I terremoti all’apertura del 6° e 7° sigillo

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Terremoti compaiono tra i segni del tempo della fine. Matteo 24:7, riportando le parole di Gesù, riferisce di terremoti in un luogo dopo l’altro. Due terremoti si verificano all’apertura del sesto e del settimo sigillo. L’apertura del sesto sigillo corrisponde ad avvenimenti dell’anno che va dall’ottobre 2021 all’ottobre 2022. Potremmo voler calendarizzare i sigilli e le trombe nel modo seguente:

2017 ottobre si concludono gli avvenimenti del 1° sigillo e della 1* tromba

2018 ottobre si concludono gli avvenimenti del 2° sigillo e della 2* tromba

2019 ottobre si concludono gli avvenimenti del 3° sigillo e della 3* tromba

2020 ottobre si concludono gli avvenimenti del 4° sigillo e della 4* tromba

2021 ottobre si concludono gli avvenimenti del 5° sigillo e della 5* tromba

2022 ottobre si concludono gli avvenimenti del 6° sigillo e della 6* tromba

2022 ottobre si aprono gli avvenimenti del 7° sigillo e della 7* tromba

Naturalmente questo schema è relativo. Serve solo per intenderci e fissare uno spazio temporale. Ricordiamo sempre che si tratta di una visione, con tutte le sue sfumature. Non è scienza storica che si possa datare con assoluta precisione. Per esempio, leggiamo che al primo sigillo si presenta un cavallo bianco, al secondo un cavallo rosso, al terzo un cavallo nero, al quarto un cavallo pallido. Potremmo immaginare che questa serie di cavalli e cavalieri escano veramente uno per anno? Non ne abbiamo motivo. Effettivamente nel 2020 è venuto fuori il Covid-19 che corrisponderebbe alla comparsa del cavallo pallido. Però la situazione reale è molto più fluida e interconnessa di quanto si possa indicare a parole. Si tratta di una visione che Giovanni riceve integralmente come corpo unitario, perfino prima che inizino a squillare le sette trombe (Ri 8:1-2). Gli avvenimenti si succedono nell’arco degli anni. Il punto fermo rimane Rivelazione 11 che fissa i tempi dell’attività dei due testimoni in sette anni, da ottobre 2015 a ottobre 2022.

Il primo dei due terremoti

A proposito del primo di questi due terremoti, Rivelazione legge: “Vidi quando l’Agnello aprì il sesto sigillo, e ci fu un grande terremoto. Il sole diventò nero come il sacco di crine, la luna diventò tutta come sangue, e le stelle del cielo caddero sulla terra come quando un fico scosso da un forte vento lascia cadere i frutti non ancora maturi. Il cielo si ritirò come un rotolo che viene riavvolto, ogni monte e ogni isola furono smossi dal loro posto. I re della terra, gli alti dignitari, i comandanti militari, i ricchi, i potenti, e ogni schiavo e ogni persona libera si nascosero nelle caverne e tra le rupi dei monti. E dicevano ai monti e alle rupi: “Cadeteci addosso e nascondeteci dalla faccia di colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello, perché è venuto il gran giorno della loro ira, e chi può resistere?” (Ri 6:12-17)

Dunque dei due terremoti, quello del 6° sigillo è ormai fatto avvenuto. Di cosa si è trattato? Consideriamo le vicende più eclatanti di questo ultimo anno. Come tutti ben sanno questo è stato l’anno degli obblighi vaccinali per molte categorie di cittadini e di lavoratori. Un anno drammaticamente pieno di interrogativi e angoscianti preoccupazioni. È stato anche l’anno in cui dovevano scadere le 2300 sere e mattine di Daniele 8:14. Ciò accadde con il novilunio del 28 luglio 2022. In quell’occasione gli eletti si aspettavano il primo di quei due terremoti nonché un rapimento. Non si trattò del rapimento dei santi ancora viventi sulla terra, ma forse, chissà, della risurrezione di quelli che, vissuti durante la prima presenza del Cristo, sarebbero stati assunti in cielo secondo la promessa fatta dal loro Maestro.

Questo sarebbe avvenuto in accordo con 1Tess 4:15 secondo cui “noi viventi che sopravvivremo alla presenza del Signore” non saremo i primi ad essere accolti in cielo. Come lo possiamo dimostrare?

Le persone anziane di Apocalisse 7

Per rispondere dobbiamo prendere in considerazione il capitolo 7 di Apocalisse dove al versetto 11 si legge: Tutti gli angeli stavano intorno al trono, agli anziani e alle quattro creature viventi; si inginocchiarono con il viso a terra davanti al trono e adorarono Dio, dicendo: “Amen! La lode, la gloria, la sapienza, il ringraziamento, l’onore, la potenza e la forza vadano al nostro Dio per i secoli dei secoli. Amen!” Allora uno degli anziani mi chiese: “Chi sono queste persone vestite di lunghe vesti bianche, e da dove vengono?” (Ri 7:11-13) Chi sono queste persone anziane (nel testo greco greco οἱ πρεσβυτέρoι – oi presbuteroi, i più anziani, comparativo rispetto a οἱ νεώτεροι – oi neoteroi, i più giovani di Atti 5:6,10) che parlano in visione con Giovanni? Qui abbiamo una visione della classe dei santi, la vecchia guardia che presenta a Giovanni la classe più giovane. Sono i morti in Cristo appartenenti alla sposa che si relazionano con i nuovi.

Dunque uno degli avvenimenti chiave all’epoca dell’apertura de 6° sigillo potrebbe essere questa risurrezione. All’apertura del 5° sigillo queste persone erano ancora addormentate nella morte infatti al versetto 6:11 si legge: “E gridarono ad alta voce, dicendo: “Fino a quando, Sovrano Signore santo e verace, ti tratterrai dal giudicare e dal vendicare il nostro sangue su quelli che dimorano sulla terra?” E a ciascuno di loro fu data una lunga veste bianca; e fu detto loro di riposarsi ancora un po’, finché fosse completo anche il numero dei loro compagni di schiavitù e dei loro fratelli che stavano per essere uccisi come lo erano stati anche loro”. Dunque all’apertura del 5° sigillo la classe della sposa ancora riposa. (Ri 6:10-11) Ora, con il sigilli del sesto anno, questo grande avvenimento epocale dovrebbe essere ormai accaduto.

La visione dei 144.000 e della grande folla

Il capitolo di Apocalisse 7 che presenta i due gruppi dei 144.000 presi dalle 12 tribù d’Israele e della grande folla presa da tutte le diverse etnie, costituisce come un inserto all’interno degli avvenimenti che si verificano dopo l’apertura del sesto sigillo e poco prima del settimo. Non si tratta pertanto di una visione collocata in un tempo indeterminato ma piuttosto è un avvenimento ben circostanziato e inserito nel tempo. Si tratta dell’anno in corso. In effetti è stato in questo periodo che i due testimoni e i loro amici si sono resi conto dell’avvenuta risurrezione dei morti in Cristo e che hanno cominciato a familiarizzare con un nuovo concetto. Abbiamo adesso la consapevolezza che persone di tutte le nazioni saranno portate in cielo e avranno il privilegio di governare come viceré sulla terra in stretta collaborazione con i 144.000.

Fu solo con un articolo del 27 maggio 2022 che giunsi a comprendere la possibile portata numerica della grande folla. Lì sottotitolavo I SALVATI DELLE NAZIONI POTREBBERO ESSERE CENTINAIA DI MILIONI. “Se consideriamo che un terzo delle persone di Babilonia muoiono simbolicamente in quanto non “marchiate” dalla “bestia” (Ri 13:16-18), ne deduco che il mondo si divide in tre parti. Una cade, dopo di che questo terzo caduto si divide ancora in tre parti di cui solo un terzo si salva. Ciò corrisponde grossomodo a un decimo della popolazione mondiale. Dunque un decimo delle nazioni potrebbero ammontare fino a 700, 800 milioni. Si tratterebbe di uomini e donne che pur non avendo grande conoscenza delle Scritture hanno elaborato una personale fede in Dio, si sono comportati onestamente pur essendo vissuti nell’ignoranza del Cristo. Alla fine però capiranno, dato che avranno lavato le vesti nel sangue dell’Agnello. (Ri 7:9-17)”

Il secondo dei terremoti e la festa dello squillo di tromba

Quando l’Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio in cielo per circa mezz’ora. E vidi i sette angeli che stanno davanti a Dio, e furono date loro sette trombe. Poi arrivò un altro angelo con un incensiere d’oro; si fermò presso l’altare e gli fu data una grande quantità d’incenso perché lo offrisse, insieme alle preghiere di tutti i santi, sull’altare d’oro che stava davanti al trono. Dalla mano dell’angelo il fumo dell’incenso salì davanti a Dio insieme alle preghiere dei santi. Ma subito l’angelo prese l’incensiere, lo riempì di fuoco tolto dall’altare e lo lanciò sulla terra; e ci furono tuoni, voci, lampi e un terremoto. (Ri 8:1-5) Dunque un secondo terremoto? All’apertura del settimo sigillo esso corrisponderebbe ad avvenimenti che si svilupperanno a partire da ottobre 2022. Un avvenimento molto atteso sarebbe il rapimento dei 7000 e della grande folla dei viventi.

Ciò potrebbe avvenire in seguito al novilunio della festa ebraica delle trombe. Questa festa ricorreva il primo giorno (o novilunio) del settimo mese, etanim (tishri). Per gli ebrei era l’inizio dell’anno secolare, e perciò era più importante della festa della luna nuova tenuta negli altri mesi. Il nome della festa deriva dal comando: “Dev’essere per voi un completo riposo, un memoriale con squillo di tromba”. “Dev’essere per voi un giorno di squillo di tromba”. (Nu 29:1-6; Lev 23:24)) Questa festa era importante non solo perché il mese a cui dava inizio segnava il principio di un nuovo anno agricolo, ma anche perché il 10 di questo mese cadeva il giorno di espiazione e il 15 iniziava la festa delle capanne.

Il giorno del suono dello Shofar

In Levitico 23:24 si fa riferimento al giorno del suono dello shofar (Yom Terua) La letteratura rabbinica descrive Rosh ha Shana come il giorno del giudizio (Yom ha Din) ed il giorno del Ricordo (Yom ha Zikkaron). Nel midrashin si spiega che Dio si siede su trono e di fronte a lui stanno i libri che raccontano la storia dell’umanità. Ogni singola persona viene presa in esame per essere giudicata. Questo corrisponde alla parabola delle pecore e dei capri di Matteo 25. Secondo i rabbini la decisione verrà poi ratificata in occasione di Yom kippur, giorno di espiazione. È per questo che i dieci giorni che separano le due festività sono chiamati i dieci giorni penitenziali. La festa di Rosh ha Shana non può mai cadere prima del 5 settembre né dopo il 5 ottobre. Quest’anno sarà il 25 settembre.

Si può dunque credere che da quella data in poi per 10 giorni sarebbe in corso la divisione delle pecore dai capri che si dovrebbe concludere per il Giorno di Espiazione, Yom Kippur, il giorno del perdono dei peccati. Una delle caratteristiche peculiari della festa è il suono dello Shofar. Il significato di questa usanza è quella di svegliare il popolo dal torpore e ricordare che viene il tempo del giudizio con Yom Kippur.  È il giorno ebraico più santo e solenne dell’anno. Il tema centrale è l’espiazione dei peccati e la riconciliazione. Nonostante il carattere austero impresso alle cerimonie e contrariamente al credo popolare, Yom Kippur non è un giorno triste. Si legge Isaia 57 al mattino e ancora oggi al pomeriggio si recita la lettura di Giona, simbolo di risurrezione e misericordia. In questa data dovrebbe essere avvenuta la creazione di Adamo.

I dieci giorni terribili

I giorni sacri nelle scritture sono profetici e provvedono una sorta di calendario relativo alla salvezza. I 10 giorni che iniziano con il novilunio di Tishri, Rosh ha Shanah, e arrivano a Yom Kippur, o giorno di espiazione, sono detti “giorni terribili” o anche “giorni del pentimento”. Uno dei temi di fondo in questo periodo è che Dio ha dei libri in cui scrive i nostri nomi ed il nostro individuale giudizio. Nel giorno di Espiazione gli ebrei indossano un vestito bianco in armonia con Ri 3:5 che legge: “Chi vince indosserà quindi vesti bianche, e io non cancellerò assolutamente il suo nome dal libro della vita; anzi, riconoscerò il suo nome davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli.”

Al contrario chi non riceve un giudizio favorevole viene condannato: “E chi non risultò scritto nel libro della vita fu gettato nel lago di fuoco.” (Ri 20:15) Felici quelli che lavano le loro lunghe vesti, affinché abbiano l’autorità [di andare] agli alberi della vita e affinché entrino nella città per le sue porte. Fuori i cani e quelli che praticano lo spiritismo e i fornicatori e gli assassini e gli idolatri e chiunque prova piacere nella menzogna e la pratica’. (Ri 22:14-15) Gli ebrei si preparavano alla festa di Rosh ha Shanah per tutto il mese precedente, il mese di Elul, il mese della raccolta. Era un mese in cui si aspettava l’avvento del giorno del giudizio, e il giorno di espiazione. Ogni giorno si suonava lo shofar ad eccezione del sabato. Ecco dunque che noi stiamo per entrare nel mese di Elul.

Un pensiero riguardo “I terremoti all’apertura del 6° e 7° sigillo

  1. ciao in questo articolo tu parli del terremoto del 6 sigillo.Rivelazione 6 . Ma in Rivelazione 8 c è l apertura del 7 sigillo.. quindi l ultimo sigillo e solo dopo se leggi iniziano a squillare le trombe. Quindi non riesco a capire perchè dite che le trombe sono già squillate?Potete chiarire ? grazie

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