Gli ultimi sussulti di un sistema morente

Voglio tornare a parlare della caduta di Babilonia, vista la portata storica e profetica dell’evento. In particolare voglio concentrarmi sulle conseguenze economiche. In effetti l’andamento dell’economia ha seguito le vicende di Babilonia. Nei dieci anni in cui le dieci corna hanno espresso il loro potere su Babilonia abbiamo visto una enorme introduzione di denaro nel mercato. Abbiamo imparato a conoscere queste immissioni come “Quantitative easing”, con le quali le banche centrali del mondo hanno creato dal nulla enormi quantità di denaro grazie alle quali hanno acquistato il debito delle nazioni. Si è trattato di debiti così grandi che le nazioni non saranno mai in grado di ripagarli.

Sappiamo che le banche centrali non sono enti pubblici. Esse sono in mano ad enormi gruppi bancari privati che, emettendo questo denaro del tutto fittizio, si sono appropriate di ricchezza reale appartenenti agli stati e quindi alle persone. In minima parte questo denaro è arrivato alle persone sotto forma di incentivi per fare ripartire le economie dopo la crisi del 2008 e dopo la crisi pandemica del 2020. Per dare questi incentivi gli stati hanno emesso ulteriore debito. In realtà quindi questi incentivi non hanno fatto altro che peggiorare la situazione.

Con Babilonia crollano certezze

Con gli eventi immediatamente precedenti la caduta di Babilonia le cose sono cambiate. Negli ultimi mesi infatti le banche centrali hanno smesso di comprare debito. Non hanno più emesso denaro. Questo in seguito all’enorme aumento dell’inflazione. Nel 2020 avevamo visto una strana deflazione in cui i prezzi delle cose erano addirittura scesi. Questo era causato dal lockdown e dalla pandemia. Le persone avevano rallentato di molto i loro movimenti e di conseguenza i loro acquisti. Senza acquisti i prezzi erano scesi. Con il 2021 è arrivata la vaccinazione e di conseguenza molte restrizioni che erano state imposte alle popolazioni sono state tolte.

Andamento inflazione in Italia

Quando l’economia ha ricominciato a girare nel 2021 i prezzi hanno ricominciato a crescere. Se con il 2021 tutto sommato la crescita era accettabile con il 2022 c’è stato un boom dei prezzi difficilmente sostenibile. Facevano ridere le dichiarazioni di Jerome Powell, il banchiere centrale americano che, ad inizio 2021, affermava che la crescita dei prezzi era da ritenersi temporanea e di poco impatto. Era infatti facilmente prevedibile che l’enorme quantità di denaro immessa nel mercato diluisse il valore della moneta. Introdurre denaro nel mercato non è di per se sbagliato se questo corrisponde ad una creazione effettiva di ricchezza. Ma se lo si introduce creandolo dal nulla ecco che necessariamente il denaro dovrà valere di meno. Ecco quindi che i quantitative easing significano necessariamente inflazione. Da notarsi che i quantitative easing degli ultimi anni sono stati i più grandi della storia.

L’inflazione si mangia tutto

Ai primi segni di inflazione quindi le banche hanno smesso di comprare debito degli stati e non solo. Per combattere l’inflazione galoppante hanno dovuto iniziare ad alzare i tassi di interesse. Questo di solito viene fatto durante una fase economica di crescita. La crescita economica infatti genera inflazione a causa dell’aumento degli acquisti. La cosa anomala è che noi non siamo oggi in una fase economica di crescita e l’inflazione è causata esclusivamente dall’enorme quantità di denaro introdotta nei mercati e che si è tradotta in debito pubblico.

I tassi vengono aumentati in modo da soffocare la richiesta di denaro. Fare ulteriore debito infatti diventa più costoso. Questo genera un rallentamento dell’economia e quindi degli acquisti e quindi un abbassamento dell’inflazione. Da notarsi che nonostante un aumento dei tassi assolutamente significativo l’inflazione continua a crescere suggerendo il fatto che i tassi continueranno a salire e che quindi l’economia verrà ulteriormente soffocata. Si tratta eppure di una economia in sofferenza già da anni.

La bolla dei tecnologici

Aumentare i tassi in modo significativo come sta succedendo ora con una economia morente porta a delle conseguenze a livello bancario. Le banche infatti hanno ricevuto, nel periodo dei quantitative easing, molto denaro che hanno potuto spendere finanziando debito. Hanno quindi comprato debito che ora si sta rivelando non sostenibile. Mentre la crisi del 2008 la crisi bancaria era stata innescata da mutui per le case, ora la crisi è differente e si concentra sul mercato tecnologico. Se negli anni precedenti al 2008 infatti si concedevano prestiti in modo indiscriminato e senza controlli per l’acquisto di una casa ora la stessa cosa è successa con aziende legate al mondo di internet e della tecnologia elettronica.

Negli ultimi anni infatti abbiamo visto la crescita di una bolla sui titoli tecnologici quali Amazon, Netflix, Facebook, Instagram e così via. Sono nate tutta una serie di startup che hanno basato la loro crescita sull’elettronica, internet e l’intelligenza artificiale. Nei due anni della pandemia queste aziende sono cresciute a dismisura a causa della richiesta di tecnologia, di internet e di elettronica. Tutti ordinavano su Amazon, ordinavano perfino la spesa a casa. E’ stato tutto un fiorire di aziende che si sono specializzate nella consegna di svariati prodotti. Queste aziende sono quindi cresciute, hanno fatto investimenti e quindi debiti e hanno assunto un numero spropositato di persone.

Come sempre succede, quando c’è una bolla prima o poi scoppia e questa bolla era colossale. Naturalmente la questione era del tutto pilotata e prevista. Questi cicli economici non sono naturali e casuali ma del tutto artificiali e progettati per drenare ricchezza dal sistema e incanalarla verso i veri manovratori del sistema economico. In questo caso l’obiettivo è anche quello di dare una spallata definitiva all’attuale sistema economico così bene cavalcato dalla prostituta, Babilonia la gran città. L’obiettivo quindi è il crollo del sistema monetario per avere in tutto il mondo la creazione di un nuovo sistema economico basato esclusivamente sulla valuta digitale.

Il crollo delle banche

La bolla, ora che Babilonia è caduta, sta scoppiando in modo non poco rumoroso. Le aziende tecnologiche infatti hanno visto molti dei loro utili ridursi successivamente all’eliminazione delle restrizioni pandemiche. Amazon, Netflix, Facebook e molti altri si sono ritrovati da un momento all’altro con un crollo nelle vendite e hanno dovuto fare licenziamenti draconiani dell’ordine delle decine di migliaia di persone in più tranche. La crisi nelle materie prime ha portato inoltre molte aziende tecnologiche a dover tagliare le loro produzioni a causa dell’aumento dei prezzi dell’elettronica e in particolare dei microchip. I costi e i ritardi nelle consegne hanno determinato una diminuzione della produzione e delle vendite.

Molte startup che sembravano valere milioni di dollari si sono rivelate molto deboli di fronte a queste sfide. Le banche che hanno finanziato i loro investimenti si sono quindi ritrovate in pancia miliardi di dollari di debito difficilmente risanabile. Ecco quindi arrivare il primo fallimento con la Silicon Valley Bank in America che sta ora portando delle conseguenze in tutto il mercato bancario. A seguire i problemi sono infatti arrivati in Europa con credit Suisse successivamente acquistata da UBS (banche con stretti legami con il Vaticano) e quindi Doitch Bank sembra essere il prossimo colosso a dover pagare per le assurde politiche monetarie fin qui condotte.

Come conseguenza di questa crisi si sta iniziando a parlare di una crisi di liquidità senza precedenti. Il denaro emesso durante i quantitative easing è stato infatti utilizzato per comprare il debito degli stati che in questi ultimi anni è cresciuto di molto. Ora le banche centrali non acquistano più debito e così fanno anche le banche nazionali perché, essendo stati alzati i tassi, fare nuovo debito è diventato difficile.

La crisi di liquidità

Ora quindi gli stati ma anche i privati non ricevono più denaro. Gli interessi per i loro debiti inoltre sono saliti a causa dell’aumento dei tassi e quindi sia stati che aziende devono trovare il denaro per pagare questi interessi. L’introduzione di una marea di denaro fittizio sta quindi ora prosciugando le nostre casse di denaro legato ad asset veri, al nostro vero lavoro, alle nostre vere proprietà. Le tasse che paghiamo vengono infatti utilizzate per una percentuale sempre più grande per pagare il debito e per una percentuale sempre più piccola per pagare i servizi.

Nel sistema quindi non viene più immesso denaro ma viene drenato denaro in quantità crescenti col crescere dei tassi di interesse. Si sente quindi sempre più parlare di crisi di liquidità e della necessità quindi di sostenere il sistema con moneta digitale. Questo risulta essere tanto più valido a causa del sempre più imminente crollo del dollaro come moneta di scambio internazionale. Anche questo è legato alla crisi del debito.

Il crollo del dollaro

L’utilizzo del dollaro come moneta internazionale ha sempre permesso infatti agli stati uniti di creare nuovo debito perché questo veniva acquistato dai paesi stranieri obbligati all’acquisto di moneta americana per poter commerciare in campo internazionale. Sempre più nazioni invece si stanno accordando perché i loro scambi avvengano con monete diverse dal dollaro e non si tratta di nazioni di poco conto: Russia, Cina e India sono tra queste. Il favoloso debito americano sembra aver quindi toccato il punto di non ritorno visto che non sarà più finanziato da queste nazioni.

Davvero quindi sembra essere iniziata la tempesta perfetta che porterà presto al crollo dell’intero sistema economico fin qui retto da Babilonia. Ecco quindi che le parole di Ezechiele rivolte a Tiro (Babilonia) si applicano bene ai tempi attuali: “Chi era come Tiro, ora distrutta in mezzo al mare? Quando dai mari uscivano le tue mercanzie, saziavi tanti popoli; con l’abbondanza delle tue ricchezze e del tuo commercio arricchivi i re della terra.  Ora tu giaci travolta dai flutti nelle profondità delle acque: il tuo carico e tutto il tuo equipaggio sono affondati con te. Tutti gli abitanti delle isole sono rimasti spaventati per te e i loro re, colpiti dal terrore, hanno il viso sconvolto. I mercanti dei popoli fischiano su di te, tu sei divenuta oggetto di spavento, finita per sempre”.

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