Sette teste e dieci corna

La bestia con sette teste e dieci corna di Rivelazione capitolo 13 agisce da sempre, ma svolge un ruolo particolarmente significativo proprio nel tempo della fine. Benché in termini un po’ diversi, questa bestia fa la sua comparsa anche nel libro di Daniele, al capitolo 7. Daniele presenta 4 bestie che appaiono in successione, una dopo l’altra. Esse risultano incarnazioni della bestia con sette teste e dieci corna. La bestia è simile ad un leopardo, i suoi piedi sono quelli di un orso, la bocca è quella di un leone e ha dieci corna come la quarta bestia con i denti di ferro di Daniele. (Rivelazione 13:2; Daniele 7:4-7).

Il leone alato rappresenta Babilonia, l’orso la Media Persia, il leopardo la Grecia e la quarta bestia con i denti di ferro rappresenta Roma. La bestia rappresenta quindi il potere di tali nazioni nel corso dei millenni.

Sette teste e dieci corna nel tempo della fine

La bestia di Rivelazione ha sette teste e rappresenta il potere umano nella storia ma soprattutto nei tempi della fine. Le visioni di Giovanni in Rivelazione sono legate infatti al giorno del Signore. “Mediante ispirazione mi trovai nel giorno del Signore, e udii dietro di me una forte voce come quella di una tromba” dichiara Giovanni in Apocalisse 1:10.

Egli vede in visione la bestia che sorge dall’acqua. “E vidi ascendere dal mare una bestia selvaggia, con dieci corna e sette teste, e sulle sue corna dieci diademi, ma sulle sue teste nomi blasfemi.” (Rivelazione 13:1). Giovanni vede quindi la bestia sorgere dal mare nel giorno del Signore. Quando avviene in effetti tutto ciò? Lo possiamo capire dai versetti successivi, magari riesaminando anche le indicazioni di Daniele nel suo libro. Giovanni dichiara che il dragone dà alla bestia il suo trono e grande autorità (Rivelazione 13:2). Questa autorità è su ogni tribù, popolo e nazione, ma anche sui santi, in opposizione ai quali le viene permesso di agire per 42 mesi, cioè per tre anni e mezzo. (Rivelazione 13:5-7).

Questo avviene dopo un periodo di crisi in cui una delle sue teste è stata scannata a morte. Dopo di ciò, essendo stata sanata, tutta la terra segue la bestia selvaggia con ammirazione. Iniziano cioè ad adorarla, dichiara il versetto 4. Ma coloro che la adorano non sono scritti nel rotolo della vita dell’Agnello. Rivelazione 14:9 mette in relazione l’adorare la bestia con il ricevere il suo marchio, cioè il 666. Noi, ma non siamo i soli, abbiamo collegato da tempo il marchio della bestia con il vaccino.

dieci corna

Una testa viene scannata

Cosa rappresenta la testa scannata a morte? Ebbene, la profezia delle settanta settimane mette in campo un’ultima settimana che è divisa in due parti. Si tratta quindi di un periodo di tempo di sette anni diviso in due metà da tre anni e mezzo. Esattamente alla metà della settimana abbiamo la morte del Messia e la cessazione del sacrificio continuo. In seguito al sacrificio di riscatto non è più necessario offrire sacrifici animali

Sappiamo che questa settimana ha un adempimento analogo e parallelo ai tempi della fine. Si tratta dei sette tempi della fine o sette anni di calpestamento di Gerusalemme. Alla metà dei sette anni i due testimoni vengono uccisi e lasciati cadavere sulla pubblica via (Rivelazione 11). I due testimoni sono quindi un analogo del Messia che è stato ucciso. Questo avviene nella primavera del 2019. In seguito la pandemia porterà effetti anche su tutti gli altri santi che dovranno uscire dal sistema.

Alcuni esprimono dubbi

Alcuni mi fanno notare che secondo loro la metà della settimana coincide con la pandemia, cioè con il 2020, anno in cui la cessazione del sacrificio continuo è divenuta evidente in quanto con il lockdown non si poteva più praticare la pubblica adorazione. Basterebbe un semplice calcolo per confutare questa asserzione. La sesta tromba del capitolo 9 parla infatti della morte di un terzo dell’umanità a causa delle piaghe portate dalla cavalleria. Questa morte significa l’uscita dal sistema di coloro che non ricevono il marchio.

Stabilendo la primavera del 2020 alla metà della settimana, allora dopo sei mesi suonerebbe la quarta tromba, dopo un anno e mezzo la quinta e dopo due anni e mezzo la sesta che dura un anno fino allo squillo della settima. Questo ci porta al 2023 ad ottobre, momento in cui squillerebbe la settima tromba. Tuttavia che è almeno verso la metà del 2022 che si è giunti a due terzi della popolazione mondiale vaccinata. Quindi chi facesse questi calcoli, a mio modo di vedere, sbaglierebbe, spostando tutti gli avvenimenti più avanti di un anno.

La descrizione di Daniele della ferita alla testa

Torniamo alla testa che fu ferita: questo dettaglio sembrerebbe ricollegarsi agli avvenimenti di metà settimana. Ma vediamo come Daniele inquadra questo avvenimento. Daniele dice così: “Continuai a considerare le corna, ed ecco, un altro corno, piccolo, spuntò fra loro, e tre delle prime corna furono divelte dinnanzi ad esso. Ed ecco c’erano in questo corno occhi simili agli occhi di un uomo e c’era una bocca che proferiva cose grandiose”. (Daniele 7:8).

Ora torniamo a Rivelazione 13, nel momento in cui la bestia risorge dopo la ferita mortale. Giovanni scrive: ““Chi è simile alla bestia selvaggia, e chi può guerreggiare contro di essa?” E le fu data una bocca che diceva cose grandi e bestemmie e le fu data autorità di agire per 42 mesi”. (Rivelazione 13:4-5). La descrizione del piccolo corno e della bestia successivamente alla ferita mortale sembrano coincidere. Il corno che spunta e abbatte tre corni coincide quindi con la ferita mortale ad una delle sette teste. Questo avviene esattamente a metà settimana. Alla metà della settimana muoiono i due testimoni. Essi sono quindi parte della bestia selvaggia in quanto fanno parte del sistema di Satana. La loro uccisione significa la loro uscita dal sistema. Questo è una ferita per la bestia perché essa perde potere su di loro.

Dieci corna rappresentano un’autorità per dieci anni

Cosa sono i tre corni che il piccolo corno divelle? Ebbene il corno spunta a metà della settimana. Dopo seguono 42 mesi cioè tre anni e mezzo. I tre corni sono i tre anni (e mezzo), periodo di autorità della bestia sui santi. Il corno che proferisce cose grandiose lo abbiamo sentito parlare tutti nel periodo di propaganda pandemica. Le bugie erano così evidenti per noi. Eppure di fronte alle cose grandiose pronunciate due terzi dell’umanità si sono vaccinati. Il piccolo corno rappresenta quindi il Nuovo Ordine Mondiale che manifesta la sua autorità su tutto il mondo. I pochi governanti che hanno osato opporsi hanno pagato a caro prezzo.

Ma se i tre corni rappresentano un periodo di tempo di tre anni e mezzo allora, come logica conseguenza, la totalità delle dieci corna dovrebbe rappresentare un periodo di dieci anni. In effetti la bestia ha sette teste e dieci corna. Le sette teste rappresentano i sette anni di calpestamento di Gerusalemme. Per tre anni e mezzo i due testimoni son parte della bestia ma predicano vestiti di sacco. Tale predicazione fa parte del calpestamento di Gerusalemme. Poi la bestia li uccide, cioè la bestia ferisce mortalmente se stessa. La bestia a quel punto prende il sopravvento sui due testimoni e, subito dopo, di tutti gli eletti che, gradualmente, escono da Babilonia e dalla bestia, sì, anche loro. Muoiono cioè per il sistema.

Le dieci corna rappresentano invece un periodo di dieci anni. Rivelazione stessa collega le dieci corna ad un periodo di tempo. “E le dieci corna che hai visto significano 10 re, che non hanno ancora ricevuto il regno, ma ricevono autorità come re per un’ora con la bestia selvaggia”. (rivelazione 17:12).

Le dieci corna sono 10 re, cioè un’investitura d’autorità data alle nazioni, Gog di Magog, per un’ora. In passato avevamo calcolato che un’ora sono 40 anni. Potrebbe anche essere in effetti. Ma la Bibbia usa spesso l’espressione “un’ora” per indicare un breve periodo di tempo. Si tratterebbe in effetti anche di dieci anni.

Dieci anni finali per Babilonia

Ma quando iniziano questi dieci anni? Si tratta di un periodo di tempo legato alla caduta di Babilonia. Infatti il capitolo 17 di Rivelazione continua dicendo: “E le dieci corna che hai visto, e la bestia selvaggia, queste odieranno la meretrice e la renderanno devastata e nuda, e mangeranno le sue carni e la bruceranno completamente col fuoco”.(Rivelazione 17:16). Da poco abbiamo compreso che con i 1335 giorni di Daniele capitolo 12 Babilonia cade definitivamente. Cosa che è coincisa con la morte di papa Ratzinger. In effetti Ratzinger si dimise, essendovi costretto, dieci anni fa. Era l’11 febbraio 2013.

Bergoglio, come già spiegato in altri articoli, è un esponente della corrente massonica presente in Vaticano, ed è stato eletto in modo illegale, cioè al di fuori del Diritto canonico. Per dieci anni quindi le dieci corna hanno prevalso su Babilonia. Al termine dei dieci anni Babilonia è finita con la morte del suo ultimo Papa. Ora però il dominio delle dieci corna sembra vacillare. Ci sono notizie infatti di pesanti attacchi a papa Bergoglio che, ormai sempre più spesso, parla di dimissioni. Egli è in carica dal 13 marzo 2013. Vedremo presto se gli avvenimenti ci daranno ragione.

La fine quindi è un periodo complesso, che vede il sovrapporsi di due tempi diversi, uno di sette anni e uno di dieci anni. Entrambi volgono al termine. Sembra davvero che ci sia poco da attendere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *