare certi lavori che non si potevano fare di sabato, il novilunio era considerato un giorno di riposo. Il popolo si radunava in congresso o andava da qualche profeta o uomo di Dio. (2Re 4:23)
Secondo il comando dato da Dio a Israele, a ogni luna nuova, che segnava l’inizio di ciascun mese del calendario lunare, mentre si facevano gli olocausti e i sacrifici di comunione si dovevano suonare le trombe. Numeri 10:10 legge “E in occasione dei vostri eventi gioiosi — alle vostre feste e all’inizio di ogni mese — dovete suonare le trombe sui vostri olocausti e sui vostri sacrifici di comunione; così il vostro Dio si ricorderà di voi. Io sono Geova vostro Dio”. Il collegamento tra il giorno di novilunio e lo squillo delle trombe costituisce un aspetto profetico non indifferente e spiegheremo il perché.
Lo squillo delle trombe
In 1Tsl 4:16-17 si legge che “il Signore stesso scenderà dal cielo con un comando, con voce di arcangelo e con tromba di Dio, e quelli che sono morti uniti a Cristo risorgeranno per primi; dopodiché noi che siamo vivi e saremo ancora in vita verremo rapiti nelle nubi insieme a loro per incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore.” Mentre in 1Co 15:51-52 si legge: “Ecco, vi dico un sacro segreto: non tutti ci addormenteremo nella morte, ma tutti saremo trasformati in un istante, in un batter d’occhio, durante l’ultima tromba. La tromba suonerà e i morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati.” Cercheremo di comprendere le differenze tra le due scritture. Il contenuto di Tessalonicesi si riferisce prima di tutto a “quelli che sono morti uniti a Cristo” mentre la scrittura di 1 Corinti si riferisce alla “grande folla” che viene rapita durante l’ultima tromba.
Questi passi sembrerebbero speculari. Invece si riferiscono a situazioni e momenti diversi. Tessalonicesi si riferisce alla “sposa”, menziona i cristiani morti in Cristo e parla di cristiani ancora viventi. Il loro rapimento non avviene durante l’ultima tromba ma quando un arcangelo scende con tromba di Dio. 1Co 15:51-52 si riferisce a persone delle nazioni, persone che non tutte si sarebbero addormentate nella morte, ma che, essendo viventi e avendo fede in Cristo, sarebbero state mutate in un istante durante l’ultima tromba. In sostanza due rapimenti, uno prima e l’altro successivo. Si sarebbe adempiuto ciò che Gesù aveva detto a Marta alla morte di Lazzaro: “Io sono la risurrezione e la vita. Chi esercita fede in me, anche se muore, tornerà a vivere; e chiunque vive ed esercita fede in me non morirà mai.” (Gv 11:25-26)
In Levitico Dio stabilisce le modalità della festa
A proposito di questa festività Levitico 23:24-36 legge: ‘Nel 7o mese, il 1o del mese, dovrete osservare un completo riposo, un giorno commemorativo annunciato da squilli di tromba, un santo congresso. Non potrete svolgere nessun lavoro pesante, e presenterete a Geova un’offerta fatta mediante il fuoco’”. Geova disse ancora a Mosè: “Il 10o giorno di questo 7o mese sarà il Giorno dell’Espiazione. Dovrete tenere un santo congresso, e dovrete affliggervi e presentare a Geova un’offerta fatta mediante il fuoco. Quel giorno non dovrete svolgere nessun tipo di lavoro, perché sarà un giorno di espiazione per fare espiazione per voi davanti a Geova vostro Dio. Chiunque quel giorno non si affligga sarà stroncato di mezzo al suo popolo. E chiunque quel giorno svolga qualsiasi tipo di lavoro, io lo annienterò dal suo popolo.
Non dovrete svolgere nessun tipo di lavoro. È un decreto permanente per tutte le vostre generazioni, in tutti i luoghi in cui dimorerete. Sarà per voi un Sabato di completo riposo; la sera del nono giorno del mese dovrete affliggervi. Dovrete osservare il vostro Sabato da sera a sera”. Geova disse ancora a Mosè: “Di’ agli israeliti: ‘Il 15o giorno di questo 7o mese si terrà per 7 giorni la Festa delle Capanne in onore di Geova. Il primo giorno ci sarà un santo congresso; non potrete svolgere nessun lavoro pesante. Per sette giorni dovrete presentare a Geova un’offerta fatta mediante il fuoco. L’ottavo giorno terrete un santo congresso e presenterete a Geova un’offerta fatta mediante il fuoco. Sarà un’assemblea solenne. Non potrete svolgere nessun lavoro pesante”.
Qualche notizia in più sul novilunio
Comprendiamo perciò che la parola sabato nella Bibbia, non indica solo il settimo giorno della settimana. Sabati sono anche chiamati i giorni di festa comandati da Dio. Il novilunio poteva essere equiparato al sabato. Verso la metà di settembre, mese di Tishri, iniziava il nuovo anno agricolo e il novilunio costituiva per modo di dire il capodanno ebraico (Rosh Ha Shanah o principio dell’anno). Dieci giorni dopo era giorno di espiazione, Yom Ha Kippurim. Poi il quindici del mese iniziava la festa delle capanne che durava sette giorni. Insomma Tishri era un mese ricco di festività. Il giorno di espiazione era la più sacra e la più solenne delle festività, la sola in vista della quale era obbligatorio un giorno di digiuno. Era anche l’unico giorno in cui il sommo sacerdote aveva accesso al santissimo. Esso prefigurava, tra le tante altre cose, anche il Cristo nel giorno del suo matrimonio con la sposa. Si consideri che Tishri era il settimo mese, e il sette è perfetta conclusione.
Daniele 8:14 legge: “Dovranno passare 2.300 sere e mattine; poi il luogo santo sarà certamente riportato alla sua giusta condizione”. Questa scrittura è legata al rapimento dei viventi che fanno parte della sposa del Cristo? 2300 sere e mattine corrispondono a 1150 giorni, dato che al tempio si offrivano sacrifici di sera e mattina. Le domande che qui rimangono sono: cosa significa “il luogo santo sarà portato a una condizione giusta”? E cos’è esattamente il luogo santo? Gesù parlò del suo corpo come di un tempio in Gv 2:19-21. Egli disse: “Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo rialzerò”. Allora i giudei dissero: “Ci sono voluti 46 anni per costruire questo tempio, e tu lo rialzerai in tre giorni?” Ma lui stava parlando del tempio del suo corpo.” Dunque il tempio è il corpo. Rivendicare il corpo significa per la sposa essere mutata a immagine del Cristo.
Un calendario lunisolare
Il calendario ebraico aveva caratteristiche particolari: da un lato c’era il calendario civile, agricolo, che iniziava il primo del settimo mese e dall’altro il calendario sacro che partiva da Nisan. Ora, dato che noi vogliamo individuare il momento in cui vanno a scadere i 1150 giorni di Daniele ci domandiamo: a che tipo di calendario dobbiamo fare riferimento? Dato che stiamo parlando del tempio, il calendario implicato sarà certamente quello sacro, lunare. Ora applicando al conteggio un calendario solare noi giungevamo ad un giorno limite di scadenza per Da 8:14, il 25 giugno scorso. Con un conteggio di tipo lunare le cose cambiano. Il mese lunare durava in media 29,5 giorni. È intuitivo comprendere che con un simile conteggio si dovranno aggiungere dei giorni. Infatti 1150 giorni sono 39 mesi lunari giusti. Calcolando 39 mesi a partire da metà aprile 2019 arriviamo al novilunio del 28 luglio prossimo. Ricordiamo anche che la scrittura fissa il tempo quando dice “in quell’ora”, per farci capire che gli avvenimenti devono richiedere un po’ di tempo. (Ri 11:13)
A questo punto tutto sembrerebbe quadrare. La festa del novilunio era sempre accompagnata da squillo di tromba, e la tromba è uno dei segni principe del rapimento della sposa. Ora, naturalmente, come esseri umani siamo soggetti a fraintendimenti ed errori. Chiedo pertanto scusa ai lettori se talvolta ho frainteso, mal interpretato le Scritture. Ma tutto questo è stato utile perché solo in questo modo, andando tastoni, ho provato ad avvicinarmi quanto più possibile alla verità. L’impegno c’è stato e il fluire dello spirito è stato costante. Grazie a Geova!

“Il regno incomincia da ora”, disse, esattamente quando?
“E il terzo giorno il figlio dell’uomo risorgerà”…
“A mezzanotte si levò una voce: Giunge lo Sposo! Corretegli incontro”.
““Ecco, io vengo come un ladro nella notte; beato colui che veglia e serba le sue vesti onde non cammini ignudo e non si veggano le sue vergogne”.
Contate dunque i giorni di Dio, vedete? Lo Sposo è puntuale.